Condivido in pieno quanto detto sia da Massimo Bianco che da Pirogallo per portare all'attenzione il problema della risposta alle basse frequenze perché è noto da tempo che la stanza introduce colorazioni al suono.
Il motivo per il quale al problema non viene attribuita tutta l'importanza che merita è che non è facile da trattare con soluzioni convenzionali, a meno di non rinunciare ad una o due ottave di bassi (se i bassi non ci sono non c'è neanche il problema)
Una stanza normale senza particolari accorgimenti e di normali dimensioni ha sempre diversi picchi e buchi nella risposta dei bassi causati dalle onde stazionarie (risonanze modali)
Magari avete un eccellente e costoso diffusore con una risposta ± 3dB, ma una stanza normale può introdurre variazioni di ± 15dB
E la risposta in frequenza non considera il comportamento nel tempo... la situazione è ancora peggiorata dal fatto che le frequenze alle quali la stanza "risuona" decadono (scendono di volume) più lentamente nel tempo.
Inoltre, per effetto del modo diverso nel quale si sommano la radiazione diretta e le riflessioni a causa delle diverse lunghezze dei loro percorsi. la risposta varia a seconda della posizione di ascolto (tutto ciò ha a che fare con la fase)
A titolo esemplificativo questa è una risposta in frequenza da Room Analyzer
da 16 a 250 Hz ad alta risoluzione (la risposta con RTA verrebbe mediata e non avrebbe la risoluzione sufficiente)
Questa invece è una risposta nella quale è evidenziato l'effetto delle risonanze modali tenendo conto anche del tempo.
Sull'asse verticale è rappresentata la frequenza, sull'asse verticale il tempo, mentre il colore rappresenta il "volume"... sale andando dall'azzurro al rosso.
Di questi problemi si parla poco o niente, e anche le riviste specializzate non mi sembra abbiano pubblicato molte prove di sistemi di correzione ambientale.
La ragione penso sia il fatto che fino ad oggi non era possibile affrontare con successo i due aspetti strettamente collegati dell'ampiezza e della fase per la mancanza di sufficiente potenza di calcolo ma soprattutto per il compito molto difficile dal punto di vista matematico del calcolo di correzioni (filtri) nel dominio del tempo e della frequenza.
Per questo motivo ripropongo (senza timore di essere di parte) a chi abbia la possibilità di farlo di provare gratuitamente Dirac Live: http://www.diraclive.eu o per chi non abbia timore di impegnarsi molto il DRC di Dennis Sbragion (gratuito ma più sensibile alla posizione di ascolto): http://drc-fir.sourceforge.net/doc/drc.html
Ciao, Flavio
P.S. Per chi volesse provare Dirac Live e non ha un microfono di misura (che può essere usato anche con altri programmi come Room Analyzer che ho citato) una soluzione a basso costo e completa anche di preamplificatore microfonico può essere questa: http://shop.xtz.se/measurement-system/microphone-to-dirac-live-room-correction-suite