Da aquarius64 Ven Mag 14, 2010 7:46 am
Secondo il mio parere, più che la scelta di una cuffia specialistica, sarebbe duopo parlare di costruttori.
Mi spiego meglio: come nel comparto audio-professionale esistono diversi costruttori ( George Massemburg, Rupert Neve, etc.) che sposano il loro concetto di suono ad una tecnologia, così sto intuendo nel mio pellegrinare per la scelta del mio set-up, che anche qui in questo campo i costruttori, oltre ad usare una tecnologia proprietaria, applicano un concetto ed una interpretazione personale di come "secondo loro" una cuffia dovrebbe suonare.
Ecco perchè all'interno di una discussione sul singolo prodotto, bisognerebbe introdurre quelle che sono le caratteristiche "soniche" del costruttore e del progetto utilizzato.
Per il momento a mio parere Grado e Stax rappresentano 2 mondi diversi in cui però mi ritrovo.
Stax "incredibile realismo" a prescindere dal genere, ecco perchè sulla musica "elettrificata" oltre alla pecca dinamica ha anche una mancanza sonica ( in quanto essendo molto neutre rispettano il contenuto armonico della registrazione, ed un violino ripreso correttamente ha un contenuto armonico nettamente superiore ad una chitarra distorta) perciò la Stax mette molto in evidenza queste differenze.
Grado: anche qui abbiamo una grandissima identità, non ha mezzi termini. L'idea di Grado è quella più vicina alla sensazione che si ha quando si mixxa un brano in studio con un mixer a 100 canali.
Voglio sentire tutto, con un grande impatto anche se a volte un po troppo spietato, ma emozionante. In questo credo che Grado sia eccellente.
All'nterno di questa considerazione arriva l'analisi dei prodotti in produzione, e il badget che abbiamo a disposizione per scegliere il modello a noi più congeniale.
Essendo novizio in questo campo mi piacerebbe conoscere altri costruttori, altre filosofie di suono, altre interpretazioni di un'arte "la musica" di una complessità talmente vasta che mi affascina ogni giorno come la prima volta.
Giuseppe