Allora, dopo più di 25 anni di passione, vari apparecchi cambiati, vari «errori», vari traslochi e «cambi» di vita che mi hanno fatto ricominciare da capo più di una volta, arrivo alla mia seconda esperienza liquida... Provengo da un Musical Fidelity V-Dac II, incensato come best buy da molte testate nonché da tanti forumisti italiani e stranieri. Vista la mia sempre più pressante passione cuffiofila, parallela a quella "cassofila", ho cercato per varie settimane un prodotto che potesse racchiudere un buon DAC e un buon ampli cuffia con più entrate digitali ad un prezzo relativamente basso. Mi sono imbattuto nell'Asus Xonar Essence One e poi nella sua versione habartizzata Muses Edition. Il prezzo è di circa 700€.
Molte sono le recensioni in rete, sia ufficiali che da parte di appassionati di mezzo mondo e tutte positive soprattutto per la versione Muses. In cosa differeisce la versione che ho acquistato da quella liscia? Principalmente dall'adozione di op-amp Muses 01, a detta di molti i migliori in circolazione. Al pubblico costano una botta intorno ai 50$ cad. E ve ne sono montati 6 . Anche l'op-amp dello stadio cuffia è migliore, nonché i condensatori d'uscita.
Ora, di questioni tecniche non ne capisco nulla e lascio a voi disquisire sulla bontà di tali componenti.
Veniamo alle note estetiche e costruttive:
Il DAC è bellissimo, almeno per me, molto massiccio e pesante a parte le manopole dei due potenziometri che sembrano un po' cheap. L'interno sembra ben ingenierizzato e utilizza componenti di prima qualità compreso un bel toroidale.
Il DAC è riconosciuto al volo dal MAC e sono forniti i driver ASIO per WIN (non so se è compatibile con Linux, uso anche un portatile con Lubuntu ma non ho provato). Una precisazione, con Win e ASIO il segnale arriva bit perfect e si accende la spia denominata appunto "bit-perfect", con Apple OS invece bisogna usare player specifici tipo Amarra oppure plug-in tipo Pure Music o BitPerfect (economico e quello che uso io) ma non si accende la spia bit perfect pur riconoscendo ed agganciando subito la frequenza di campionamento fino a 192 hz. Da notare che sulle radio del digitale terrestre belga entrando in coassiale si setta su 48hz... Vi è poi presente un tasto per l'upsampling, utile per le basse risoluzioni tipo lo streaming Spotify o Qobuz (quello che uso io, qualitativamente superiore). Il DAC ha due potenziometri, uno per l'uscita variabile, fa quindi anche da pre digitale e uno specifico per le cuffie. I potenziometri sono a micro scatti, pare di buona qualità ma non sono certo quelli di un Burson... Manca invece un'uscita fissa che bypassi il potenziometro principale, piccolo punto negativo se come me lo collegate ad un integrato, cosa indifferente se lo collegate direttamente ad un finale o a casse attive. Manca poi il telecomando ma non si può avere l'uovo e la gallina a questo prezzo e con questa componentistica.
Note d'ascolto come DAC :
Collegato al mio impianto (iMac iTunes BitPerfect, Atoll IN100SE e JMR Euterpe cavi HI-FI Cable & Cie Horus e Maxitrans) genera un suono molto differente dal V-Dac. Piccola raccomandazione : rodaggio di almeno di 50 ore !!! prima il DAC suona chiuso, specie in gamma media.
La prima cosa che salta agli occhi (hemm, alle orecchie...) è la coerenza tra le gamme un suono che non ha buchi o picchi ma è molto fluido su tutto lo spetro udibile, molto “levigato”. L'impostazione timbrica è abbastanza dolce e lievemente scura, senza scadere nel melenso o nel lento, il V-DacII a confronto insiste più sui medi creando una specie di cesura con il medio-basso e l'estremo acuto, il medio del V-Dac è comunque più chiaro e più piccolo quindi apparentemente più preciso ma in verità ci sono più informazioni nell Asus Muses e soprattutto più corpo, la cosa veramente bella di questo DAC : il corpo che comunque non ingrandisce in maniera innaturale gli strumenti, almeno nel mio impianto che è abbastanza preciso e veloce. A questo prezzo (tenuto conto che comprate anche un buon pre cuffia) non è affatto male. L'estremo acuto rimane abbastanza analogico, nel senso buono del termine. Il medio basso è presente, corposo e naturale ne gommoso ne troppo chiaro o leggero. Il basso profondo (fin dove possono i miei diffusori) è assoliutamente coerente con il medio-basso, sia come impostazione che come “colore”. Il V-Dac era ssolutamente più leggero in basso. La dinamica è ottima e assolutamente superiore al piccolo Musical Fidelity. La velocità ed il senso del tempo sono più che ottimi anche se non al top (un Linn Majik DS costa però più di 3000€ ad esempio...).
Per quanto riguarda le mie impressioni come ampli cuffia le debbo necessariamente sospendere in quanto sono in attesa di una Sennheiser HD600 ma posso comunque riportarvi note positive con la piccola Grado SR60i con i flat pads. Diciamo che va meglio della mia precedente combinazione V-DacII / Little Dot 1+ , anche in questo caso c'è più corpo ed un senso di coerenza superiore ma nel confronto mi fermo qui in quanto non ho fatto test A/B ma vado a memoria. Appena arriva la Senny vi riporto le mie impressioni, a questo punto, della combinazione, perchè la HD600 non la conosco e non ho a disposizione altri ampli per fare un paragone diretto (tranne l'uscita cuffia dell'Atoll)... Stay tuned
Molte sono le recensioni in rete, sia ufficiali che da parte di appassionati di mezzo mondo e tutte positive soprattutto per la versione Muses. In cosa differeisce la versione che ho acquistato da quella liscia? Principalmente dall'adozione di op-amp Muses 01, a detta di molti i migliori in circolazione. Al pubblico costano una botta intorno ai 50$ cad. E ve ne sono montati 6 . Anche l'op-amp dello stadio cuffia è migliore, nonché i condensatori d'uscita.
Ora, di questioni tecniche non ne capisco nulla e lascio a voi disquisire sulla bontà di tali componenti.
Veniamo alle note estetiche e costruttive:
Il DAC è bellissimo, almeno per me, molto massiccio e pesante a parte le manopole dei due potenziometri che sembrano un po' cheap. L'interno sembra ben ingenierizzato e utilizza componenti di prima qualità compreso un bel toroidale.
Il DAC è riconosciuto al volo dal MAC e sono forniti i driver ASIO per WIN (non so se è compatibile con Linux, uso anche un portatile con Lubuntu ma non ho provato). Una precisazione, con Win e ASIO il segnale arriva bit perfect e si accende la spia denominata appunto "bit-perfect", con Apple OS invece bisogna usare player specifici tipo Amarra oppure plug-in tipo Pure Music o BitPerfect (economico e quello che uso io) ma non si accende la spia bit perfect pur riconoscendo ed agganciando subito la frequenza di campionamento fino a 192 hz. Da notare che sulle radio del digitale terrestre belga entrando in coassiale si setta su 48hz... Vi è poi presente un tasto per l'upsampling, utile per le basse risoluzioni tipo lo streaming Spotify o Qobuz (quello che uso io, qualitativamente superiore). Il DAC ha due potenziometri, uno per l'uscita variabile, fa quindi anche da pre digitale e uno specifico per le cuffie. I potenziometri sono a micro scatti, pare di buona qualità ma non sono certo quelli di un Burson... Manca invece un'uscita fissa che bypassi il potenziometro principale, piccolo punto negativo se come me lo collegate ad un integrato, cosa indifferente se lo collegate direttamente ad un finale o a casse attive. Manca poi il telecomando ma non si può avere l'uovo e la gallina a questo prezzo e con questa componentistica.
Note d'ascolto come DAC :
Collegato al mio impianto (iMac iTunes BitPerfect, Atoll IN100SE e JMR Euterpe cavi HI-FI Cable & Cie Horus e Maxitrans) genera un suono molto differente dal V-Dac. Piccola raccomandazione : rodaggio di almeno di 50 ore !!! prima il DAC suona chiuso, specie in gamma media.
La prima cosa che salta agli occhi (hemm, alle orecchie...) è la coerenza tra le gamme un suono che non ha buchi o picchi ma è molto fluido su tutto lo spetro udibile, molto “levigato”. L'impostazione timbrica è abbastanza dolce e lievemente scura, senza scadere nel melenso o nel lento, il V-DacII a confronto insiste più sui medi creando una specie di cesura con il medio-basso e l'estremo acuto, il medio del V-Dac è comunque più chiaro e più piccolo quindi apparentemente più preciso ma in verità ci sono più informazioni nell Asus Muses e soprattutto più corpo, la cosa veramente bella di questo DAC : il corpo che comunque non ingrandisce in maniera innaturale gli strumenti, almeno nel mio impianto che è abbastanza preciso e veloce. A questo prezzo (tenuto conto che comprate anche un buon pre cuffia) non è affatto male. L'estremo acuto rimane abbastanza analogico, nel senso buono del termine. Il medio basso è presente, corposo e naturale ne gommoso ne troppo chiaro o leggero. Il basso profondo (fin dove possono i miei diffusori) è assoliutamente coerente con il medio-basso, sia come impostazione che come “colore”. Il V-Dac era ssolutamente più leggero in basso. La dinamica è ottima e assolutamente superiore al piccolo Musical Fidelity. La velocità ed il senso del tempo sono più che ottimi anche se non al top (un Linn Majik DS costa però più di 3000€ ad esempio...).
Per quanto riguarda le mie impressioni come ampli cuffia le debbo necessariamente sospendere in quanto sono in attesa di una Sennheiser HD600 ma posso comunque riportarvi note positive con la piccola Grado SR60i con i flat pads. Diciamo che va meglio della mia precedente combinazione V-DacII / Little Dot 1+ , anche in questo caso c'è più corpo ed un senso di coerenza superiore ma nel confronto mi fermo qui in quanto non ho fatto test A/B ma vado a memoria. Appena arriva la Senny vi riporto le mie impressioni, a questo punto, della combinazione, perchè la HD600 non la conosco e non ho a disposizione altri ampli per fare un paragone diretto (tranne l'uscita cuffia dell'Atoll)... Stay tuned
Ultima modifica di osservatore il Sab Mag 04 2013, 11:33 - modificato 2 volte.