Sono da sempre molto appassionato dell'andare a cercare gruppi sconosciuti ma principalmente italiani, quei gruppi che di solito vanno sotto l'etichetta del genere "Indie". Per Indie generalmente si indicano tutti quei gruppi che non hanno un contratto discografico con una major (Vedi EMI, Sony, Universal, Warner ecc.) e che dunque hanno assoluta libertà nella composizione delle loro canzoni, facendo venire fuori la loro particolarità sonora personale senza andare dietro al "commercialismo" radiofonico. Ovviamente io non do molto peso alla classificazione del genere, perché ci sono tantissimi esempi di gruppi che catalogo sotto questo genere che ad oggi sono passati ad etichette importanti ma che hanno mantenuto il loro sound. Dunque, in definitiva, io per Indie intendo tutti quei gruppi/artisti che semplicemente si differenziano dagli altri per la ricerca particolare di un loro sound e non vanno a seguire i classici schemi.
Partiamo! :D
Gli Amor Fou, gruppo ancora semi-sconosciuto ma che annovera già all'attivo 3 album. Da segnalare l'ultimo album uscito a Maggio, Cento giorni da oggi che è si colloca nel filone dell'Indie-Pop (anche se la parola sembra un ossimoro). Questa è tratta dal precedente lavoro, I Moralisti, che è molto più legato al Rock leggero.
Ecco i Verdena. Loro sono molto più popolari ormai, sono praticamente sempre stati sotto contratto dell'Universal ma hanno fatto dischi sempre uno più belli dell'altro. Questa è tratta da Wow, uno dei migliori, se non il migliore, tra i dischi italiani del 2011. 27 tracce di assoluta bellezza.
Lui invece meriterebbe pagine e pagine di topic e non sarebbero mai troppe. Lorenzo Urciullo, alias Colapesce, che ha pubblicato da poco il suo primo album, Un meraviglioso declino. Ne parlano tutti benissimo, come la nuova scoperta del cantautorato italiano, come non si sentiva da tanto tempo (a mio parere insieme a Dente, di cui parlerò dopo). L'album è veramente bellissimo, ve ne consiglio assolutamente l'ascolto gratuito su http://www.rockit.it/colapesce/album/un-meraviglioso-declino/18404 (spero si possano inserire link esterni, altrimenti mi scuso.
Parlavo di Dente ed eccolo qui. Altra importante scoperta importante del nuovo cantautorato italiano, ma lui è un po' più "vecchiotto", risale al 2006 il suo esordio. Questa è tratta dall'ultimo album uscito nel 2011, Io tra di noi. Si sente vagamente un'aria Battistiana, artista a cui si ispira maggiormente.
Loro li ho scoperti da pochissimo, sono i Management del dolore post-operatorio (bel nome, vero? :D). Un po' più "incaxxati" degli altri, ma anche qui l'album merita tantissimo.
Passiamo a Nicolò Carnesi. Giovane palermitano, lui davvero lo conoscono in pochi, pochissimi. Ma merita tanto, tantissimo.
Mi permetto uno strappo alla regola che cedo soltanto ai Beach House, gruppo statunitense che è riuscito nel difficilissimo compito di farmi piacere la musica indie straniera. Ci sono riusciti soltanto loro finora. Sono bravissimi, atmosfere quasi surreali nei loro cd.
Non voglio più annoiarvi, giuro. Però l'ultimo posto l'ho concesso ai Baustelle che la loro esperienza decennale già l'hanno alle loro spalle e sono qualcosa di unico nel panorama italiano contemporaneo, grazie anche a Francesco Bianconi, leader del gruppo e grandissimo cantautore dei giorni nostri. Ha dato anche vita alla famosissima Bruci la città di Irene Grandi.
Che dire.. Buon ascolto!
Partiamo! :D
Gli Amor Fou, gruppo ancora semi-sconosciuto ma che annovera già all'attivo 3 album. Da segnalare l'ultimo album uscito a Maggio, Cento giorni da oggi che è si colloca nel filone dell'Indie-Pop (anche se la parola sembra un ossimoro). Questa è tratta dal precedente lavoro, I Moralisti, che è molto più legato al Rock leggero.
Ecco i Verdena. Loro sono molto più popolari ormai, sono praticamente sempre stati sotto contratto dell'Universal ma hanno fatto dischi sempre uno più belli dell'altro. Questa è tratta da Wow, uno dei migliori, se non il migliore, tra i dischi italiani del 2011. 27 tracce di assoluta bellezza.
Lui invece meriterebbe pagine e pagine di topic e non sarebbero mai troppe. Lorenzo Urciullo, alias Colapesce, che ha pubblicato da poco il suo primo album, Un meraviglioso declino. Ne parlano tutti benissimo, come la nuova scoperta del cantautorato italiano, come non si sentiva da tanto tempo (a mio parere insieme a Dente, di cui parlerò dopo). L'album è veramente bellissimo, ve ne consiglio assolutamente l'ascolto gratuito su http://www.rockit.it/colapesce/album/un-meraviglioso-declino/18404 (spero si possano inserire link esterni, altrimenti mi scuso.
Parlavo di Dente ed eccolo qui. Altra importante scoperta importante del nuovo cantautorato italiano, ma lui è un po' più "vecchiotto", risale al 2006 il suo esordio. Questa è tratta dall'ultimo album uscito nel 2011, Io tra di noi. Si sente vagamente un'aria Battistiana, artista a cui si ispira maggiormente.
Loro li ho scoperti da pochissimo, sono i Management del dolore post-operatorio (bel nome, vero? :D). Un po' più "incaxxati" degli altri, ma anche qui l'album merita tantissimo.
Passiamo a Nicolò Carnesi. Giovane palermitano, lui davvero lo conoscono in pochi, pochissimi. Ma merita tanto, tantissimo.
Mi permetto uno strappo alla regola che cedo soltanto ai Beach House, gruppo statunitense che è riuscito nel difficilissimo compito di farmi piacere la musica indie straniera. Ci sono riusciti soltanto loro finora. Sono bravissimi, atmosfere quasi surreali nei loro cd.
Non voglio più annoiarvi, giuro. Però l'ultimo posto l'ho concesso ai Baustelle che la loro esperienza decennale già l'hanno alle loro spalle e sono qualcosa di unico nel panorama italiano contemporaneo, grazie anche a Francesco Bianconi, leader del gruppo e grandissimo cantautore dei giorni nostri. Ha dato anche vita alla famosissima Bruci la città di Irene Grandi.
Che dire.. Buon ascolto!