L'intrecciatura non produce un effetto schermante,ma un effetto equivalente.
Per ottenere lo stesso effetto al massimo grado occorrono cavi bilanciati ed elettroniche costruite ad hoc.Ciò comporta però l'aggiunta di circuiti ulteriori alle elettroniche e come sempre esistono i pro e i contro in questi casi.
L'uso dell'intreccio quindi è un espediente povero,ma sicuramente efficace.
Il principio è quello per cui,diversi conduttori,con disposizioni spaziali diverse,capteranno rumori elettromagnetici dall'ambiente esterno di segno probabilmente opposto che andranno quindi ad elidersi vicendevolmente.
Se l'intrecciatura viene usata a questo scopo è fondamentale usare una geometria perfettamente simmetrica fra i conduttori del polo caldo e di quello freddo e il lavoro si fà complicato ed occorre sviluppare una buona manualità.Usando tali intrecci,sicuramente efficaci,rimane solo da sperare che i parametri elettrici del cavo che andranno così a determinarsi siano di nostro gradimento,in termini di equalizzazione determinata dal cavo.
Variare la geometria del cavo infatti comporta sempre il variare i parametri elettrici del cavo.
Determinare però queste variazioni a tavolino comporta l'uso di equazioni per le quali non esiste una soluzione standard.Non rimane quindi che fare una stima molto grossa e verificare poi in sede di misura e di ascolto.
Tuttavia è mio parere che i parametri elettrici,nel modo in cui vengono coniugati,non spieghino del tutto il comportamento dei cavi,e anzi quasi per niente.
Rimane quindi il fatto che alcune geometrie hanno influenze sul suono che vanno al di là delle nostre previsioni,nel bene e nel male.
Personalmente non ho mai fatto una misura una e la poca teoria che conoscevo ho fatto di tutto per dimenticarla.
Sono semplicemente partito dalla considerazione arbitraria e soggettiva che il solo uso di sezioni differenziate sia cosa buona di per sè,senza starmi a chiedere in prima istanza il perchè (per quello c'è sempre tempo).
Mi sono quindi limitato a verificare se l'uso di tali sezioni potesse essere ottimizzato.
Il consiglio che ti ho dato sul cavo da costruire ha senso quindi solo in questo quadro che tu ovviamente sei libero di fare tuo o meno.
Quindi rispondo al tuo ultimo quesito facendo leva solo su quella che è la mia esperienza.
Non è importante il diametro dei singoli fili,l'importante è la sezione totale del conduttore che i fili vanno a costituire.
Mi spingo a dire perfino che che la purezza del rame vale fino ad un certo punto.
Cioè mi spiego meglio.
La purezza del rame e una buona fattura che cura tutti i particolari in modo maniacale conta eccome (vedi cavi di Air).
Ma se tu usando cavo da elettricista per costruire il mio cavo non senti miglioramenti importanti,cioè superiore a quelli che possono essere determinati da un puro effetto di equalizzazione,così come previsto dalla teoria,allora non è aumentando la purezza del rame che quei cavi ti piaceranno.
I miei cavi di potenza che ho provato nell'impianto di Air erano appunto cavi da elettricista,ma questo non ha impedito a lui di aprrezzarli.
A partire da questo apprezzamento ha allora senso puntare sul materiale migliore.
Si tratta di una mia opinione però,non di una legge fisica.
Per concludere ne io ne Cardas sappiamo il perchè fisico dell'importanza dell'uso di sezioni differenziate,io però adesso posso ripormi la stessa domanda disponendo di un cavo di fronte al quale un cavo Cardas impallidisce,e con una struttura più complessa e articolata che potrebbe meglio suggerire la soluzione dell'enigma.
Dubito però che ci riuscirò io.
Di sicuro fino a questo punto mi sono divertito un sacco,ma è perchè io sono uno di quelli che pensa che la strada conti più della meta.
Ciao,Sebastiano.
Ultima modifica di iano il Dom Feb 12 2012, 13:21 - modificato 3 volte.