Finiamolo con questo concertino che Vito quasi sicuramente approverà spero:
Visto che di Kleiber c'è così poco in giro.....
Ma di questo c'è solo la ristampa a 180 gg in vinile o normal CD - purtroppo no SACD
Gian
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Bellissimo disco!!!! E' un normale CD, ma il remastering è molto buono.
La mia opinione su Gould?
Gould ha un pregio storico notevole: quando tutti pensavano che le Goldberg (ed il Bach tastieristico profano tutto) fossero un testo esoterico ineseguibile e per pochi eletti, ne registrò la storica prima esecuzione sbancando il "botteghino" ed aprendo la strada ad una fruizione scevra da pregiudizi di quell'opera e di tutto il Bach non Sacro per tastiera e non.
Inoltre ha inventato un tocco (senza nessuna concessione al legato, cosa che torna benissimo in Bach, molto meno in Mozart o in Beethoven), staccato, brillante, scandito, nervoso, che ha aperto nuove e stimolanti strade nell'interpretazione bachiana su pianoforte moderno.
Le note dolenti sono due:
1. Gould è rimasto sempre a margine del movimento culturale filologico, di cui non ha recepito mai nemmeno i concetti basilari del rispetto dei ritornelli. Qualcuno potrà ritenere la presenza o l'assenza di questi un fatto che niente ha a che vedere con l'interpretazione. La verità è che la presenza o meno dei ritornelli può alterare la stessa struttura dell'opera eseguita, e quindi in qualche modo è fatto estetico non proprio indifferente. Che il bachiano Gould anche negli anni '80 si disinteressasse di questo aspetto è a mio parere segno di una certa incapacità speculativa riguardo il lavoro dell'interprete.
2. Gould non si pone rispetto al testo da eseguire come qualcuno che del testo vuole illuminare con l'interpretazione un aspetto all'opera intrinseco. NOn cerca cioé nel testo le ragioni della sua interpretazione. Come secondo me deve essere. Gould cerca al contrario una interpretazione nonostante e a dispetto del testo, semplicemente sperimentandone diverse fino a trovare quella che a lui più aggradava (lavorava prorpio così in studio di registrazione). Come secondo me non deve assolutamente essere.
La sensazione, che deriva dal punto 2, è che Gould oscilli tra il genio autentico di una intuizione artistica vigile e creativa, non stereotipa, e l'arbitrio ingiustificabile del bastian contrario e dell'eccentrico. Con risultati sempre interessanti, il più delle volte in Bach pregevoli (ma a mio parere non insuperati e non insuperabili), in Mozart o Beethoven invece - a mio parere - spesso eccentrici, frigidi, superficiali, gratuiti.
Senza per questo voler ritenere che la mia opinione debba essere legge. Però almeno è una opinione argomentata e come tale logica....
Pazzoperilpianoforte ha scritto:...certo che sei proprio cattivo ....
pluto ha scritto: Peccato che a te non piaccia Dvorak perchè la sua integrale Decca con le sinfonie.....
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ema49 ha scritto:... è la sinfonica che, in genere, non si sposa con i miei gusti...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:ema49 ha scritto:... è la sinfonica che, in genere, non si sposa con i miei gusti...
Anche su questo siamo in perfetta sintonia.
A parte le nove sinfonie beethoveniane e qualche sinfonia mozartiana, per me il sinfonico non è ben tollerabile. Non so perché.
O meglio, forse lo so.
IL concerto per strumento solista (o il concerto grosso) e la sinfonica sono generi "pubblici", declamatori. Per me la cameristica, con le sua espressività antiretorica ed intima è decisamente più coinvolgente...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Bella però questa cosa dei cinque compositori classici preferiti. Comincio io? In ordine di preferenza?
1. Handel, Mozart, Beethoven;
2. Haydn;
3. Rossini.
Resta fuori tanta bella musica, ma se devo fare una scelta...forse prevedibile, ma per me è questa....
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
I SACD che stiamo citando sono tutti ibridi...
ema49 ha scritto:
Conosco bene Suzuki, apprezzo le sue direzioni. Certo non è Leonhardt o Harnoncourt. Comincerò subito con l'ascolto della 102 (Actus tragicus, magnifico!)
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Lapsus a parte, ma sei sicuro che si tratti di SACD non ibridi, cioé incompatibili con i normali CD player? In genere tutti i Bis e tutti i Channel lo sono! IL volume 46 delle cantate di Bach, ad esempio, è di certo ibrido! Secondo me è un altro lapsus.... sei così emozionato da quello che ascolti che hai un pò perso la trebisonda, amico mio?
P.S: vi sarete resi conto che nei miei cinque preferiti non è entrato Bach ( ): Purtroppo l'opera, mia grande passione, ha preso lo spazio che altrimenti sarebbe stato suo (Handel, Rossini). Ema, parlando di Haendel hai specificato che la tua preferenza va al repertorio strumentale di questo compositore... questo perché non ti interessa l'opera in generale o perché non ti interessa l'operismo handeliano?
ema49 ha scritto:... Non ho ascoltato altro e sono arrivato a questa conclusione: comprerò esclusivamente, ove esistessero, sacd con interpreti da me in assoluto preferiti. Il resto non ha senso, lasciamolo agli audiofili ai quali assolutamente consiglio queste registrazioni.
pluto ha scritto:Grazie Vito
Ma allora se capisco bene a Ema non piace l'Handel vocale? E il mitico Messiah di Hogwood? Oppure questo che ha vinto un sacco di premi ed è sicuramente la miglior incisione recente dello stesso?