mariovalvola ha scritto:Se leggi bene quello che ho scritto, le tue perplessità sono anche le mie.
Premetto che non voglio essere dispregiativo verso nessun vino industriale. il mio discorso è diverso.
Se uno, però ha più che comprensibili problemi di budget, non sostiene che il Tavernello è un ottimo approccio al bere di qualità. Coerentemente dovrebbe dire: o il Tavernello o nulla. allora, che sia benvenuto anche il cinesino.
Il problema nel nostro vivere, acquistare, godere, è l'appiattimento verso il basso di tutti i piaceri che la vita sa ancora offrirci. Purtroppo, per andare oltre certe evidenze di facciata, oltre ai soldi occorre amore, cultura, capacità di comprendere. Tutti hanno fretta di provare emozioni forti da consumare alla svelta. tutto deve essere veloce, pronto subito e senza strascichi. Un approccio molto infantile e immaturo per ricercare il soddisfacimento delle nostre anche legittime necessità. Purtroppo, la nostra vera natura, il nostro essere ci impone ben altri tempi e ben altri modi.
Sono i modelli inculcati fin da giovanissimi che ci impongono questo approccio all'acquisto.
I soldi, sono un problema fino a un certo punto. La passione e i il tempo, possono superare certi limiti. Ex ante, però devi sapere cosa vuoi. Se ci si ferma alla prima osteria e ci si piange addosso, si vola bassi comunque e, in in pochi anni, si spende, comunque, non poco.
Sono d'accordo con te.
Non voglio dire che sia corretto appiattirsi verso il basso. Ci mancherebbe. Lungi da me pensare cio'. A me hanno sempre insegnato che per crescere (in qualsiasi campo), bisogna sempre tendere verso chi e' migliore, mai accontentarsi (ed io non l'ho mai fatto nella mia vita). Ma io voglio capire quando effettivamente miglioro e quando no. E a che prezzo. Se spendendo il doppio miglioro del doppio mi sta bene, se spendendo il doppio miglioro dell' 2% non mi va bene. C'e' anche il principio di Pareto che sostiene (in generale) che con il 20% si ottiene l'80%. mentre per il rimanente 20% di incremento (in qualsiasi campo), devo spendere l'80% (in realta' era applicato all'economia, ma vale in qualsiasi campo).
Dipende pero' dalla propria scala di valori (come in ogni cosa).
In fotografia (sono nikonista da sempre) ho sempre desiderato la D4 (ma anche la D3, la D2, la D1 e prime le varie F a pellicola), mi sono accontentato di una D800 (ottima fotocamera full frame), nelle ultime vacanze mi sono portato una economicissima D3500 (entry level fatta in Tailandia o in Cina non ricordo formato DX), per motivi di peso e per quell'utilizzo e' stata piu' che sufficiente.
Dove sta la verita'?
" La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra." (Citando Alessandro Manzoni).
Dipende dalle passioni, da quanto uno voglia investire nei propri sogni. In fondo siamo sempre bambini e sognatori, anche invecchiando. L'importante e' essere gratificati dai propri giochi.
Per la cronaca, purtroppo non sono piu' giovane... ma ho ahime' superato la cinquantina da alcuni anni, e ricordo le diatribe di 35 anni fa sull'hifi inglese, italiano, americano e giapponese.
Ai tempi i diffusori giapponesi erano pessimi a prescindere e pure gli amplificatori giapponesi erano pessimi a prescindere.
Oggi, sorrido, dopo 35 anni, quando vedo che i vari Rotel, Marantz eccetera, sono fatti in Tailandia o in Cina e trovare un amplificatore giapponese ormai e' una chimera, almeno in tempi brevi.
Oggi il problema si e' spostato sulla Cina. Stesse identiche considerazioni che leggevo sulle riviste 35 anni fa. (Alimentazione, Condensatori, Qualita' dei trasformatori, ecc.. ecc..). E mi viene da sorridere.
Purtroppo c'e' gente che ha solo certezze, io ho solo dubbi, infiniti dubbi e nessuna certezza. E continuo a pormi le stesse domande all'infinito non contento delle risposte perche' voglio capire. Voglio capire quanto sia scadente il tavernello e perche' e quanto sia ottimo il vino di qualita' e perche'. E non mi va bene bere il vino 'usato', 'avanzato' perche' e' meglio (in quanto venti o trenta anni fa era il top). Se uno lo vende perche' e' migliorato essendo invecchiato lo fa (giustamente) pagare, se uno lo svende e' perche' e' diventato aceto. Visto che nessuno regala nulla.
Quando fai una obiezione a chi ha certezze non risponde mai alle tue domande ma sposta il problema con controesempi che nulla hanno a che vedere con le domande.
Io vorrei qualcuno che mi dica, quel modello di cinese fa schifo non perche' e' cinese o costa poco ma perche' quel modello di cinese l'ho ascoltato (e faceva schifo), l'ho smontato (e faceva schifo).
Se uno mi dimostra che ci ha messo mani gli credo, se mi risponde che solo perche' e' cinese ed i trasformatori cinesi fanno schifo in generale, non posso credergli.
Per la cronaca sono ingegnere e credo solo alle dimostrazioni tecniche, o ai pareri motivati, non a teorie generiche. E non mi fermo alla prima osteria a piangermi addosso, ma, dato un budget, mi chiedo, cosa voglio? quanto voglio spendere? Dove lo voglio spendere? Perche' e' meglio che lo spenda in un certo modo e non in altro modo?