Luca58 ha scritto: xin ha scritto:Noto che molti di noi ascoltano, jazz, pop, musica leggera, rock, elettronica, ma pochi parlano di musica classica.
Mi piacerebbe che gli appassionati del genere, quali PPP, potessero condividere un po' della loro cultura con tutti noi.
Quindi apro questo Thread sperando abbia seguito come : " Cosa ascoltate in questi giorni? "
Se invece in questi giorni ascolto lirica va bene lo stesso?
=> Rigoletto di Serafin del 1955 (credo). Callas, Di Stefano, Gobbi, in mono dalla EMI.
Questo e Tosca (De Sabata, Callas...) sono le uniche opere che non sono surclassate dal film omonimo (sto parlando per i miei gusti, so che andro' incontro a critiche).
Per le opere per le quali esiste il film (intendo girato in esterni, non riprese teatrali), trovo che la colonna sonora di quest'ultimo sia infinitamente superiore, pur con qualche aspetto che puo' far storcere la bocca ai puristi.
Credo che dipenda dal fatto che il regista, se e' bravo, influenza positivamente il tutto.
...
Spero che Luca non prenda queste mie osservazioni sui suoi post come un testa a testa competitivo su chi ha ragione. Vorrei invece che magari dai nostri punti di vista, abbastanza lontani, potesse scaturire una discussione che possa interessare gli altri lettori (forumers iscritti e lettori non iscritti), ed animare la nostra sezione di
musica.
L'opera è un fatto teatrale, quindi non prescinde dalla messa in scena. Quindi vederla, oltreché ascoltarla, è certo un vantaggio. Però, come sacrosantamente dice Dahlhaus, la drammaturgia dell'opera italiana non è nel fatto teatrale, nell'evento scenico, ma nella
musica. Per dirla in altre parole: se dalla Traviata di Verdi togliamo la messa in scena, resta la Traviata; potessimo togliere la
musica, non sarebbe più la Traviata. Il dramma è nel testo musicale, non nell'azione scenica. Quindi l'opera italiana è molto diversa - per struttura e norme - dal puro teatro.
Ascoltare l'opera in disco richiede una buona dose di astrazione ed immaginazione. Se ascolti l'avvio delle Nozze di Figaro e nella tua testa non ti immagini Susanna in piedi davanti ad uno specchio che si prova il cappellino e Figaro carponi a misurare la stanza per vedere se ci sta il venturo letto matrimoniale, sei fregato senza speranza, e non ti diverti più. Evidentemente Luca non ha questa fantasia, questa capacità d'astrazione, e l'ascolto della sola
musica non riesce a supplire per lui alla mancanza della messa in scena completa.
Io non ho questa difficoltà. Se c'è il video, meglio, ma se l'esecuzione musicale non è valida non c'è video che tenga, mi sento il disco e Amen. Se vogliamo sono un purista, sia su basi musicologiche che sulla base della tecnica di canto. Chi suona deve saper suonare, chi canta deve saper cantare, esiste uno stile, esiste un gusto, esiste una espressione. L'opera non è il musical, per me, è un fatto di stile.
Partendo da questi presupposti mi piacerebbe fare il controcanto alle indicazioni di Luca. Ripeto, non per competizione, ma per dare a chi ci legge un quadro più ampio di questo folle mondo che è l'opera.
Luca58 ha scritto:...
Se invece in questi giorni ascolto lirica va bene lo stesso?
=> Rigoletto di Serafin del 1955 (credo). Callas, Di Stefano, Gobbi, in mono dalla EMI.
Questo e Tosca (De Sabata, Callas...) sono le uniche opere che non sono surclassate dal film omonimo (sto parlando per i miei gusti, so che andro' incontro a critiche).
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Credo sinceramente che il Rigoletto del '55 sia una delle prestazioni meno riuscite di Maria Callas. Questioni di tessitura, in primo luogo, ma anche si carattere del personaggio. In parti così tecnicamente esigenti come quelle del Duca e di Rigoletto né Di Stefano né Gobbi (cantante superiore al primo, ma con acuti troppo problematici) sono soddisfacenti. Direzione di Serafin di buona qualità ma molto tradizionale.
L'esecuzione più bella in disco (indipendentemente tra DVD e CD) è certo quella DG diretta da Kubelik, con Bergonzi, la Scotto, Fischer-Dieskau. Originalissima direzione una Scotto superlativa, un Bergonzi cantante straordinario ed interprete apprezzabile pur se non trascendentale, Fischer-Dieskau che confonde un pizzico falsetti e mezzevoci, ma uno dei maggiori Rigoletti del secolo scorso.
Diverso il discorso per la Tosca di De Sabata. Una delle pietre miliari della storia dell'opera in questione. Una eccellente Callas in perfetta sintonia con la straordinaria direzione. E Di Stefano e Gobbi, pur con i limiti suddetti, sono in parti più congeniali per gusto e stile, anche se continuano a presentare mende vocali e stilistiche.
Però proprio in Tosca esiste una esecuzione in video, ambientata nei luoghi dell'opera reali, non in teatro (cosa che a me di solito non piace, ma qui non disturba) estremamente valida, e tale da essere degna rivale di quella in disco. Direttore Bartoletti, vi ascoltiamo Domingo, Kabaivanska, Milnes. Non può competere in termini di puro furore drammatico con la lettura di De Sabata ma edizione a tutto tondo, veramente godibile. Tenore e baritono sono ottimi e Bartoletti come sempre ottimo. Kabaivanska superba, non crediate tanto imparagonabile alla Callas (nella valutazione della quale spesso pesa più il mito che la realtà, anche se di grande cantante si è trattato e in alcuni casi cantante unica e difficilmente imitabile)
Luca58 ha scritto:...
Cito queste:
1) Don Giovanni di J. Losey (Raimondi, Van Dam, Riegel, King, Macurdy, Moser, Te-Kanawa, Berganza, Direttore L. Maazel). Ho la versione in CD ma e' inferiore. Si tratta di una incisione fatta probabilmente nello stesso periodo, ma non e' la colonna sonora originale (anche se cosi' c'e' scritto). Di Don Giovanni in LP ne avevo molti, ma... Scenografia mozzafiato.
2) CARMEN di Rosi (Domingo, Migenes, R. Raimondi, Esham, Direttore L. Maazel) Erato
3) CAVALLERIA RUSTICANA di Zeffirelli (Domingo, Obraztsova, Bruson, Gall, Barbieri, Direttore G. Pretre) Philips; idem per I Pagliacci sempre di Zeffirelli.
4) Di TRAVIATA in CD non me ne piace una (intendo in tutti gli aspetti). In VHS (mai riversata in DVD) c’e’ il film di Zeffirelli con Domingo e Stratas, diretta da Levine, ma ormai introvabile. Il successivo film di Zeffirelli che si trova in DVD non lo conosco. Essendo piu’ recente e’ certo migliore come video, ma tanto apprezzo la vecchia versione in VHS che non ho mai avuto la tentazione di ascoltarlo. La Traviata piu’ simile al VHS mi sembra quella diretta da Muti, con Scotto, Kraus, Bruson (CD EMI); sembrerebbe che l'abbiano presa come riferimento; d'altra parte anche Karajan confessava che studiava le opere italiane dirette dai vari Questa, Serafin, Votto, prima di iniziare ad incidere la stessa opera.
1) Il Don Giovanni di Maazel musicalmente non è cattivo, ma non è tra quelli più entusiasmanti. Del cast vocale veramente bravi Raimondi (soprattutto per la vis scenica), la berganza, Van Dam. Gli altri fanno quello che possono. Opera enigmatica, il Don Giovanni, che non gode di esecuzioni del tutto godibili. Ma fermo restando il grande rilievo delle varie edizioni dirette (faziosamente ma genialmente) da Furtwangler, dal test filologico recente interessante ed incompiuto di Jacobs (in DVD e CD), dalla pregevole edizione di Giulini per EMI con Sutherland, Waechter, Taddei, Schwarzkopf e da quella live coeva (1960) di Karajan con addirittura la Price come Donna Anna e Valletti come Ottavio, di recente è stata pubblicata una bella esecuzione in DVD diretta da Mackerras con la Di Donato, Keenlyside, Vargas. Ripresa teatrale disponibile anche il Blu-Ray (eccellente). Forse la rappresentazione più unitaria e con meno falle di tutte quelle citate, rispetto cui a mio parere Maazel resta fanalino di coda.
2) La Carmen di Rosi è valida come film. Imparagonabile musicalmente però all'edizione classica in CD con Price, Corelli, Freni diretta da Karajan nei primi anni '60, pur se invecchiata dal lato testuale (recitativi cantati in luogo di quelli parlati originali, assenza all'epoca dello strumento conoscitivo fornito dall'edizione critica di Oeser). Dei cantanti nel film di Rosi si salva solo in parte Domingo, e un pò di più Raimondi.
3) L'edizione in disco o DVD di riferimento per Pagliacci è forse ancora quella di Patané con Pavarotti e Freni (edizione splendida in CD Decca); per Cavalleria Rusticana si impone ancora quella di Karajan con Bergonzi e la Cossotto (CD della DG). La Obraztsova, nei film suddetti, è per vari aspetti improponibile.
4) La Traviata in CD di Muti con SCotto, Kraus e Bruson è veramente una delle due più belle della storia dell'opera incisa. Si affianca a quella (non integrale come da prassi d'epoca) registrata dal vivo con la Callas, Kraus e Sereni, diretta da Ghione (un buon accompagnatore, anno 1958, EMI). L'edizione di Zeffirelli diretta da Levine musicalmente è bruttoccia anzichenò. Se dovessi consigliare una esecuzione in video a questo punto consiglierei sempre MUti, live alla Scala 1992, Sony Classical, con Fabbricini, Alagna, Coni: nessun cantante stratosferico (a parte Coni, ma in fase di carriera declinante) ma tutti intelligenti e validi come canto e come interpretazione. E direzione di Muti forse superiore a quella di riferimento in CD, registrata dieci anni prima.
Chi abbia voglia e tempo troverà molto di questo materiale da "assaggiare" per stralci e track sparse in internet, YouTube compreso. Ognuno trarrà le conclusioni più vicine al suo gusto. Non ho spiegato le motivazioni di alcuni miei giudizi critici per brevità. Chiunque ne voglia avere non ha che da chiedere
Ciao