Audiofilo....potrebbe servire diventare tecnico del suono?

Cosa ne dite?
Secondo voi aiuterebbe a capire qualcosa in più?...ci potrebbe aiutare ad ascoltare, invece di leggere solo i cartellini con i prezzi?!!!
...si si, io lacio sto sondaggio, e voi se volete laciatemi!

Non so se possa servire,ma a me garberebbe parecchio farlo,quanto costa?

Raffaele, per me potrebbe "aiutare" e male non farebbe di certo, anzi in molti casi sarebbe propedeutico! ...non so quanto costa, dalle parti mie lo fanno AGGRATIS sfruttando i fondi europei...

Azz qui da me invece si paga,non so quanto; io lo farei sopratutto perchè tutto quello che ha a che fare con la musica mi intrippa.

Senz'altro servirebbe a capire qualcosa in più.

Anche per me si'; cosa invece sconsiglio ad un audiofilo e' suonare uno strumento, perche' poi hai voglia di cambiare elettroniche o diffusori...

Banano ha scritto:Raffaele, per me potrebbe "aiutare" e male non farebbe di certo, anzi in molti casi sarebbe propedeutico! ...non so quanto costa, dalle parti mie lo fanno AGGRATIS sfruttando i fondi europei...

Da noi e' fantascienza... Qui ci fanno pagare anche la "digitalizzazione" dei referti quando vai a prenderli in ospedale.

capiti a fagiolo!giorni fa hoa ggiunto una nuova guideline ad hifishock proprio riguardante trucchi e segreti dei tecnici del suono.spero sia cosa gradita

GUIDELINE ON DISCS CREATION SECRETS
http://www.hifishock.org/index.php?/page/guideline_on_discs_creation_secrets

Massimo ha scritto:Senz'altro servirebbe a capire qualcosa in più.

....mi hanno detto che il corso dovrebbe durare circa 4/5 mesi...e circa 3 volte a settimana, 2 ore a lezione......

....ed io finito di lavorare....... ...non ce la farò mai!

immagino devi essere residente nella tua zona per farlo, vero?

in ogni caso, forse diventare un tecnico del suono, per uno che ascolta musica, potrebbe essere lievemente esagerato, però almeno avere una base di conoscenze, aiuterebbe ad eliminare molte paranoie audiofile..

in un hobby come il nostro, dove sensazioni ,emozioni e coinvolgimento dei sensi la fanno da padrone,io un corso del genere lo lascerei stare,la teoria ( sicuramente utile ad altri )a mio parere andrebbe a cozzare e a creare incertezze.
l'approccio spensierato e di trasporto che deve avere la musica,non ha bisogno di certezze

…sarei stato pienamente d’accodo con te fino a qualche tempo fa…
Ma oggi che son più maturo, non solo all’anagrafe mi sono accorto di quanto (troppo) venga interpretata la musica e di come ci sia una miriade di persone che nell’audiofilia ci marciano sopra…
La musica e l’artista sono il centro di tutto ed è mio diritto, sia di musicofilo, che soprattutto da audiofilo, di pretendere un messaggio acustico quanto più preciso possibile…

Avete mai parlato con un tecnico del suono? Io si, quasi quotidianamente, per lavoro. E' come parlare con i meccanico di una Ferrari che ti sa dire tutto in merito al motore, al cambio etc... ma lui sulla Ferrari non ci è mai salito, non ci ha mai fatto una curva ne un rettilineo. Fare un corso di tecnico del suono al fine di coltivare meglio la passione dell'ascolto, a mio umile avviso, non solo è inutile ma anzi potrebbe fornire ulteriore materiale per nuove paranoie "audiofile" ed in tal senso lo definirei dannoso. Se poi lo si fa a scopo "professionale" beh auguri!. Siamo in un periodo in cui chiunque abbia due microfoni ed un portatile si definisce tecnico-audio. Avanti così!
Er

Ermes

Però forse in passato le cose non stavano così e abbiamo avuti tecnici del suolo che erano prima di tutto profondi conoscitori e amanti della musica che registravano e guarda caso sono quelli che ci hanno regalato i dischi più memorabili.

Sto pensando a Rudy Van Gelder x il Jazz
Oppure ai coniugi Cozart-Fine (moglie e marito) x la Mercury
O ai 2/3 capi tecnici della Decca e alle loro fantastiche registrazioni anni 60/70

Penso che come nella musica, la 1a cosa sia amare profondamente il proprio lavoro (e quindi conoscerlo e rispettarlo). Oggi c'è troppa fretta in tutto e quindi molto pressapochismo che è poi quello di cui mi pare tu ti stia giustamente lamentando.

Ciao
Gian

Ciao Gian, non conosco queste persone ma da quel che mi dici credo che sia il caso di fare un distinguo tra il tecnico-audio ed il direttore di registrazione. Sono due ruoli diversi con mansioni diverse. Il direttore di registrazione è un ruolo di maggior responsabilità e di maggior creatività, ha voce in capitolo in tutte le scelte foniche e spesso anche in quelle artistiche. Il tecnico-audio (almeno per quelli che vedo io) molto spesso sono a disposizione per portare cavi, aste, microfoni, fare connessioni etc ed è un ruolo che non ha nessuna voce in capito in merito a scelte artistiche ma spesso nemmeno in quelle foniche. C'è poi l'annosa questione della "rivoluzione digitale". Al di là della passione, componente importante ma molto difficile da quantificare, con le tecnologie moderne oggi fare una registrazione è alla portata di tutti; farla bene è il problema! Ed in questo senso questi nuovi mezzi hanno in fondo, a mio avviso, di molto abbassato il livello. Intendiamoci, non sto dicendo che tali mezzi siano scarsi; sto dicendo che si prestano ad essere adoperati in modo superficiale e molto disinvolto. Er

ermes pecchinini ha scritto:Avete mai parlato con un tecnico del suono? Io si, quasi quotidianamente, per lavoro. E' come parlare con i meccanico di una Ferrari che ti sa dire tutto in merito al motore, al cambio etc... ma lui sulla Ferrari non ci è mai salito, non ci ha mai fatto una curva ne un rettilineo. Fare un corso di tecnico del suono al fine di coltivare meglio la passione dell'ascolto, a mio umile avviso, non solo è inutile ma anzi potrebbe fornire ulteriore materiale per nuove paranoie "audiofile" ed in tal senso lo definirei dannoso. Se poi lo si fa a scopo "professionale" beh auguri!. Siamo in un periodo in cui chiunque abbia due microfoni ed un portatile si definisce tecnico-audio. Avanti così!
Er

ermes pecchinini ha scritto:Ciao Gian, non conosco queste persone ma da quel che mi dici credo che sia il caso di fare un distinguo tra il tecnico-audio

si, forse tecnico del suono è esagerato, ma avere delle conoscenze in materia non può che far del bene all'audiofilo.

non è che di colpo bisogna imparare armoniche, psicoacustica e via dicendo, ma almeno conoscere l'abc di ciò che governa la propria passione, è meglio che no.

un pò come se un appassionato di fotografia si comprasse la prima compattina che trova, e facesse foto in giro a caso, basta che gli "diano qualcosa" a livello emotivo.
Certo, uno può anche farlo liberamente, ma se imparasse anche cos'è la focale o la regola dei terzi, ecc, sarebbe tanto brutto?

tornando all'esempio della ferrari, se si unisse la sana passione di chi coltiva un hobby, alle conoscenze lavorative di un professionista (che NON è detto abbia la stessa quantità di passione di un hobbysta), cosa porterebbe tutto ciò, al non guidare più una Ferrari -o non guidarla più con passione- od a guidarla con maggiore passione e maggior consapevolezza?

Il punto è che l'audiofilo crede che conoscere come funziona tolga magia alla sua passione, quando invece potrebbe solo che rafforzarla..

ho risposto sì, per il semplice fatto che acquisire conoscenze in un settore dove la maggior parte di noi ( io in primis )non ha idea di come vengono fatte le registrazioni e i riversamenti audio sui vari supporti.
acquisire conoscenze non significa che devo diventare un tecnico del suono !