Da Geronimo Gio Nov 26 2009, 12:16
Ecco cosa ne pensa l'ing. Carlo Rossi, titolare della ditta Norma:
"La totale assenza di reazione di anello, porta parecchi
problemi di stabilità dei punti di lavoro e di controllo
della tensione in DC in uscita. Ma soprattutto è la
variabilità di assorbimento di corrente da parte del
carico che può causare una distorsione in uscita non
piccola e facilmente udibile. Al estremo opposto, una
elevata reazione può causare problemi di stabilità in
frequenza, di saturazione troppo brusca e di fenomeni
di intermodulazione all'interno dei vari stadi, se non
dotati di sufficiente velocità.
La controreazione è uno strumento molto potente ma
che come tutte le cose molto potenti può fare tanto bene
quanto tanto male. Dipende dall'uso che se ne fa; come
spesso nella vita, più che cosa è importante il come.
A mio avviso, volere realizzare apparecchi senza
alcuna contro reazione di anello, diventa alle volte
come un puro esercizio di stile, funzionalmente fine se
stesso. E come il volersi incaponire a realizzare un
orologio meccanico preciso (quasi) come uno al
quarzo. Non me ne vogliano i collezionisti di orologi,
ma se lo scopo è quello di avere l'ora precisa, ritengo
più sensato affidarsi alla precisione di un orologio
atomico. Allo stesso modo un apparecchio senza
controreazione, che magari presa qualche quintale e
scalda come due stufette elettriche, sarà molto
affascinante, ma all’ascolto difficilmente potrà essere
realmente neutro nel suo funzionamento.
D'altra parte anche l'uso di elevati tassi di contro
reazione utilizzati come scorciatoia per mascherare
carenze ed economie costruttive, avrà inevitabili
ripercussioni all'ascolto."