[quote="ema49"]
ema49 ha scritto:Corelli: NON ho trovato nulla, ma sono sicurissimo (a meno di rimbambimenti) di avere
le opere che ti interessano. Mi ricordo anche gli esecutori: il Purcell Quartet. Il casino regna sovrano nella sistemazione dei miei cd e dischi. Ho cercato in rete, niente da fare. In campagna, dove per ora mi trovo, ho soltanto un cd col titolo "la Folia" che comprende l'op.1 n 9, l'op.5 n.3, l'op.4 n.3, l'op.5 n 11, la ciaccona op.2 n.12, la Folia op.5 n.12, l'op 2 n.4 e l'op.3 n.12, sempre del Purcell Quartet. E' questo:
Tu hai scritto: "DEll'opera V avevo trovato una edizione Dantone/Montanari che mi ha lasciato perplesso, perché trasformava le sonate in concerti, anche interpretativamente, con una non irrilevante sottolineatura dell'elemento virtuosistico." Davvero complimenti, Corelli così interpretava le Sonate che corresse numerose volte proprio nell'elemento virtuosistico del violino al quale dava una valenza di strumento da concerto, con una inusuale predominanza su tutti gli altri strumenti. Pertanto,a mio parere, l'interpretazione nel cd in tuo possesso è assolutamente corretta, ove venga anche sottolineata la "compenetrazione" tra armonia e contrappunto (il c.d. "contrappunto lussureggiante", imbottito di armonia, del tardo periodo barocco che cominciò appunto con Corelli e raggiunse l'apice con Bach).
Comunque cercherò alla prima occasione di trovarti in città i cd in mio possesso.
Mi chiamano..
Continuiamo dopo..
Mi auto-quoto per continuare il discorso (sperando che non mi richiamino)
La motivazione per la quale Corelli "concertava" le sue sonate è da ricercarsi nel fatto che era un benestante, di ottima famiglia e NON era costretto a comporre musica da chiesa per guadagnarsi da vivere. Dare preminenenza al violino sarebbe stata un problema per Bach, la sua musica era il suo lavoro: impossibile proporre una siffatta impostazione per musica da chiesa. Bach comunque in qualche modo venne a conoscenza delle sonate corelliane dalle quali mutuò, sviluppandolo nella maniera splendida che conosciamo, e nel contempo portandolo alla sua conclusione storica, il contrappunto lussureggiante. Per questo conoscere Corelli è un modo per comprendere Bach e l'evoluzione storica che ha portato alla sua Musica. Il tuo interesse per Corelli è meritorio.
Vivaldi: Non lo ascolto quasi mai, pertanto è giustificato il mio lapsus. Non ho nulla delle sonate per vc, la mia memoria confondeva con i concerti per violoncello dei quali, se vuoi, possiamo parlare. Ho il cd (o i cd, non ricordo) in campagna..
Beethoven: l discorso è molto articolato nel Trio in mi bemolle maggiore, stessa tonalità del famoso Trio mozartiano, l'unico per soli archi e, a mio parere, qualtativamente molto superiore al trio beethoveniano. In questo trio la viola, ma anche il violoncello, hanno un semplice ruolo di accompagnamento soprattutto nel primo movimento e nei due minuetti, mentre una certà parità viene riservata ai movimenti lenti. A motivo di questa caratteristica sono sempre sttao convinto che 3-star-3 NON sono idonei alla sua esecuzione. Sono primedonne, l'accompagnamento spesso è molto pronunciato, l'arcata certamente non lieve..
...specialmente Rostropovich in questo doppio cd, è decisamente fuori misura :
prepotentemente sommergendo di suono, nelle parti assegnate al vc, la povera Mutter ed il quasi corretto Giuranna (e pensare che questo cd ha ottenuto la nomination per un Grammy Award...).
Diverso il discorso per i due trii op.9, che superano in profondità e maturità stilistica i primi 6 quartetti, in alcuni momenti avvicinandosi a qualcuno dei capolavori della maturità, quali i Rasumovsky o addirittura l'op. 130..
Anche la partitura è molto più equilibrata e ben distribuita tra i tre strumentisti. E forse in questo caso il Cd che tu proponi, così come quello da me postato con Rostropovich, riescono ad essere molto meno irritabilmente competitivi per gli strumnetisti. Visto che il cd da te postato comprende 2 trii dell'op. 9. penso che sia proprio il caso di arraffarlo..
FINE DI QUESTO TRAVAGLIATISSIMO POST