55dsl ha scritto:Io possiedo il conductor ormai da 2 anni e continuo ad affermare ogni volta che l'ascolto con le mie HE 560 che è un amplificatore con una musicalità eccezionale totalmente a COMPONENTI DISCRETI !!!! completamente analogico anche nella conversione dac, di ottimo livello ,con un dac analitico addolcito dalla sua progettazione in uscita,a questa cifra mi dispiace non ci sono paragoni da fare con altri all in one e anche tanti altri ampli e dac che sono fatti per il 50% di integrati e snc,basta aprire gli ampli e guardare come è fatta la circuitazione e poi vediamo che altri devono sempre scendere a compromessi con integrati per le loro circuitazioni...quindi non stiamo a parlare di musicalità, analogico ,valvole ,registrazioni e menate se poi abbiamo amplificatori che usano integrati all'interno,pure il gain è un partitore resistivo a discreti.
C'è di meglio? si sicuramente, basta spendere molto di più ,ma quando ascolto dei file registrati bene resto a bocca aperta per la musicalità quasi valvolare di grande potenza e dinamica che ha questo amplificatore dopo un oretta che è bello caldo.
Potessi venderei il mio conductor per prendermi questo nuovo che ha il doppio di potenza e la possibilità di riprodurre 32 bit e DSD
perche' un amplificatore operazionale a discreti e' meglio di un amplificatore operazionale su IC??
bada bene, non voglio confrontare un amplificatore tradizionale con un amplificatore operazionale, sono 100% d'accordo che un ampli tradizionale (discreti o IC) e' meglio usato come amplificatore rispetto ad un operazionale (discreti o IC) usato come amplificatore (l'operazionale si chiama operazionale e non amplificatore per un motivo). non fosse altro che l'operazionale "geneticamente" usa quantita' di controreazione molto alte. ci sono casi in cui un operazionale ben scelto e ben inserito in un circuito ben disegnato puo' essere la migliore soluzione, ma da purista preferisco sempre un amplificatore disegnato ad hoc per risolvere quello specifico problema senza "trucchi".
a rigore, un semplice darlington si puo' pensare come IC visto che sono due (o piu', se ci sono i diodi di compensazione termica) elementi sullo stesso die. non vorrei essere portato a pensare che tutti gli ampli che usano i classici sanken sono ciofeche...... poi ci sono anche IC di estrema qualita' (e costo) con dentro uno o piu' differenziali, che sono l'optimum per avere un sistema accoppiato termicamente e quindi le massime prestazioni.
per quanto riguarda gli SMC (credo tu intenda surface mounted component), beh, e' la tecnica migliore di assemblaggio industriale (a parte quando si devono dissipare potenze consistenti) che garantisce la massima qualita' e la minima varianza nell'assemblaggio, nonche' un controllo estremo del disegno delle componenti parassite ed EMI, perche' pensi sia indicatore di una scarsa qualita'??
i bacarozzetti e i componenti smc si vedono in molti amplificatori anche di estremo costo, ad esempio lo Spectral DMC 30SL G2 dal listino di 15000 euri all'epoca.
per finire, cosa significa esattamente "completamente analogico anche nella conversione dac" ?? non mi e' proprio chiaro il concetto, tutti i dac sono analogici, nel senso che e' un circuito che crea un segnale analogico a partire da un certo stream (PCM o piu' comunemente oggi PDM)
senza polemica, solo mi piace capire il senso di alcune convinzioni comunemente e acriticamente accettate.