paolo.latorre ha scritto:Chiedo questa cosa perché ho un notato un fatto abbastanza semplice... i prodotti che vengono venduti al mondo audiofilo a parità di qualità sono fatti pagare a questa utenza molto molto di più di quello che costano all'utenza professionale.
Utenza professionale che produce la musica che gli altri ascoltano e che non si pone la quantità immane di problemi che si pone l'audiofilo medio.
Prendiamo l'esempio dei cavi di collegamento mogami tanto per fare uno dei primi esempi sui prezzi.
Sul mercatino c'è uno che fa cavi che vende il mogami quad neglex 2534 terminato con RCA Neutrik da 1 metro a 90 euro. Ora io ho lo stesso cavo, non sono un audiofilo e so quanto costa, diciamo tra connettori e cavo 10 euro in totale?... Gli altri 80 immagino siano il sovrapprezzo audiofilo.. Così vedo che succede anche per tanti altri prodotti...
Ma torniamo alla questione DA, tu dici i dati non contano conta come suona, quindi è il singolo audiofilo a decidere se il prodotto è superiore o inferiore visto che i dati non contano? Quindi decide semplicemente in base al proprio gusto personale... in che vuol dire che un prodotto migliore potrebbe non piacere semplicemente perchè a causa della maggiore precisione mette in risaldo difetti, che diventano fastidi, che non piacciono. Ma non per questo diventa peggiore di un DA dolce e di qualità inferiore che ammorbidisce e rende tutto più piacione...
Ti ricordo che non parliamo di una cuffia, di un altoparlante, ecc..
Parliamo di un convertitore DA che non deve fare altro che convertire correttamente e nel modo più fedele possibile il suono, quindi penso che i dati in questo caso contano eccome, non deve essere bello, deve essere "vero".
Insomma, io ho l'impressione che il mondo PRO usi prodotti di qualità e che li paghi per il loro valore, e che la qualità sia massima tecnicamente, visto che sono i prodotti utilizzati per produrre musica..
Mentre il mondo audiofilo non giri veramente attorno alla qualità/prezzo ma da una parte alla moda/prezzo e dall'altra al gusto personale/prezzo, con cifre quasi sempre assurde...e non giustificate tecnicamente.
Come il cavo che noi paghiamo 10 euro e voi 90...e parliamo dello stesso identico cavo. Solo che se proponi ad un tecnico audio competente quel cavo è un conto, se lo proponi ad un audiofilo che si fissa su molte cose ed è facilmente raggirabile è un altro..
Oppure la questione che molti pensino che il bilanciato è migliore dello sbilanciato a livello di qualità del suono, lo dicono così come una bibbia senza conoscerne i concetti e magari senza sapere che gli studi più importanti al mondo, lavorano rigorosamente in sbilanciato per ovvi motivi. Lo sbilanciato se ben utilizzato è più corretto del bilanciato a livello di integrità originale del segnale.
Insomma...sono dell'idea che l'esasperazione a volte sia un grosso problema..
Al di là dei discorsi tecnici su cui non metto bocca per incompetenza ma che provo a seguire comunque con interesse, si può sempre apprendere qualcosa nella vita, mi pare che i vari blind test di cui si può leggere in rete, per quanto in forum e riviste del settore tendano spesso ad essere ignorati, la dicano lunga ... apparecchi da poche centinaia di euro che la gente non riesce a distinguere da apparecchi da migliaia di euro ... ovvio che chi spende cifre assurde ha poi la tendenza in linea di massima ad autogiustificarsi (gli altri sono tutti sordi etc etc) ... a nessuno va di prendere atto di aver pagato una cosa enormemente di più di quanto il valore della stessa giustifichi....
penso poi che la scontistica a sua volta parli da se.... spesso vediamo sconti anche del 30% o più su molti prodotti.... ora se uno che vende case ad esempio ci abbassa il prezzo del 30% a me personalmente verrebbe da pensare che quel 30% me lo stava fregando prima.... anche perchè immagino che comunque al netto di quel 30% rimane il suo guadagno e quello del produttore..... quindi ......
da quel poco che sto capendo questo è un settore che vive molto di mode, suggestioni o calcoli tipo la rivendibilità o meno di un prodotto che poco hanno a che vedere col reale valore in campo audio del prodotto stesso ... spesso le differenze tra prodotti distanti migliaia di euro sono pochissime e quasi impercettibili soprattutto se si pensa che la maggior parte degli ascolti avviene in case che non sono certo sale d'ascolto ... con tutto quello che ne consegue... anche il discorso riviste del settore o altro a cui uno magari tenta di affidarsi lascia un pò il tempo che trova ..... la gente a seconda che gli faccia comodo o meno dirà che la rivista è seria o meno... ovvio che se non recensiscono bene il prodotto che a me piace sarà più facile dire che lo fanno per motivi di tornaconto, il che magari può anche essere vero, ma ripeto siamo sempre li l' "esoterismo" termine tanto abusato in questo ambiente la dice lunga su quanto lo stesso si muova su parametri ben lontani da quelli tecnici a cui tu fai riferimento....
poi rimane il fatto che ognuno è libero di spendere i suoi sudati soldi come vuole, e non sta a noi criticare o meno certe scelte, anche se spesso queste scelte incidono poi su tutto il settore.... sicuramente una sana educazione all'ascolto scevra da pregiudizi o suggestioni darebbe uno scossone al mercato magari riuscendo a far avvicinare molte più persone del solito gruppetto di amichetti pane e nutella che come si dice dalle mie parti "se la cantano e se la sonano" ma sempre in tre (esoterici
) rimangono .....
La speranza è che periodi come questo, di vera crisi, spingano la gente (acquirenti e venditori) a rivedere il proprio modus operandi e così magari da un male scaturisce qualcosa di positivo per tutti, un livellamento dei valori verso soglie più concrete e meno esoteriche che si trasforma in vantaggio per chi acquista ma anche per chi vende perchè crea un mercato più stabile nel lungo periodo piuttosto che le solite montagne russe fatte di vacche grasse e periodi di magra nera.... ribadisco come ho già detto altrove che dobbiamo rieducarci tutti a vivere ed agire secondo parametri differenti da quelli utilizzati fino ad oggi... più concreti ed agganciati alla realtà delle cose piuttosto che alla loro apparenza... un discorso che non piacerà a chi fa dell'hi fi uno status symbol piuttosto che una semplice passione da condividere con amici e parenti ma tant'è è il mio umilissimo pensiero
N.