Da mariovalvola Sab Mag 07 2016, 10:36
Di notte, come spesso capita, mi è venuto in mente che avevo da qualche parte una coppia di mitici Tango Hirata NC-19N.
Nel catalogo della vecchia Tango, erano i più impegnativi ferri interstadio. Sono dei piccoli, spocchiossisimi, molto critici trasformatori in Fe-Ni (78% permalloy) che ti fanno veramente soffrire quando li utilizzi. Ne intuisci sempre le potenzialità ma rimani sempre un poco perplesso dalle sue criticità. Possono essere musicalissimi ma anche dei trapani auricolari. Ci vuole nulla. Li acquistai nel 1996. Ho impiegato anni per capirli e assecondarli.
In Giappone, erano e sono oggetti di culto. la rivista per maniaci MJ li proponeva insieme al custom d'uscita sempre in permalloy #10429 in un celestiale amplificatore con la 4300B STC ( il distaccamento inglese della Western Electric ). Questo per far comprendere il livello dell'oggetto.
Dopo un laborioso scavo archeologico tra UTC d'annata, Tamura e Tango Hirata, ho tovato le due scatole di cartone agognate.
Rispetto ai pur buoni Hashimoto, il salto è stato notevolissimo. Più apertura, più dettaglio, più headstage. Una vera meraviglia.
Il prossimo step sarà quello di sostituire le 71A americane con due europee piuttosto simili ma molto più nobili e raffinate: le RE304 Telefunken, barium tubes a placca orizzontale
Foto presa da rete