Per essere ancora più sicuro di non prendere abbagli, questa volta l’ascolto non l’ho condotto da solo ma mi sono fatto aiutare da tre utenti storici del forum che vi elenco in rigoroso ordine alfabetico: cptaz, Fausto e Silvio WLG. Per l’occasione Silvio ha ricoperto il ruolo di fotografo ufficiale dell’evento.
Ecco i nostri recensori
Passiamo ora a descrivere la composizione l’impianto oggetto di questo ascolto:
• La sorgente è un PC Windows con Foobar (opportunamente settato dal buon Fabio Centemero)
• DAC M2Tech Young con alimentatore Palmer € 1949 (1100 + 849)
http://www.m2tech.biz/young.html
• Amplificatore integrato Mastersound Duetrenta SE con telecomando. € 3336
http://www.mastersoundsas.it/master%201_2_ita/duetrenta.htm
• Diffusori Blumenhofer Fun 17 a due vie con i driver caricati a tromba. € 5610 la coppia.
http://www.blumenhofer-acoustics.com/Products/SerieFun/bigFun17/bigFun17.php
• Cablaggio è full Nordost, modello Heimdall, con un cavo di segnale RCA (1 m. € 709) e una coppia di cavi di potenza (2 x 3 metri €1733).
http://www.nordost.com/105/heimdall-2-analog-interconnect
http://www.nordost.com/106/heimdall-2-loudspeaker-cable
• Cavo di alimentazione del Mastersound è un Goldenote mod. Lucca Power (1.8m € 395 )
http://www.goldenote.com/index.php?option=com_content&view=article&id=60%3Alucca-power-ac-power-chord&catid=29%3Acables&Itemid=43&lang=it
Il tutto per un prezzo di listino di circa 13.732 euro, ovviamente suscettibile di sconti al momento dell’acquisto.
Una foto d'insieme dell'impianto
Prima di iniziare l’ascolto chiedo a Fabio di parlarmi brevemente dell’impianto che ha assemblato per questa prova.
Qual’è l'obiettivo che ti sei posto nel configurare questo impianto?
L’obiettivo che mi sono posto è di riuscire a ottenere un impianto molto performante con qualsiasi genere musicale. La principale caratteristica del suono di quest’impianto è la sensazione di presenza e consistenza sonora, cosa difficile da raggiungere con questi parametri mantenendo, al contempo, un’estrema raffinatezza del messaggio sonoro.
Il risultato ti soddisfa in tal senso?
Si, certamente. L’equilibrio dell’impianto consente di riprodurre in maniera eccellente gli aspetti di cui parlavamo.
Ecco Fabio Centemero che testa la resistenza dei diffusori alle forti pressioni.....fisiche....
Passiamo ora all’ascolto dell’impianto. C’è da evidenziare che l’impianto è stato messo in fase in tutti i suoi componenti.
Il primo brano che ascoltiamo è Happy Coat del Shota Osabe Piano Trio. Ottima riproduzione delle medie ed alte frequenze con un mediobasso corposo e caldo. La musica scorre fluida dai diffusori ed avvolge la saletta d’ascolto. Una riproduzione molto realistica con il gli elementi dello Shota Osabe davanti a noi, facilmente localizzabili nella loro posizione spaziale.
Il secondo brano è tratto dall’album Remparts d’Argile di Henri Texier, dal titolo Chebika Courage.
I diffusori mostrano un’eccellente capacità di discernere i singoli strumenti senza impastare il suono. L’estensione della riproduzione tocca le frequenze più basse dello spettro senza difficoltà rendendo l’ascolto veramente coinvolgente. La scena appare estesa e ben delineata con la posizione degli strumenti ben definita nello spazio di fronte a noi.
Il terzo brano è del Trio Previte – Petrella - Salis, album Big Guns, dal titolo PM. Come per il brano precedente le nostre sensazioni sono ottime. Soprattutto la spazialità del suono, molto esteso in larghezza e profondità impressionano. La batteria iniziale è riprodotta con una naturalezza notevole. Il trombone di Gianluca Petrella è li davanti a noi, più vero che mai….davvero un bel risultato.
Il quarto brano è tratto dall’album di Rob Wasseman dal titolo Duets. Il titolo del brano è Ballad of the Runaway Horse.
La voce di Jennifer Warnes su staglia davanti a noi, non ci sono sibilanti fastidiose e la dinamica della voce è estesa. La trasparenza è ottima e non ci sono artifizi che possano inficiare la riproduzione. Il contrabasso è preciso, pulito senza code “sbrodolamenti”…..così come dovrebbe essere e com’è nella realtà.
Il quinto brano, tratto dallo stesso album, è Angel Eyes in cui Rob Wasserman duetta con Cheryl Bentyne, voce dei Manhattan Transfer.
La voce della Bentyne, sapientemente accompagnata dal Contrabasso di Wasserman è emozionante, con una dinamica strepitosa. Limpida, mai affaticante è una voce superlativa, un vero portento della natura. Da ascoltare se ve ne capita l’occasione.
Cambiamo genere, pur rimanendo all’ascolto di voci.
Iniziamo l’ascolto di Handel, opera Apollo e Dafne, Con Apollo interpretato da Thomas Hampson e Dafne da Roberta Alexander. Sono accompagnati dai Concentus musicus Wien diretti da Nikolaus Harnoncourt.
Si apprezza la corretta riproduzione delle voci e la perfetta scansione degli strumenti, mai impastati e sempre ben dettagliati. La collocazione spaziale dei cantanti e dei musicisti è quanto mai estesa rendendo alla perfezione un palcoscenico ampio e luminoso proprio come immagineremmo di trovarlo a teatro. Insomma un ascolto di alto livello.
Passiamo ad ascoltare il Peer Gynt di Grieg nell’esecuzione della Gothenburg Symphony Orchestra and Chorus, diretta da Neeme Jarvi.
Dinamiche da paura sconvolgono l’ambiente d’ascolto. La violenza della musica si scontra con il Coro ed il risultato dinamico è di altissimo livello. Ampli e diffusori non fanno una piega davanti a questa esecuzione così spettacolare….cosa dire…impressionante!
Saltiamo di palo in frasca e passiamo all’ascolto dell’organo. Il testimone ideale di questo ascolto passa a J.S.Bach con la classica Toccata e Fuga in Re minore da un sampler della Telarc. Ottima riproduzione delle frequenze più basse che scendono senza problemi riproducendo una pedaliera dell’organo esemplare. Indubbiamente i benefici del caricamento a tromba dei driver dei diffusori si sentono tutti.
Altro brano tratto dalla celeberrima Pictures at an Exhibition di Mussorgsky. Non mi stancherò mai di ripeterlo…questo impianto riesce a scandire i singoli strumenti in maniera perfetta. Nessun’ombra di impastamento…ogni strumento al suo posto ben definito e perfettamente riconoscibile anche nei pieni orchestrali dove impianti di minor pregio tendono a perdere dettaglio.
Come ultimo ascolto passiamo al Pianoforte. Un’incisione dal vivo, master registrato a 96/24 presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano, pianista Irene Venziano. Il brano è la Sonata in Si minore di Franz Listz.
Il pianoforte è davanti a noi reale, materico, della giusta dimensione. Impressionante la naturalezza della riproduzione…..nessun velo tra noi ed il pianoforte. Nessuna fatica d’ascolto solo musica, nient’altro che musica. Un ascolto davvero coinvolgente.
Che dire……abbiamo ascoltato un impianto di ottimo livello in grado di competere con catene ben più costose. Riteniamo che buona parte del risultato sia da attribuire, oltre che alla bontà dei componenti, al “manico” di Fabio che lo aiuta a effettuare quelle rifiniture che poi fanno la differenza nei dettagli del suono dell’impianto.
Con una cifra non proprio contenuta ma nemmeno astronomica, Fabio è riuscito a mettere su un impianto che può dare del filo da torcere a catene ben più costose, soprattutto se non adeguatamente “assemblate”.
P.S.
Come la precedente recensione riporto questa nota.
“Ci tengo a sottolineare che le mie impressioni d’ascolto sono relative anche all’ambiente in cui Fabio ha assemblato l’impianto che, a parte la moquette sul pavimento, non presenta particolari trattamenti acustici. Peraltro, essendo l’ambiente utilizzato per l’esposizione dei diffusori in vendita, tali diffusori tendono a disturbare la resa degli impianti che suonano nello stesso locale. Nonostante ciò, non posso che complimentarmi con Fabio per il risultato raggiunto.