A breve dei commenti più completi, devo avere un po' di tempo per giocare coi vari tip e moduli apex. Quello che posso anticipare è che tecnicamente e musicalmente sono molto valide. Il tuning mi piace.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere, stai tutto abbottonato Barone su queste U18t.
Suonano almeno?
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Re: 64 Audio
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- Messaggio n°27
Re: 64 Audio
Apex, tuning, ma suonano?Barone Birra ha scritto:A breve dei commenti più completi, devo avere un po' di tempo per giocare coi vari tip e moduli apex. Quello che posso anticipare è che tecnicamente e musicalmente sono molto valide. Il tuning mi piace.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere, stai tutto abbottonato Barone su queste U18t.
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- Messaggio n°28
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Barone Birra ha scritto:A breve dei commenti più completi, devo avere un po' di tempo per giocare coi vari tip e moduli apex. Quello che posso anticipare è che tecnicamente e musicalmente sono molto valide. Il tuning mi piace.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere, stai tutto abbottonato Barone su queste U18t.
Suonano almeno?
Se vanno al mercatino fammi un fischio
I tips forniti con le U18t purtroppo sono pochi, quindi potresti non trovare il match perfetto, considerando che, insieme ai moduli, contribuiscono anche all'isolamento acustico.
Quindi... valuta bene.
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Re: 64 Audio
Ti faccio venire a cercare dalle valchirie...biscottino ha scritto:
Apex, tuning, ma suonano?
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Barone Birra- Vip Member
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Re: 64 Audio
Hai talmente ragione che sarebbe da stampare sulla scatola.Avian ha scritto:
I tips forniti con le U18t purtroppo sono pochi, quindi potresti non trovare il match perfetto, considerando che, insieme ai moduli, contribuiscono anche all'isolamento acustico.
Quindi... valuta bene.
A differenza da una over ear, che basta mettersela sulla testa e far partire la musica, con questa IEM è necessario trovare il giusto isolamento coi tip a sigillare il condotto uditivo (è anche una semi-aperta, quindi non si percepisce affatto troppa pressione sul timpano).
Non farlo è come ascoltare una over ear tenendo sollevati i cuscinetti dalle orecchie con le mani.
I tip in confezione sono pochi e abbastanza grandi, forse progettati per i capoccioni americani, i più grossi saranno stati fatti sul calco di André the Giant. I tip in silicone non mi hanno convinto del tutto. Fortunatamente quelli in foam (nella foto coi tappi di birra) sono una strada eccellente da percorrere, la schiuma si adatta molto bene alle irregolarità delle orecchie.
Una volta messa nelle condizioni ideali, la U18t suona abbastanza simile - rispetto a cuffie che conosco - alla Focal Utopia, molto precisa, piatta nella risposta in frequenza e neutra; ha anche un lieve bump simile nel medio-alto che aggiunge tanta limpidezza e dettaglio percepito, dai medi in su è davvero eccezionale e controllata, bellissime le voci femminili. In sub basso scende parecchio, ma in queste zone dello spettro devo ancora valutarla bene coi diversi moduli APEX, che alterano la risposta. I bassi in una IEM non hanno la percezione fisica che contribuisce a dare l'orecchio esterno (la Final D8000 riesce a far tremare i lobi).
Per una volta concordo abbastanza con quanto scrive Crinacle nel descrivere una cuffia:
A rather simple and "mainstream" tuning refined to an extremely high level.
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- Messaggio n°31
Re: 64 Audio
Crinacle per gli auricolari è un istituzione
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Crinacle si, Crinacle no, ma come se ne esce?montanari ha scritto:Crinacle per gli auricolari è un istituzione
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Re: 64 Audio
Di solito la risolvo comprando quello che più mi piace per le mie disponibilità ed esigenze .. Ormai so cosa è..
Per esempio le Campfire atlas perché gli auricolari mi piacciono bassosi e con risposta a V.
Gli ha dato il voto B ma mi piacciono più di alcuni classificati con A che ho ascoltato, e si, magari tecnicamente più corretti
Per esempio le Campfire atlas perché gli auricolari mi piacciono bassosi e con risposta a V.
Gli ha dato il voto B ma mi piacciono più di alcuni classificati con A che ho ascoltato, e si, magari tecnicamente più corretti
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calcatreppola- Senior Member
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- Messaggio n°34
Re: 64 Audio
Barone Birra ha scritto:
Una volta messa nelle condizioni ideali, la U18t suona abbastanza simile - rispetto a cuffie che conosco - alla Focal Utopia, molto precisa, piatta nella risposta in frequenza e neutra;
questa è una affermazione notevole...
e sono anche facili da pilotare? voglio dire al di là delle misure...
djansia- JuniorMember
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- Messaggio n°35
Re: 64 Audio
Commenta e viviamo serenamente.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere ...
Barone ha commentato dandoci anche informazioni su cui ho un paio di perplessità, ma assicuro che non lo insulterò perché anche io voglio contribuire cercando di informare e informarmi allo stesso tempo.
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- Messaggio n°36
Re: 64 Audio
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- Messaggio n°37
Re: 64 Audio
Molto interessante.Barone Birra ha scritto:Hai talmente ragione che sarebbe da stampare sulla scatola.Avian ha scritto:
I tips forniti con le U18t purtroppo sono pochi, quindi potresti non trovare il match perfetto, considerando che, insieme ai moduli, contribuiscono anche all'isolamento acustico.
Quindi... valuta bene.
A differenza da una over ear, che basta mettersela sulla testa e far partire la musica, con questa IEM è necessario trovare il giusto isolamento coi tip a sigillare il condotto uditivo (è anche una semi-aperta, quindi non si percepisce affatto troppa pressione sul timpano).
Non farlo è come ascoltare una over ear tenendo sollevati i cuscinetti dalle orecchie con le mani.
I tip in confezione sono pochi e abbastanza grandi, forse progettati per i capoccioni americani, i più grossi saranno stati fatti sul calco di André the Giant. I tip in silicone non mi hanno convinto del tutto. Fortunatamente quelli in foam (nella foto coi tappi di birra) sono una strada eccellente da percorrere, la schiuma si adatta molto bene alle irregolarità delle orecchie.
Una volta messa nelle condizioni ideali, la U18t suona abbastanza simile - rispetto a cuffie che conosco - alla Focal Utopia, molto precisa, piatta nella risposta in frequenza e neutra; ha anche un lieve bump simile nel medio-alto che aggiunge tanta limpidezza e dettaglio percepito, dai medi in su è davvero eccezionale e controllata, bellissime le voci femminili. In sub basso scende parecchio, ma in queste zone dello spettro devo ancora valutarla bene coi diversi moduli APEX, che alterano la risposta. I bassi in una IEM non hanno la percezione fisica che contribuisce a dare l'orecchio esterno (la Final D8000 riesce a far tremare i lobi).
Per una volta concordo abbastanza con quanto scrive Crinacle nel descrivere una cuffia:
A rather simple and "mainstream" tuning refined to an extremely high level.
A prescindere dai tips (prima o poi troverai per te quelli ideali),mi sembra di capire che siano in ear da tanto dettaglio ed educate in basso.
Mi fa comunque piacere che hai già percepito una grandissima potenzialità che metti già a paragone di cuffie over ear top.
Barone Birra- Vip Member
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- Messaggio n°38
Re: 64 Audio
La principale differenza fra over ear e IEM, mi pare di poter dire, è data dalla percezione fisica, specie dei bassi. L'impatto sull'orecchio esterno/tempie contribuisce a dare un senso di concretezza che solo "picchiando" sul timpano non si ha, anche replicando le stesse frequenze, intendo. Ho fatto il solito sweep col disco test e la U18t a 20/30 Hz ci arriva senza problemi. Di contro acquisti un certo senso di naturalezza della musica, forse soprattutto a livello psicologico, avendo la testa libera.calcatreppola ha scritto:Barone Birra ha scritto:
Una volta messa nelle condizioni ideali, la U18t suona abbastanza simile - rispetto a cuffie che conosco - alla Focal Utopia, molto precisa, piatta nella risposta in frequenza e neutra;
questa è una affermazione notevole...
e sono anche facili da pilotare? voglio dire al di là delle misure...
Queste impressioni le sto ottenendo alimentandola con il Benchmark HPA4. Come ho scritto altrove, è un ampli che pone una linea di demarcazione fra le cuffie che si spingono ai massimi livelli tecnici, e quelle per le quali bastano amplificazioni inferiori e con lui non ottengono nessuno step-up. Nella U18t questo miglioramento è facilmente avvertibile, più dilatata e stratificata, digerisce la potenza a meraviglia, ho provato volumi non sostenibili e pare non scomporsi. Avendo 9 Ohm e 111 dB di sensibilità suona forte a -35 dB di attenuazione, per raffronto la Sony Z1R la mando a -25/-27.
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- Messaggio n°39
Re: 64 Audio
Strano, io ho sempre percepito i bassi delle mie iem più "viscerali" rispetto a qualsiasi over da me ascoltata, anche per quelle dai famosi bassi "esagerati" e "incontrollati/incontrollabili". Se parliamo di "ambienza" o grandezza del basso, sono caratteristiche che per forza di cose vanno a favore delle over, come anche l'estensione del palcoscenico. Ma quell'impatto (lo slam) me lo hanno sempre dato le iem.
Cmq va chiarito, perché tanto la tentazione di molti è quella, che non è una gara. Ci sono pro e contro, considerando anche la tipologia di ascolto diverso.
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- Messaggio n°40
Re: 64 Audio
Nessun problema, solo ricordavo un'altra funzione del crossover che infatti montano praticamente tutte le IEM multidriver.Barone Birra ha scritto:Sì, scusa la mia imprecisione, è un circuito proprietario che è associato a quello del crossover ma funziona indipendentemente, lo chiamano "LID Linear Impedance Design" e lo spiegano così:djansia ha scritto:Sono loro a spiegarlo così?Barone Birra ha scritto:Come terza nota interessante, hanno un crossover che le rende abbastanza insensibili all'impedenza di uscita dell'amplificatore/DAP a cui sono collegate.
Non mi intendo di elettronica ma il crossover si dovrebbe occupare di distribuzione delle frequenze ai vari driver. Si occupano anche dell'impedenza?
LID is a proprietary circuit that corrects the non-linear impedances of the drivers, restoring proper interaction with the source and preserving the desired sound signature.
Smartphones, body packs, amps, and DAPs produce audio with different output impedances. The interaction of the earphone impedance curve with the sources may result in the same IEM sounding different with different sources. LID mitigates these inconsistencies, so you can enjoy the same sound across sources.
Comunque le loro top Fourté e U18 non lo possiedono, forse perché le prime sviluppate, o forse perché non le hanno pensate da usare coi telefoni.
Per quanto riguarda il LID, non ho capito se il tuo modello è la U18T ma anche se indicano che il LID non è incluso ma, se non traduco male, la IEM è fornita con questo cavo e tra le caratteristiche indicano "features an ultra-low resistance". Il cavo dovrebbe offrirti più o meno la stessa funzione. Magari fai delle prove con gli ampli che possiedi partendo sempre con la manopola a zero ... non si sa mai. Ovviamente se cambi il cavo perdi la resistenza contenuta in esso (probabilmente è saldata all'interno del jack).
Ps: ogni volta che cambio qualcosa nella grafia (grassetto, sottolineato, ecc." o copio qualcosa e poi la incollo sputano tutto e non riesco a tornare al carattere originario ... scusate.
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- Messaggio n°41
Re: 64 Audio
djansia ha scritto:Commenta e viviamo serenamente.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere ...
Barone ha commentato dandoci anche informazioni su cui ho un paio di perplessità, ma assicuro che non lo insulterò perché anche io voglio contribuire cercando di informare e informarmi allo stesso tempo.
Guarda, delle iem ho parlato molto in passato, quindi rinvio a quanto detto. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Non posso stare sempre a ripetere le stesse cose. Tra l'altro ho il vago sospetto di non poter riuscire a cambiare certe tue opinioni, e non ho interesse a farlo. Anzi sono contento per aver contribuito, nel mio piccolo, a far scoprire ad alcuni un mondo prima completamente qui ignorato.
Perdonerai il disimpegno.
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Barone Birra- Vip Member
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- Messaggio n°42
Re: 64 Audio
Può essere, non avevo notato questa informazione, ti ringrazio per avermela segnalata.djansia ha scritto:Nessun problema, solo ricordavo un'altra funzione del crossover che infatti montano praticamente tutte le IEM multidriver.Barone Birra ha scritto:Sì, scusa la mia imprecisione, è un circuito proprietario che è associato a quello del crossover ma funziona indipendentemente, lo chiamano "LID Linear Impedance Design" e lo spiegano così:djansia ha scritto:Sono loro a spiegarlo così?Barone Birra ha scritto:Come terza nota interessante, hanno un crossover che le rende abbastanza insensibili all'impedenza di uscita dell'amplificatore/DAP a cui sono collegate.
Non mi intendo di elettronica ma il crossover si dovrebbe occupare di distribuzione delle frequenze ai vari driver. Si occupano anche dell'impedenza?
LID is a proprietary circuit that corrects the non-linear impedances of the drivers, restoring proper interaction with the source and preserving the desired sound signature.
Smartphones, body packs, amps, and DAPs produce audio with different output impedances. The interaction of the earphone impedance curve with the sources may result in the same IEM sounding different with different sources. LID mitigates these inconsistencies, so you can enjoy the same sound across sources.
Comunque le loro top Fourté e U18 non lo possiedono, forse perché le prime sviluppate, o forse perché non le hanno pensate da usare coi telefoni.
Per quanto riguarda il LID, non ho capito se il tuo modello è la U18T ma anche se indicano che il LID non è incluso ma, se non traduco male, la IEM è fornita con questo cavo e tra le caratteristiche indicano "features an ultra-low resistance". Il cavo dovrebbe offrirti più o meno la stessa funzione. Magari fai delle prove con gli ampli che possiedi partendo sempre con la manopola a zero ... non si sa mai. Ovviamente se cambi il cavo perdi la resistenza contenuta in esso (probabilmente è saldata all'interno del jack).
Ps: ogni volta che cambio qualcosa nella grafia (grassetto, sottolineato, ecc." o copio qualcosa e poi la incollo sputano tutto e non riesco a tornare al carattere originario ... scusate.
Ora sto usando un cavo Invictus che avevo già per la iSine (ha le stesse terminazioni a 2 pin) che mi pare superiore all'ascolto, è realizzato con 4 cores in rame e 4 in argento, inoltre l'avevo fatto fare lungo 1,70 per l'ascolto desktop.
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- Messaggio n°43
Re: 64 Audio
GRIFONE1973 ha scritto:Unique Melody Mest
Qualcuno le conosce?
Ne ho letto parlare molto bene e ne avrei trovata una a buon prezzo.
Sarei curioso di un paragone con le mie 64 Audio Tia Trio'
Arrivi in tempo, è appena uscita la MKII
Ma qui è meglio rimanere in tema 64 audio.
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- Messaggio n°44
Re: 64 Audio
Si ho visto, e infatti magari volevo approfittare di qualche occasione sull'usato del modello precedente.Avian ha scritto:GRIFONE1973 ha scritto:Unique Melody Mest
Qualcuno le conosce?
Ne ho letto parlare molto bene e ne avrei trovata una a buon prezzo.
Sarei curioso di un paragone con le mie 64 Audio Tia Trio'
Arrivi in tempo, è appena uscita la MKII
Ma qui è meglio rimanere in tema 64 audio.
Ho letto su head fi delle recensioni tutte stra positive.
Magari è un passo indietro e non avanti rispetto alla Trio',però sarei ccurioso di provarle.
Barone Birra- Vip Member
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- Messaggio n°45
Re: 64 Audio
Bene, faccio un po' di descrizioni più accurate, mettendo insieme anche quello che ho già scritto. Qui comincio con un'introduzione e commenti sulla costruzione.
L'utilizzo per cui ero interessato a una IEM come questa era, poco intuitivamente, principalmente quello desktop, più che portatile. Quello che avrebbe dato, rispetto a una tradizionale over ear, è una facilità di utilizzo per lunghe sessioni al PC, con assenza di ingombro e calore. Anche per i mesi estivi in cui, talvolta se non spesso, indossare una cuffia tradizionale è un supplizio.
Onestamente non pensavo di mirare così in alto, ma ho trovato questa offerta che costava 900 Euro meno del prezzo pieno (non fatevi fregare qualora dovessi metterla nel mercatino! ) su Thomann. Credo sia per una concomitanza di fattori: 64 Audio sta cambiando logo e forse stanno liquidando il magazzino con la vecchia grafica, inoltre era marchiata b-stock forse perché l'involucro esterno in cartone sembra aver visto giorni migliori.
Poco male, perché l'interno della confezione è invece assolutamente nuovo e perfetto.
La confezione è abbastanza spartana, quasi deludente oserei dire: la custodia portatile in plastica è brutta, ma soprattutto di uno scomodo incommensurabile, invece di essere vuota presenta un picchetto su cui raggomitolare ogni volta il cavo. Sono stato 10 minuti a provare una volta, poi l'ho messa via inorridito. Meglio provvedere a soluzioni alternative. C'è anche uno sticker plastificato, forse messo apposta per personalizzare astucci aftermarket
La selezione dei tips è scarsa soprattutto nelle misure, però sembrano di buona qualità. Il cavo dovrebbe essere discreto, ma prono al groviglio. Tanto è comunque troppo corto per il mio uso prefissato.
Fortunatamente la confezione si risolleva con l'inclusione di una seconda coppia di moduli APEX, gli m20, dai bassi più pronunciati rispetto agli m15 installati di serie (costano 100 Dollari se presi a parte). Sono cilindretti facilmente sostituibili in pochi secondi, che variano l'apertura verso l'esterno della cassa acustica. In pratica sono delle semi-aperte variabili.
Vi chiederete come fare a distinguere i diversi moduli: convenientemente sono di diverso colore, argentei gli m20 e grigio piombo gli m15.
Le nuove confezioni (quelle con logo aggiornato) sono state modificate e arricchite: ora al posto della scandalosa scatola in plastica comprendono un case cilindrico in similpelle, molto più ergonomico, e una terza coppia di moduli APEX, gli mX (che sarebbero m10). Questi hanno i bassi più scarichi fra i tre, ma sinceramente saranno progettati per altri modelli, sulle U18t non li userei mai. Magari saranno ottimizzati per la Classica.
La cuffia stessa è invece di un altro livello rispetto alla confezione: bellissima. In alluminio rosso tornito dal pieno, è leggera ma al tempo stesso dà un'impressione di concretezza e solidità. Sul retro è inciso il numero seriale e il nome, U18t. Notate che sulla scatola sono chiamate U18 Tzar: in pratica hanno due nomi diversi ma sono la stessa cosa.
Sulla facciata anteriore c'è applicata una lamina patinata in rame con chiazze di colore casuali, che vanno dall'arancio al bruno: ogni esemplare è quindi unico e leggermente diverso dagli altri. Sull'unità di destra è impresso il logo "64", su quella di sinistra quello "tia" in onore della loro tecnologia proprietaria dei driver degli acuti.
I connettori 2 pin sono a livello e non marchiati, sulle iSine al contrario hanno un recesso e una tacca che impone il verso di inserimento. Il loro cavo stock fa riconoscere a occhio il verso di collegamento, col cavo aftermarket per sicurezza ho usato un tester per verificare le fasi. Per farla breve: le tacche presenti sui connettori del cavo vanno orientate verso il lato esterno.
La U18 è grossa come un tappo di birra ma al suo interno ha ben 18 driver, tutte balanced armature, così suddivise: 8 per i bassi, 8 per le medie frequenze, 1 per i medi alti e 1 per gli acuti. Quest'ultimo, come detto, è un modulo TIA, ovvero "scoperchiato" con la membrana che diffonde le onde sonore direttamente in ambiente, invece che essere racchiusa in un piccolo contenitore con condotto di uscita. E' montato direttamente nell'ugello che dà sul condotto uditivo.
(continua)
L'utilizzo per cui ero interessato a una IEM come questa era, poco intuitivamente, principalmente quello desktop, più che portatile. Quello che avrebbe dato, rispetto a una tradizionale over ear, è una facilità di utilizzo per lunghe sessioni al PC, con assenza di ingombro e calore. Anche per i mesi estivi in cui, talvolta se non spesso, indossare una cuffia tradizionale è un supplizio.
Onestamente non pensavo di mirare così in alto, ma ho trovato questa offerta che costava 900 Euro meno del prezzo pieno (non fatevi fregare qualora dovessi metterla nel mercatino! ) su Thomann. Credo sia per una concomitanza di fattori: 64 Audio sta cambiando logo e forse stanno liquidando il magazzino con la vecchia grafica, inoltre era marchiata b-stock forse perché l'involucro esterno in cartone sembra aver visto giorni migliori.
Poco male, perché l'interno della confezione è invece assolutamente nuovo e perfetto.
La confezione è abbastanza spartana, quasi deludente oserei dire: la custodia portatile in plastica è brutta, ma soprattutto di uno scomodo incommensurabile, invece di essere vuota presenta un picchetto su cui raggomitolare ogni volta il cavo. Sono stato 10 minuti a provare una volta, poi l'ho messa via inorridito. Meglio provvedere a soluzioni alternative. C'è anche uno sticker plastificato, forse messo apposta per personalizzare astucci aftermarket
La selezione dei tips è scarsa soprattutto nelle misure, però sembrano di buona qualità. Il cavo dovrebbe essere discreto, ma prono al groviglio. Tanto è comunque troppo corto per il mio uso prefissato.
Fortunatamente la confezione si risolleva con l'inclusione di una seconda coppia di moduli APEX, gli m20, dai bassi più pronunciati rispetto agli m15 installati di serie (costano 100 Dollari se presi a parte). Sono cilindretti facilmente sostituibili in pochi secondi, che variano l'apertura verso l'esterno della cassa acustica. In pratica sono delle semi-aperte variabili.
Vi chiederete come fare a distinguere i diversi moduli: convenientemente sono di diverso colore, argentei gli m20 e grigio piombo gli m15.
Le nuove confezioni (quelle con logo aggiornato) sono state modificate e arricchite: ora al posto della scandalosa scatola in plastica comprendono un case cilindrico in similpelle, molto più ergonomico, e una terza coppia di moduli APEX, gli mX (che sarebbero m10). Questi hanno i bassi più scarichi fra i tre, ma sinceramente saranno progettati per altri modelli, sulle U18t non li userei mai. Magari saranno ottimizzati per la Classica.
La cuffia stessa è invece di un altro livello rispetto alla confezione: bellissima. In alluminio rosso tornito dal pieno, è leggera ma al tempo stesso dà un'impressione di concretezza e solidità. Sul retro è inciso il numero seriale e il nome, U18t. Notate che sulla scatola sono chiamate U18 Tzar: in pratica hanno due nomi diversi ma sono la stessa cosa.
Sulla facciata anteriore c'è applicata una lamina patinata in rame con chiazze di colore casuali, che vanno dall'arancio al bruno: ogni esemplare è quindi unico e leggermente diverso dagli altri. Sull'unità di destra è impresso il logo "64", su quella di sinistra quello "tia" in onore della loro tecnologia proprietaria dei driver degli acuti.
I connettori 2 pin sono a livello e non marchiati, sulle iSine al contrario hanno un recesso e una tacca che impone il verso di inserimento. Il loro cavo stock fa riconoscere a occhio il verso di collegamento, col cavo aftermarket per sicurezza ho usato un tester per verificare le fasi. Per farla breve: le tacche presenti sui connettori del cavo vanno orientate verso il lato esterno.
La U18 è grossa come un tappo di birra ma al suo interno ha ben 18 driver, tutte balanced armature, così suddivise: 8 per i bassi, 8 per le medie frequenze, 1 per i medi alti e 1 per gli acuti. Quest'ultimo, come detto, è un modulo TIA, ovvero "scoperchiato" con la membrana che diffonde le onde sonore direttamente in ambiente, invece che essere racchiusa in un piccolo contenitore con condotto di uscita. E' montato direttamente nell'ugello che dà sul condotto uditivo.
(continua)
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calcatreppola- Senior Member
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- Messaggio n°46
Re: 64 Audio
sono passati 23 minuti dal "continua"... non puoi farci soffrire così!
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°47
Re: 64 Audio
cos'è il piacere se non l'attesa del piacere stesso...calcatreppola ha scritto:sono passati 23 minuti dal "continua"... non puoi farci soffrire così!
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Barone Birra- Vip Member
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- Messaggio n°48
Re: 64 Audio
Adesso sono attratto dagli spaghetti, più che dalle cuffie
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djansia- JuniorMember
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- Messaggio n°49
Re: 64 Audio
Vedi, prima del tuo intervento sul "quieto vivere" l'unica osservazione che avevo fatto era sul prezzo decisamente eccessivo di questa iem.Avian ha scritto:djansia ha scritto:Commenta e viviamo serenamente.Avian ha scritto:Al di là delle esternazioni di djansia, che non commento per il quieto vivere ...
Barone ha commentato dandoci anche informazioni su cui ho un paio di perplessità, ma assicuro che non lo insulterò perché anche io voglio contribuire cercando di informare e informarmi allo stesso tempo.
Guarda, delle iem ho parlato molto in passato, quindi rinvio a quanto detto. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Non posso stare sempre a ripetere le stesse cose. Tra l'altro ho il vago sospetto di non poter riuscire a cambiare certe tue opinioni, e non ho interesse a farlo. Anzi sono contento per aver contribuito, nel mio piccolo, a far scoprire ad alcuni un mondo prima completamente qui ignorato.
Perdonerai il disimpegno.
La questione prezzo non riguarda certo solo ii marchio in oggetto ma è comune ad altri marchi, spesso "debuttanti" e senza una storia aziendale di peso. Noto soprattutto che propagandano, se non fuffa, stucchevole "ridondanza" come tecnologia innovativa e di chissà quale livello.
Ripeto, il mio è un discorso generale e non mi riferisco soprattutto a come gli altri spendono i propri soldi.
Se qualcuno fa osservazioni sul costo decisamente alto di certi oggetti, non possiamo rispondere che spendiamo quanto ci pare o che suonano da paura. Chi lo chiede vuole sapere altro, si immagina tecnologia che non conosce e magari essere anche guidato nel mondo iem.
Come rispondereste alla domanda "Ma 36 driver in una cuffia hanno un senso, quale?" evitando lo zero a zero?
Barone nel frattempo ci sta dando alcune informazioni e oltre ai pregi sta indicando mancanze e forse difetti gravi per tutte le iem di livello, mica solo la sua.
Antonio Turi- Ragnaccio
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Età : 57
Località : Foggia
- Messaggio n°50
Re: 64 Audio
Mah, a me sembra piuttosto che abbia elencato con molta precisione delle caratteristiche di questi oggetti, peraltro prendendo come paragone cuffie di livello assoluto. Vederci dei possibili difetti gravi mi pare leggermente speculativo...ma è un punto di vista
_________________
- Spoiler:
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Oppure,
SACD Player Pioneer PD 70 AE + Server/Streamer Cocktail Audio X45 Pro + Dap FiiO M15 -> Amplificatori Luxman L-590AXII + Icon Audio HP8 MKII/1 x Mullard M 8137 - 2 x RCA 5692 + Romi BX2 Plus -> Cuffie HifiMan Susvara + Fostex th900 MKII + Sennheiser HD 800 In ear Campfire Solaris 2020 + Empire Odin Distributore di rete OEHLBACH XXL Powerstation 909
Barone Birra- Vip Member
- Numero di messaggi : 1878
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- Messaggio n°51
Re: 64 Audio
(parte 2)
Come suona? Alcune cose le ho già scritte, e sono tutte valide.
Pongo nuovamente in evidenza che la cosa più importante è utilizzare i tip giusti, per noi profani sarebbero i "gommini" che sigillano il condotto acustico della cuffia con l'orecchio. La U18t ha l'esigenza di una chiusura assoluta della camera che si viene a creare col timpano, altrimenti la risposta in frequenza dei bassi sballa parecchio. C'è da dire che non è poi così difficile trovare la misura giusta e anche comoda, ma è per evidenziare quanto sia un fatto critico e decisivo nelle successive valutazioni d'ascolto.
Di per sé, la U18t è piccola e comoda, non c'è alcun problema di calzata o di peso percepito, non ho neppure delle orecchie grandi.
Ho già scritto come sia in realtà una semi-aperta, infatti non si percepisce occlusione o pressione sul timpano, la sensazione è ariosa e di naturalezza di ascolto.
La U18t, nella line-up di 64 Audio, mi pare di poter dire senza tema di smentita sia la più "monitor" e votata alla rigorosa neutralità di risposta in frequenza percepita. Sto parlando con i moduli m15, quelli montati di serie, che sono poi gli stessi incorporati nei modelli che non li hanno intercambiabili, come la Triò e la Fourté.
La curva è dunque piatta, "flat", all'ascolto non si avvertono particolari avvallamenti o picchi tali da poterla descrivere in altra maniera. In basso scende bene in sub-basso, con lo sweep di toni test già i 30 Hz sono avvertibili a un discreto livello ma, complice anche la natura dei driver in balanced armature, è la sezione meno entusiasmante di questo auricolare.
Attenzione, non mi definisco certo un basshead, però adoro quelle cuffie che fanno dell'impatto in basso e della relativa stratificazione una loro bandiera, come la Sony Z1R o la Final D8000.
Se invece parliamo di mantenere un livello controllato e naturale, specie adatto a musica come acustica o classica, la U18t non è differente dalla maggioranza dei modelli equilibrati sul mercato. Però non si può certo definire "warm".
Arrivando ai medi, però, si cambia.... musica. Qui la cuffia inizia davvero a raggiungere livelli molto alti, il suono è bellissimo. Come accennato non ha tonalità calde tale da avere dei medi "spessi" e densi, però non sono neppure esili, e soprattutto sono corretti e ripagano di un bel suono tutti gli strumenti in questo range. Soprattutto in medio-alto, dove forse inizia a fare il suo lavoro il driver TIA, troviamo il punto più spettacolare della U18t. Io pongo sempre molta attenzione alle voci femminili nei registri alti, perché averle in evidenza e "sostanziose", senza che siano sibilanti è un compito improbo. La U18t è forse la miglior cuffia che abbia sentito, assieme alla Sony Z1R, in questo particolare range.
Gli acuti sono estesi e ariosi, limpidi ma non affaticanti.
Il palcoscenico è ampio, soprattutto in larghezza e nell'aria che si percepisce fra gli strumenti. Tuttavia ritengo che le over-ear, che fanno gioco anche sulla percezione data dall'orecchio esterno, riescano a costruire un palcoscenico più tridimensionale in profondità e altezza.
Sto parlando di cuffie top in questo settore, eh, perché il soundstage della U18t sarebbe già devastante rispetto a prodotti nella media.
L'imaging, ovvero la percezione direzionale degli strumenti è anch'essa di livello adeguato alla cuffia, ma non diversa o superiore ad altre flagship over-ear.
La risoluzione invece è pazzesca senza mezzi termini, in gamma medio-alta è forse la cuffia con maggiore definizione e microdettaglio che abbia ascoltato. In bassa frequenza no, come ho accennato le prestazioni in questo spettro di frequenza sono ottime, eccellenti forse, ma non raggiungono quei livelli assoluti.
Devo comunque sottolineare che, forse se non probabilmente, ancora non ho trovato i tip più prestazionali in rapporto alla conformazione del mio orecchio e, appunto, la parte più minata dal cattivo abbinamento è quella in bassa frequenza.
Passando ai moduli m20, la situazione si modifica in modo sottile ma percepibile. Soprattutto i bassi, sotto i 100 Hz, hanno un bel bump che dà una fisicità diversa alla musica, la cuffia non diventa particolarmente più "calda" nei toni, ma certamente acquisisce un corpo maggiore. C'è un trade-off tuttavia, le prestazioni energetiche sono più esaltanti, ma si coprono leggermente le prestazioni "analitiche" in gamma media. Questa variazione non è sufficiente per "sporcare" la cuffia, è talmente esagerata la definizione in medio/alto che rimane sempre eccelsa nel controllo, ma sicuramente è meno iper-tecnica e rigorosa che con l'm15.
A me personalmente, come forse avrete intuito, sta piacendo più con l'm20.
Ovviamente non ho provato il modulo mX (m10), quello più "leggero" in basso, ma francamente penso sia un oggetto totalmente inutile per i miei gusti.
(continua)
Come suona? Alcune cose le ho già scritte, e sono tutte valide.
Pongo nuovamente in evidenza che la cosa più importante è utilizzare i tip giusti, per noi profani sarebbero i "gommini" che sigillano il condotto acustico della cuffia con l'orecchio. La U18t ha l'esigenza di una chiusura assoluta della camera che si viene a creare col timpano, altrimenti la risposta in frequenza dei bassi sballa parecchio. C'è da dire che non è poi così difficile trovare la misura giusta e anche comoda, ma è per evidenziare quanto sia un fatto critico e decisivo nelle successive valutazioni d'ascolto.
Di per sé, la U18t è piccola e comoda, non c'è alcun problema di calzata o di peso percepito, non ho neppure delle orecchie grandi.
Ho già scritto come sia in realtà una semi-aperta, infatti non si percepisce occlusione o pressione sul timpano, la sensazione è ariosa e di naturalezza di ascolto.
La U18t, nella line-up di 64 Audio, mi pare di poter dire senza tema di smentita sia la più "monitor" e votata alla rigorosa neutralità di risposta in frequenza percepita. Sto parlando con i moduli m15, quelli montati di serie, che sono poi gli stessi incorporati nei modelli che non li hanno intercambiabili, come la Triò e la Fourté.
La curva è dunque piatta, "flat", all'ascolto non si avvertono particolari avvallamenti o picchi tali da poterla descrivere in altra maniera. In basso scende bene in sub-basso, con lo sweep di toni test già i 30 Hz sono avvertibili a un discreto livello ma, complice anche la natura dei driver in balanced armature, è la sezione meno entusiasmante di questo auricolare.
Attenzione, non mi definisco certo un basshead, però adoro quelle cuffie che fanno dell'impatto in basso e della relativa stratificazione una loro bandiera, come la Sony Z1R o la Final D8000.
Se invece parliamo di mantenere un livello controllato e naturale, specie adatto a musica come acustica o classica, la U18t non è differente dalla maggioranza dei modelli equilibrati sul mercato. Però non si può certo definire "warm".
Arrivando ai medi, però, si cambia.... musica. Qui la cuffia inizia davvero a raggiungere livelli molto alti, il suono è bellissimo. Come accennato non ha tonalità calde tale da avere dei medi "spessi" e densi, però non sono neppure esili, e soprattutto sono corretti e ripagano di un bel suono tutti gli strumenti in questo range. Soprattutto in medio-alto, dove forse inizia a fare il suo lavoro il driver TIA, troviamo il punto più spettacolare della U18t. Io pongo sempre molta attenzione alle voci femminili nei registri alti, perché averle in evidenza e "sostanziose", senza che siano sibilanti è un compito improbo. La U18t è forse la miglior cuffia che abbia sentito, assieme alla Sony Z1R, in questo particolare range.
Gli acuti sono estesi e ariosi, limpidi ma non affaticanti.
Il palcoscenico è ampio, soprattutto in larghezza e nell'aria che si percepisce fra gli strumenti. Tuttavia ritengo che le over-ear, che fanno gioco anche sulla percezione data dall'orecchio esterno, riescano a costruire un palcoscenico più tridimensionale in profondità e altezza.
Sto parlando di cuffie top in questo settore, eh, perché il soundstage della U18t sarebbe già devastante rispetto a prodotti nella media.
L'imaging, ovvero la percezione direzionale degli strumenti è anch'essa di livello adeguato alla cuffia, ma non diversa o superiore ad altre flagship over-ear.
La risoluzione invece è pazzesca senza mezzi termini, in gamma medio-alta è forse la cuffia con maggiore definizione e microdettaglio che abbia ascoltato. In bassa frequenza no, come ho accennato le prestazioni in questo spettro di frequenza sono ottime, eccellenti forse, ma non raggiungono quei livelli assoluti.
Devo comunque sottolineare che, forse se non probabilmente, ancora non ho trovato i tip più prestazionali in rapporto alla conformazione del mio orecchio e, appunto, la parte più minata dal cattivo abbinamento è quella in bassa frequenza.
Passando ai moduli m20, la situazione si modifica in modo sottile ma percepibile. Soprattutto i bassi, sotto i 100 Hz, hanno un bel bump che dà una fisicità diversa alla musica, la cuffia non diventa particolarmente più "calda" nei toni, ma certamente acquisisce un corpo maggiore. C'è un trade-off tuttavia, le prestazioni energetiche sono più esaltanti, ma si coprono leggermente le prestazioni "analitiche" in gamma media. Questa variazione non è sufficiente per "sporcare" la cuffia, è talmente esagerata la definizione in medio/alto che rimane sempre eccelsa nel controllo, ma sicuramente è meno iper-tecnica e rigorosa che con l'm15.
A me personalmente, come forse avrete intuito, sta piacendo più con l'm20.
Ovviamente non ho provato il modulo mX (m10), quello più "leggero" in basso, ma francamente penso sia un oggetto totalmente inutile per i miei gusti.
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