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Ecco la Vérité sulle ZMF!! (Open vs. Closed)
Il Gazebo Audiofilo

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    Messaggio Da Barone Birra Sab Giu 19 2021, 16:49

    Ho finalmente avuto modo di fare un'accurata comparazione fra le due versioni, aperta e chiusa, della Vérité, la top di gamma ZMF.

    Un confronto A/B, usando contemporaneamente entrambe le uscite cuffia dell'amplificatore Benchmark è molto chiarificatore in tal senso, avendo però l'accortezza di "adeguare" il volume nel passaggio da una all'altra, stante la leggermente diversa sensibilità (97 vs 99 db/mW). 

    La principale differenza "fisica" è data dal peso, entrambe sono delle Limited con del legno più duro di quello standard, ma mentre il Purpleheart della VO fa fermare la bilancia a 478 grammi, il Desert Ironwood della chiusa è davvero "di ferro", perché si arriva a 644. Il dato è incredibile soprattutto perché non si ha affatto questa sensazione di peso, il sistema di sospensione con strap proprio delle ZMF la rende invero molto comoda, anche su lunghe sessioni.

    Una cosa che le accomuna, o forse accomuna tutte le ZMF, è che i cuscinetti montati di serie sono quelli dalla tonalità più calda, che prediligono la musicalità anche a prezzo di una certa rilassatezza nella presentazione, rispetto a quelli forniti come alternativa (in entrambe le varianti più energici). Nel nostro caso sono gli Universe Perforated in pelle per la VO, e gli Auteur in pelle per la VC, questi ultimi piuttosto spessi.

    (continua...)

    Ecco la Vérité sulle ZMF!! (Open vs. Closed) 20210614


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    Messaggio Da Barone Birra Sab Giu 19 2021, 16:50

    Ecco la Vérité sulle ZMF!! (Open vs. Closed) 20200412

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    Messaggio Da remasters Sab Giu 19 2021, 17:28

    Attendiamo attendati Laughing
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    Messaggio Da PierPP Sab Giu 19 2021, 17:30

    Barooooooooooooooooh ... ma è tipo serie televisiva? 
    mi fai cliccare come un pazzo è poi c'è un "to be continued..."

    Va beh posto una foto delle Open in versione "standard", dei poveri insomma:

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    affraid affraid affraid affraid


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    Messaggio Da Barone Birra Dom Giu 20 2021, 00:49

    Ebbene, con i cuscinetti stock citati in precedenza, in realtà VO e VC suonano piuttosto simili. 
    Le principali differenze sono:

    - Tuning. I bassi sulla VC sono un po' più accentuati, nelle frequenze sotto i 100-150 Hertz. Ma questo è un aspetto abbastanza relativo perché, con differenti cuscinetti, la VO può risultare perfettamente in linea.
    Ben più incontrovertibile è, invece, una maggiore esaltazione sulla VC delle alte frequenze intorno a 8000 - 10000 Hertz. La motivazione di questa scelta è abbastanza ovvia, ovvero "aprire" il suono, insomma essendo una chiusa è un escamotage per renderla ariosa e molto ricca di ambienza, e direi che l'effetto è pienamente raggiunto. Non arrivo a parlare di picco, perché non arriva ad essere tagliente e offensiva, ma certo se una registrazione è prona di suo alle sibilanze, sulla VC lo noti molto prima che sulla VO.

    - Presenza. La VC è lievemente più energica, più ravvicinata nella presentazione. Con entrambe siamo in platea, entrambe non ti buttano in mezzo ai musicisti, ma con la Chiusa siamo un paio di file più vicini. Probabilmente anche la spinta dinamica è un po' più estremizzata.

    - Soundstage. In entrambe le cuffie, il soundstage è un assoluto punto di forza, tridimensionale e con un eccellente direzionalità (imaging). 
    Nella VO ovviamente si fa gioco sulla sua apertura e i suoi fori di sfiato per avere un effetto di immersione quasi olografica, di posizionamento in una sfera sonora non estesa in maniera innaturale ma molto realistica.
    La VC per essere una chiusa è davvero sorprendente, ma la "sfera" della VO è più compressa in un panning sinistra/destra, c'è insomma un po' di perdita delle distanze in profondità e in altezza. Curiosamente, il senso di larghezza della VC è però maggiore, anzi direi che i suoni agli estremi di tale asse orizzontale sembrano quasi provenire da dietro (gioco di riflessioni nelle coppe?).
    Da notare che alcuni suoni come certe percussioni, nella VC suonano più confinati rispetto al resto della strumentazione, non so dirvi se è l'effetto del legno molto duro che rende più "secco" il suono rispetto alla media. Però questo mi è parso avvenire solo coi cuscinetti Auteur, molto spessi, che forse creano una camera meno equilibrata come riflessioni e smorzamenti.

    *Pad Rolling*

    Altra sorpresa è che la VC sia più sensibile al pad rolling rispetto alla VO! Sorpresa perché in fondo sia gli Auteur che gli Universe forniti in dotazioni "sembrano" abbastanza simili fra loro, rispetto agli Universe Perforated e Vérité Perforated forniti con la VO.
    In realtà, almeno sul Benchmark, anche i Vérité Perforated della VO vanno molto bene, anzi sono forse quelli più bassosi (nel basso profondo, non nell'enfasi medio-bassa da cuffia dal suono warm), ma in generale in un confronto alla cieca non so se riuscirei a indovinare quale cuscinetto sia montato.
    La VC invece cambia in maniera evidente! Mentre i pad Auteur le danno un'indole "vagamente" a V, gli Universe sparano le medie frequenze decisamente più in avanti.
    La cosa è facilmente notabile nelle voci e negli accordi delle chitarre, negli assoli di synth, che risultano maggiormente presenti, come se - solo per i medi - l'ascoltatore si fosse avvicinato di un'altra fila.
    La cuffia sembra meno bassosa per questo lieve cambiamento degli equilibri, diventa certamente più aggressiva, probabilmente più stancante (*) di qualsiasi combinazione pad/cuffia in casa Vérité, ma col rock o quando serve energia bruta, diventa davvero devastante.
    (* = Stancante in modo relativo, per come sono "accordate" queste cuffie siamo sempre in un ambito amichevole nei confronti delle orecchie.)

    Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, non c'è moltissimo da dire, il driver è lo stesso (cambia la grata che lo protegge, radiale nella VC, mentre con una trama a petali di fiore nella VO). Nella chiusa il dettaglio sembra un po' più evidente per la maggiore enfasi in alta frequenza, la aperta fa gioco su maggiori sensazioni spaziali.
    Si potrebbero fare ulteriori confronti con diversa amplificazione (es. a valvole), ma per tirare le somme posso dire, per ora, che sono due modelli che se la giocano ad armi pari.
    La VC potrebbe passare per la sorella povera, nata per superare le limitazioni del disturbo ambientale di una aperta, ZMF forse furbescamente le ha però dato un'anima tutta sua, compensando i deficit di ambienza con una resa più energica.
    La VO è sicuramente più equilibrata, ineccepibile e adatta per qualsiasi genere; la VC le si avvicina molto con i pad stock, ma mettendo gli Universe diventa un Monster of Rock!

    Prossimo confronto: Vérité Closed vs. Sony Z1R.


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    Messaggio Da Barone Birra Dom Giu 20 2021, 00:59

    PierPP ha scritto:

    Va beh posto una foto delle Open in versione "standard", dei poveri insomma:


    Allegro Pier, la Standard attualmente ha cambiato il legno utilizzato nel Sapele!
    Quindi anche il Silkwood della tua è diventato "out of stock" come le Limited, e ormai ottenibile solo sul mercato dell'usato  sunny


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    Messaggio Da Maro65 Dom Giu 20 2021, 08:28

    Barone Birra ha scritto:Ebbene, con i cuscinetti stock citati in precedenza, in realtà VO e VC suonano piuttosto simili. 
    Le principali differenze sono:

    - Tuning. I bassi sulla VC sono un po' più accentuati, nelle frequenze sotto i 100-150 Hertz. Ma questo è un aspetto abbastanza relativo perché, con differenti cuscinetti, la VO può risultare perfettamente in linea.
    Ben più incontrovertibile è, invece, una maggiore esaltazione sulla VC delle alte frequenze intorno a 8000 - 10000 Hertz. La motivazione di questa scelta è abbastanza ovvia, ovvero "aprire" il suono, insomma essendo una chiusa è un escamotage per renderla ariosa e molto ricca di ambienza, e direi che l'effetto è pienamente raggiunto. Non arrivo a parlare di picco, perché non arriva ad essere tagliente e offensiva, ma certo se una registrazione è prona di suo alle sibilanze, sulla VC lo noti molto prima che sulla VO.

    - Presenza. La VC è lievemente più energica, più ravvicinata nella presentazione. Con entrambe siamo in platea, entrambe non ti buttano in mezzo ai musicisti, ma con la Chiusa siamo un paio di file più vicini. Probabilmente anche la spinta dinamica è un po' più estremizzata.

    - Soundstage. In entrambe le cuffie, il soundstage è un assoluto punto di forza, tridimensionale e con un eccellente direzionalità (imaging). 
    Nella VO ovviamente si fa gioco sulla sua apertura e i suoi fori di sfiato per avere un effetto di immersione quasi olografica, di posizionamento in una sfera sonora non estesa in maniera innaturale ma molto realistica.
    La VC per essere una chiusa è davvero sorprendente, ma la "sfera" della VO è più compressa in un panning sinistra/destra, c'è insomma un po' di perdita delle distanze in profondità e in altezza. Curiosamente, il senso di larghezza della VC è però maggiore, anzi direi che i suoni agli estremi di tale asse orizzontale sembrano quasi provenire da dietro (gioco di riflessioni nelle coppe?).
    Da notare che alcuni suoni come certe percussioni, nella VC suonano più confinati rispetto al resto della strumentazione, non so dirvi se è l'effetto del legno molto duro che rende più "secco" il suono rispetto alla media. Però questo mi è parso avvenire solo coi cuscinetti Auteur, molto spessi, che forse creano una camera meno equilibrata come riflessioni e smorzamenti.

    *Pad Rolling*

    Altra sorpresa è che la VC sia più sensibile al pad rolling rispetto alla VO! Sorpresa perché in fondo sia gli Auteur che gli Universe forniti in dotazioni "sembrano" abbastanza simili fra loro, rispetto agli Universe Perforated e Vérité Perforated forniti con la VO.
    In realtà, almeno sul Benchmark, anche i Vérité Perforated della VO vanno molto bene, anzi sono forse quelli più bassosi (nel basso profondo, non nell'enfasi medio-bassa da cuffia dal suono warm), ma in generale in un confronto alla cieca non so se riuscirei a indovinare quale cuscinetto sia montato.
    La VC invece cambia in maniera evidente! Mentre i pad Auteur le danno un'indole "vagamente" a V, gli Universe sparano le medie frequenze decisamente più in avanti.
    La cosa è facilmente notabile nelle voci e negli accordi delle chitarre, negli assoli di synth, che risultano maggiormente presenti, come se - solo per i medi - l'ascoltatore si fosse avvicinato di un'altra fila.
    La cuffia sembra meno bassosa per questo lieve cambiamento degli equilibri, diventa certamente più aggressiva, probabilmente più stancante (*) di qualsiasi combinazione pad/cuffia in casa Vérité, ma col rock o quando serve energia bruta, diventa davvero devastante.
    (* = Stancante in modo relativo, per come sono "accordate" queste cuffie siamo sempre in un ambito amichevole nei confronti delle orecchie.)

    Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, non c'è moltissimo da dire, il driver è lo stesso (cambia la grata che lo protegge, radiale nella VC, mentre con una trama a petali di fiore nella VO). Nella chiusa il dettaglio sembra un po' più evidente per la maggiore enfasi in alta frequenza, la aperta fa gioco su maggiori sensazioni spaziali.
    Si potrebbero fare ulteriori confronti con diversa amplificazione (es. a valvole), ma per tirare le somme posso dire, per ora, che sono due modelli che se la giocano ad armi pari.
    La VC potrebbe passare per la sorella povera, nata per superare le limitazioni del disturbo ambientale di una aperta, ZMF forse furbescamente le ha però dato un'anima tutta sua, compensando i deficit di ambienza con una resa più energica.
    La VO è sicuramente più equilibrata, ineccepibile e adatta per qualsiasi genere; la VC le si avvicina molto con i pad stock, ma mettendo gli Universe diventa un Monster of Rock!

    Prossimo confronto: Vérité Closed vs. Sony Z1R.
    Approfondita disanima , sarebbe interessante in effetti provare un'amplificazione valvolare OTL in particolare visto l'impedenza delle ZMF , il Benchmark le pilota molto bene ( non richiedono molta potenza ) e conferisce al suono un pizzico di carattere elettrostatico almeno questa è la mia impressione , sicuramente a valvole il suono cambierebbe in modo sostanziale e tutto da scoprire sunny
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    Messaggio Da ilpicchio Mar Giu 22 2021, 14:52

    Ottimo confronto, molto interessante e utile.  Bravo! e grazie


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    Messaggio Da PierPP Gio Giu 24 2021, 11:25

    Maro65 ha scritto:
    Barone Birra ha scritto:Ebbene, con i cuscinetti stock citati in precedenza, in realtà VO e VC suonano piuttosto simili. 
    Le principali differenze sono:

    - Tuning. I bassi sulla VC sono un po' più accentuati, nelle frequenze sotto i 100-150 Hertz. Ma questo è un aspetto abbastanza relativo perché, con differenti cuscinetti, la VO può risultare perfettamente in linea.
    Ben più incontrovertibile è, invece, una maggiore esaltazione sulla VC delle alte frequenze intorno a 8000 - 10000 Hertz. La motivazione di questa scelta è abbastanza ovvia, ovvero "aprire" il suono, insomma essendo una chiusa è un escamotage per renderla ariosa e molto ricca di ambienza, e direi che l'effetto è pienamente raggiunto. Non arrivo a parlare di picco, perché non arriva ad essere tagliente e offensiva, ma certo se una registrazione è prona di suo alle sibilanze, sulla VC lo noti molto prima che sulla VO.

    - Presenza. La VC è lievemente più energica, più ravvicinata nella presentazione. Con entrambe siamo in platea, entrambe non ti buttano in mezzo ai musicisti, ma con la Chiusa siamo un paio di file più vicini. Probabilmente anche la spinta dinamica è un po' più estremizzata.

    - Soundstage. In entrambe le cuffie, il soundstage è un assoluto punto di forza, tridimensionale e con un eccellente direzionalità (imaging). 
    Nella VO ovviamente si fa gioco sulla sua apertura e i suoi fori di sfiato per avere un effetto di immersione quasi olografica, di posizionamento in una sfera sonora non estesa in maniera innaturale ma molto realistica.
    La VC per essere una chiusa è davvero sorprendente, ma la "sfera" della VO è più compressa in un panning sinistra/destra, c'è insomma un po' di perdita delle distanze in profondità e in altezza. Curiosamente, il senso di larghezza della VC è però maggiore, anzi direi che i suoni agli estremi di tale asse orizzontale sembrano quasi provenire da dietro (gioco di riflessioni nelle coppe?).
    Da notare che alcuni suoni come certe percussioni, nella VC suonano più confinati rispetto al resto della strumentazione, non so dirvi se è l'effetto del legno molto duro che rende più "secco" il suono rispetto alla media. Però questo mi è parso avvenire solo coi cuscinetti Auteur, molto spessi, che forse creano una camera meno equilibrata come riflessioni e smorzamenti.

    *Pad Rolling*

    Altra sorpresa è che la VC sia più sensibile al pad rolling rispetto alla VO! Sorpresa perché in fondo sia gli Auteur che gli Universe forniti in dotazioni "sembrano" abbastanza simili fra loro, rispetto agli Universe Perforated e Vérité Perforated forniti con la VO.
    In realtà, almeno sul Benchmark, anche i Vérité Perforated della VO vanno molto bene, anzi sono forse quelli più bassosi (nel basso profondo, non nell'enfasi medio-bassa da cuffia dal suono warm), ma in generale in un confronto alla cieca non so se riuscirei a indovinare quale cuscinetto sia montato.
    La VC invece cambia in maniera evidente! Mentre i pad Auteur le danno un'indole "vagamente" a V, gli Universe sparano le medie frequenze decisamente più in avanti.
    La cosa è facilmente notabile nelle voci e negli accordi delle chitarre, negli assoli di synth, che risultano maggiormente presenti, come se - solo per i medi - l'ascoltatore si fosse avvicinato di un'altra fila.
    La cuffia sembra meno bassosa per questo lieve cambiamento degli equilibri, diventa certamente più aggressiva, probabilmente più stancante (*) di qualsiasi combinazione pad/cuffia in casa Vérité, ma col rock o quando serve energia bruta, diventa davvero devastante.
    (* = Stancante in modo relativo, per come sono "accordate" queste cuffie siamo sempre in un ambito amichevole nei confronti delle orecchie.)

    Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, non c'è moltissimo da dire, il driver è lo stesso (cambia la grata che lo protegge, radiale nella VC, mentre con una trama a petali di fiore nella VO). Nella chiusa il dettaglio sembra un po' più evidente per la maggiore enfasi in alta frequenza, la aperta fa gioco su maggiori sensazioni spaziali.
    Si potrebbero fare ulteriori confronti con diversa amplificazione (es. a valvole), ma per tirare le somme posso dire, per ora, che sono due modelli che se la giocano ad armi pari.
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    Prossimo confronto: Vérité Closed vs. Sony Z1R.
    Approfondita disanima , sarebbe interessante in effetti provare un'amplificazione valvolare OTL in particolare visto l'impedenza delle ZMF , il Benchmark le pilota molto bene ( non richiedono molta potenza ) e conferisce al suono un pizzico di carattere elettrostatico almeno questa è la mia impressione , sicuramente a valvole il suono cambierebbe in modo sostanziale e tutto da scoprire sunny

    Sarebbe stra-interessante! 
    ZMF, oltre al loro Pendant, suggerisce anche il semplice Feliks Echo come ottimo abbinamento.

    Ma è parere comune che le valvole si abbinano meglio con le VC che con le VO: personalmente sta cosa non mi torna molto, ma prima o poi proverò!

    .. resta il fatto che le VO si pilotano assai bene con SS (e senza scomodare i giganti già con il mio GSX-Mini è un bel sentire!)


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    Messaggio Da stefano-chitarra Gio Giu 24 2021, 14:10

    Grazie, confronto interessante ed utile - ciao
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    Messaggio Da Zaino Ven Giu 25 2021, 05:48

    Grande Barone, bel confronto! 
    Per la cronaca le VC le avevo provate per 10 minuti con un feliks Elise e avevo scartato subito l'abbinamento. Probabilmente poca mia pazienza nell'ascoltare visto che dovevo provare altre cose ed un suono un che definirei un po' troppo grasso e sporco. Ovviamente prendete con beneficio di inventario visto il poco tempo dedicato all'abbinamento e i limiti della catena audio con un D70S come dac e le poche tracce provate.


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    Messaggio Da Barone Birra Ven Giu 25 2021, 09:34

    Zaino ha scritto:Grande Barone, bel confronto! 
    Per la cronaca le VC le avevo provate per 10 minuti con un feliks Elise e avevo scartato subito l'abbinamento. Probabilmente poca mia pazienza nell'ascoltare visto che dovevo provare altre cose ed un suono un che definirei un po' troppo grasso e sporco. Ovviamente prendete con beneficio di inventario visto il poco tempo dedicato all'abbinamento e i limiti della catena audio con un D70S come dac e le poche tracce provate.
    Come molti qui dentro già sanno, la "cuffiofilia" è materia molto personale e soggetta ai gusti, in cui spacciare verità assolute (per restare in tema) è abbastanza fuorviante, anche se ce ne sono alcune abbastanza obiettive, tipo le potenzialità tecniche.
    Fra queste certamente il lodo valvole / stato solido. Come sapete forse ho uno dei set più estremi in tal senso, con un ampli iper-tecnico com eil Benchmark affiancato a un "reazionario" OTL come il Feliks  Embarassed.
    Paragonarli in assoluto è poco sensato.
    A stato solido una Vérité (poca differenza se una o l'altra) è più estesa, più pulita e definita, rapida in quanto si eliminano code e distorsioni. A valvole sono più placide, liquide, rilassate, con le note che acquisiscono più corpo e spessore. Mi pare di aver già fatto questo paragone, col Bench l'headstage sembra più ridotto ma con più "aria", come se fosse più definito nel localizzare tutti i punti spaziali del palco; a valvole si acquisisce un'ambienza tridimensionale, dilatata, ma anche più granulosa. Un 50 pollici 4K contro un 55 pollici FullHD.

    Probabilmente (?) Zaino, tu l'hai ascoltata con i pad Auteur, con gli Universe su uno stato solido la VC ti avrebbe sicuramente fatto un altro effetto, più affine alla Twin Pulse che mi pare tu abbia scelto, ovvero più "sparata" in media frequenza, più dinamica e risoluta. Però - magari - un ascoltatore da preferenze rilassate, da calore mellifluo, l'avrebbe preferita così, perciò anche il venditore vai a sapere come abbindolare il cliente  affraid
    Quello che posso sostenere è che, fra pad e qualità intrinseche, la VC è abbastanza voltafaccia come cuffia.

    Per quanto riguarda Pier, penso che abbia già raggiunto un set di tutto rispetto e molto equilibrato, "nel mezzo" come caratteristiche di neutralità, presenza/rilassatezza. Quelli di Abyss, addirittura reputavano il GSX Mini superiore e più universale rispetto al fratellone Mk2 (il loro video di classifica amplificatori).
    Sinceramente otterresti più "varianza" introducendo un altra cuffia, piuttosto che modificando la catena già in essere, però in quale direzione procedere lo saprai tu  Ecco la Vérité sulle ZMF!! (Open vs. Closed) 775355
    Più presenza/aggressività? C'è sempre la Fostex 909!


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    Messaggio Da Zaino Ven Giu 25 2021, 11:07

    Ecco bravo. Prima fila con granulosità mi hanno lasciato interdetto. Era come avere il full HD e non il 4k per di più vicino o con più pollici come hai scritto tu. Essendo andato ad ascoltare proprio come obbiettivo primario un otl con le VC, peccato non ci fosse l'euphoria, gli ho preferito per pulizia e nitidezza il topping A90 che, con tutti i suoi limiti di ricchezza musicale, ben si addiceva per il mio gusto alle VC. Probabilmente in quel frangente lo stacco tra come ascoltavo e l'otl era troppo e non gli ho dato neanche una chance o perlomeno non era ciò che stavo cercando.


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    Messaggio Da Barone Birra Mar Lug 13 2021, 00:28

    Ecco a voi il paragone promesso fra la Vérité Closed e la Sony MDR-Z1R  Rolling Eyes

    Due disclaimer:
    - Sulla VC ho usato gli Auteur pad, che - come avrete letto precedentemente - sono quelli più rilassati/V-shaped sulle medie frequenze. Questo per rendere le variabili più simili alla Sony, che ha quel tuning di base. Per questo anche i cavi sono praticamente uguali, due Invictus in argento.
    - Come amplificazione ho usato esclusivamente il Benchmark (= è quello che scalda meno ah ah), con altri abbinamenti si possono ottenere ovviamente dei risultati leggermente differenti, ma penso sia interessante evidenziare le differenze oggettive che emergono da condizioni "neutre".

    - Presentazione e soundstage.
    Qui c'è la prima netta differenza, entrambe sono ottime come ariosità per essere cuffie chiuse, ma la VC è di una spanna superiore nelle caratteristiche di ambienza. Il palcoscenico della Z1R è abbastanza tradizionale, semi-sferico di fronte a te, con uguale dimensione sui tre assi.
    La VC, come accennato anche nel confronto con la sorella aperta, ha la stessa percezione in altezza e profondità della Sony ma è incredibilmente più dilatato in larghezza, la vastità in laterale del palcoscenico è qualcosa che rivaleggia con le migliori aperte. Questo non vuol dire che hai suoni "sparati" lateralmente in modo innaturale, ma che c'è una scala di separazione e distribuzione dei piani sonori di alto livello. Anche separazione strumentale e imaging sono facilmente appannaggio della ZMF.
    Questo soundstage più compatto porta la Sony a una maggiore vicinanza degli esecutori, è leggermente più "forward", se vogliamo ha una sensazione più tattile (ma, ripeto, i cuscinetti Universe consentono di spingere la VC in questa stessa direzione, essendo più energici e presenti, pur perdendo leggermente spazialità).

    - Bassi
    In questo parametro la Sony è una campionessa. La VC non è certo avara nel dispensare frequenze basse sia in qualità che quantità, scendendo anche molto profonda, è assolutamente impeccabile in senso assoluto. Semplicemente, il driver da 70mm della Sony fa cose che sono una grande membrana può fare, a prescindere da qualsiasi trucco di accordatura. Parlo in particolare di texture e risoluzione, che nella Z1R non temono alcun rivale in nessuna fascia di prezzo, soprattutto perché si abbinano a un punch che solo un driver dinamico può infliggere ai malcapitati timpani dell'ascoltatore.
    In particolare in Man of the People di Steven Wilson, all'inizio ci sono dei colpi di timpani sintetizzati, alternati fra una nota più lunga e una più corta, una finezza che si nota poco con impianti non all'altezza, ma che con la Sony sono non solo palesi ma resi con sfumature sorprendenti.

    - Medie
    Anche qui c'è un netto vincitore e questa volta parliamo di ZMF. Del resto credo che i medi siano il principale tallone di Achille in casa Sony, che di per sé non sono di basso livello o con brutta tonalità, pur se abbastanza levigate. Il problema è dato dalla velocità del driver, probabilmente maggiore inerzia rispetto a quello ZMF, il risultato è che nei passaggi congestionati la Sony è più confusa, più impastata nei grappoli di note, dove invece la ZMF offre maggior pulizia, risoluzione e dettaglio senza perdere il "bite" di strumenti volutamente distorti e aggressivi. Questo mi porta a notare anche un altro particolare, la Sony suona in modo piacevole a qualsiasi volume, nella ZMF cresce invece il godimento aumentandolo, sia perché appunto resta molto nitida e precisa pur aumentando l'energia, sia - forse!! - perché ha una calibrazione fatta per raggiungere l'optimum a volume realistico, mi pare che anche in casa Spirit Torino si faccia qualcosa di simile.

    - Alti
    Qui più precisamente dovrei parlarne partendo dai medioalti. Come vedete dall'immagine è la parte dove c'è la principale differenza di tuning, le due cuffie hanno un picco dove l'altre è estremamente più controllata, la Sony a 3 kHz mentre la VC a 5,5 kHz.
    L'effetto è particolarmente evidente con le voci femminili, curiosamente molto ben rese in entrambi i casi, ma per motivi differenti. Il picco più in basso della Sony aggiunge una presenza molto avanzata, un bel corpo alle voci; la ZMF è un filino più esile ma compensa con superiore chiarezza, microdettaglio, sfumature, se vogliamo è anche più incline alle sibilanti, che la Sony controlla meglio ma appare decisamente più "muted".
    E' evidente questa differenza anche in un pezzo di piano solo, come una sonata di Mozart di Vikingur Olafsson che ho testato, dove il piano aveva certamente una superiore ricchezza di armoniche e di ambienza nella ZMF.
    A frequenze superiori le due cuffie tornano a essere molto simili (fin dove arrivano le mie orecchie prosciuttate, come direbbe qualcuno).

    Ecco la Vérité sulle ZMF!! (Open vs. Closed) Compar10

    In definitiva la ZMF risulta tutto sommato una cuffia tecnicamente superiore e più "generica" come destinazione d'uso, in casa Sony hanno optato per un prodotto più settoriale e caratterizzato. La Sony ha la sua ragion d'essere in musica bass-heavy, ma anche in tutta una pletora di generi in cui il suo tuning rilassato ma con eccellente presenza in basso e alto viene messo in luce, come elettronica, pop, ma anche jazz grazie alla sua buona tonalità. In casa ZMF è decisamente più indicato il rock e generi più pesanti, stante il grande controllo nonostante l'energia proposta, l'acustica per la bellezza dei medi, ma anche tutta la musica sinfonica data la maggiore stratificazione, l'ampiezza ambientale e quindi il discernimento delle diverse sezioni dell'orchestra.


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      La data/ora di oggi è Sab Nov 23 2024, 23:23