audiofan ha scritto:A mio parere gli audiofili si distinguono in due grandi famiglie: quelli per cui viene prima l'impianto e quelli per cui viene prima la musica.
Dei primi ne conosco molti, sono persone benestanti che cambiano pezzi d'impianto con grande frequenza e disinvoltura, spesso per la recensione favorevole della tal rivista o per l'imbeccata dell'amico esperto. Non mi risulta abbiano un genere musicale sempre ricorrente, se si eccettuano i monotematici dediti a un solo genere musicale. Comunque jazz e classica sono spesso presenti nelle loro scelte, non tanto per reale attrazione, quanto perchè statisticamente offrono un numero di incisioni "buone" più nutrito rispetto ai generi popolari. Ecco, direi che l'audiofilo di questo tipo predilige qualsiasi cosa che esalti la bontà del proprio impianto, spesso a prescindere dal genere musicale, e il suo interesse prettamente musicofilo è scarso o inesistente, relegato cioè al mero compito di tramite che esso rappresenta.
Dei secondi ne conosco assai meno, e in genere sono quelli con più apertura mentale e cultura musicale, benchè quasi mai possessori di grandi impianti, il che mi ha portato nel tempo a maturare l'idea che la passione autentica (e la conoscenza) della musica sia inversamente proporzionale all'impianto che si possiede. E' una considerazione dettata dalla mera casistica osservata in tanti anni e non avendo spiegazioni valide a sostegno di questo fenomeno, immagino che ciò sia dovuto al fatto che questi appassionati compensino l'impossibilità di spendere cifre considerevoli nell'hardware con l'investire in musica, scoprendo così una dimensione più alla loro portata e anche più intimamente appagante....ma altre teorie potrebbero essere ugualmente valide.
Naturalmente esistono anche delle eccezioni a quanto detto...poche, ma esistono
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Perdonami ma secondo me si fa confusione.
La lingua italiana differisce da altre lingue proprio perchè spesso è più ricca di vocaboli che individuano perfettaente il concetto.
L'audiofilo è colui che è appassionato di audio, il musicofilo è colui appassionato di musica.
Ora, tutto dipende da quello che in si cerca quando ci si siede di fronte all'impianto.
Se si ha voglia di godere del proprio impianto in termini assolutamente tecnici relativi alla fedeltà di riproduzione, forse è meglio scegliere un tipo di musica che favorisca questo, di certo con il rock la maggior parte delle volte almeno, la vedo dura per i motivi che ho elencato nel mio precedente intervento.
Se invece ci si siede avendo voglia di ascoltare musica a prescindere dalla qualità sonora, quest'ultima viene prima di tutto, se poi l'incisione è anche ben fatta..l'emozione aumenta.
E' tutto molto semplice, senza trascinarci in analisi riguardanti lo stato economico.sociale e ricordando che "aldilà di certe persone che ostentano mega impianti perchè il loro deve essere più grande di tutti (l'impianto intendo
)" con poco più di mille euro si può ottenete un impiantino ben suonante e che può iniziare a farci godere del gioco dell'hifi ricreando una scena abbastanza credibile.
In noi può convivere senza problemi l'audiofilo, il musicofilo e nel mio caso anche il musicista, senza che l'uno interferisca con l'altro.
Quando sono audiofilo mi emoziono se constato che il mio impianto fa bene il suo lavoro supportato da un genere musicale che gli dia la possibilità di esprimersi al meglio, quando sono musicofilo mi emoziono anche ascoltando l'impianto dell'automobile o il Tivoli che ho in bagno, quando sono musicista mi emoziono suonando...semplice no?
Una buona giornata a tutti.
Marco.
p.s. Mentre sto scrivendo, il mio impianto sta suonando "The Passenger" di Iggy.