L'input l'ho avuto dalla mia amata compagna, che per ragioni di lavoro ha preparato il "piano di sicurezza" dell'evento, e quindi mi ha informato della possibilità di accaparrarsi due poltrone per l'esclusivo evento(in modo del tutto lecito).
Stiamo parlando di un concerto tenutosi alle ore 21 presso il "Salone d'Ercole" del Palazzo Reale di Napoli.
150 posti a sedere, con prenotazione obbligatoria, musiche di G.B.Pergolesi, di E.BArbella e di D.Gallo.
In particolare di Pergolesi abbiamo ascoltato brani riarragianti in chiave moderna tratti dal "Flaminio", e dal "Salustia".
Gli esecutori, "Orchestra degli Allievi del Conservatorio di NApoli" con alcuni solisti d'eccezione:
-mandolino- Edoardo Robbio
-SOprano- Maddalena PAppalardo
-Soprano- Leslie Visco
-contralto- Candida Guida
-alto- Enico Vicinanza
direttore Andrea Tarantino
Dopo tanti ascolti in cuffia, e tanto parlare su cio' che è meglio, sulla musicalità, sull'articolazione il soundstage e l'impatto,il timbro e blablabla....ritrovarsi catapultato in un evento del genere, penso sia la cosa che ogni "sperimentatore" e appassionato di musica vorrebbe, ma dovrebbe, provare.
Un orchestra completa, contrabasso, violoncelli, ben tra, cosi come i violini e le viole, due i filicorni(penso) e il clavicembalo, e poi le voci, maschili e femminili.
Insomma, tutto quello che serve per capire quale sia la realtà dei fatti, ossia, gli strumenti, come suonano?
LE dimensioni della sala sono enormi, almeno venti metri di altezza, e 25x30 metri di lato.
Gli strumenti chiaramente erano al naturale, senza alcuna amplificazione, cosi come le voci, la mia distanza(4a fila) era di circa 7 metri.
Sono molto stanco, e trattero' piu' approfonditamente l'argomento domani, magari inserisco anche alcune foto, ma una piccola anticipazione la faccio...ebbene, il suono che ho percepito è scuro,ambrato, una sensazione di un qualcosa di ovattato, nessuna grana finissima e nessun impatto da far drizzare i peli.
Questa strana sensazione, cioe' questa mancanza di dettaglio, è stata percepita in modo strano,quasi un anomalia in un primo momento, ma dopo qualche minuto, la sensazione è cambiata,il fatto di non dover concentrarsi su ogni singolo strumento, mi ha dato invece una maggiore percezione della massa orchestrale nel suo insieme, la sensazione è che io ero dentro la musica e non piu' spettatore, la magia dell'orchestra.
A domani
SAl.