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AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI
Il Gazebo Audiofilo

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    AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI

    Mardi Gras
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    Messaggio Da Mardi Gras Lun Ago 31 2015, 16:23

    Carissimi,
    dopo aver letto qualche articolo, le solite riviste specializzate, e varie disquisizioni sui forum, mi avrebbe solleticato l'idea di provare a scovare un ampli integrato valvolare.
    Sempre cercando in giro ho visto che costano assai, almeno sulla piazza locale, e ci sono alcune questioni, diciamo tecniche, che mi rimangono oscure: tipo quali caratteristiche occorre vedere rispetto ai diffusori posseduti (ohm & dintorni) e dato che ho un piatto già preamplificato quali attenzioni sono da prendere.
    I prezzi mi sembrano, ripeto, abbastanza proibitivi.....non c'è, per caso, qualche esemplare alla portata di noi proletari? AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI 285880
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    Messaggio Da Nimalone65 Lun Ago 31 2015, 17:22

    Se ci dessi un budget di spesa e ci dicessi con quali diffusori dovresti usarlo ,,,,,le cose si semplificano un po ! AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI 625723


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    Messaggio Da carloc Lun Ago 31 2015, 17:34

    Potresti anche considerare di rivolgerti ad un serio artigiano che lo realizzi secondo le tue specifiche in relazione ad ambiente e diffusori da pilotare.

    Carlo


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    Messaggio Da Massimo Lun Ago 31 2015, 18:18

    Poichè ci sono anche problemi di costo, credo che farselo costruire su specifiche costi più di un ampli a valvole commerciale.


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    Messaggio Da carloc Lun Ago 31 2015, 19:07

    Massimo ha scritto:Poichè ci sono anche problemi di costo, credo che farselo costruire su specifiche costi più di un ampli a valvole commerciale.

    Penso costi di meno di un commerciale di alto livello.
    Se prendi un cinese allora risparmi. Se cerchi la qualità c'è poco da risparmiare.

    Carlo


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    Messaggio Da Massimo Lun Ago 31 2015, 19:14

    Mardi Gras ha scritto:Carissimi,
    dopo aver letto qualche articolo, le solite riviste specializzate, e varie disquisizioni sui forum, mi avrebbe solleticato l'idea di provare a scovare un ampli integrato valvolare.
    Sempre cercando in giro ho visto che costano assai, almeno sulla piazza locale, e ci sono alcune questioni, diciamo tecniche, che mi rimangono oscure: tipo quali caratteristiche occorre vedere rispetto ai diffusori posseduti (ohm & dintorni) e dato che ho un piatto già preamplificato quali attenzioni sono da prendere.
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    Certo poi bisogna vedere che intende per prezzi proibitivi.


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    Messaggio Da carloc Lun Ago 31 2015, 19:16

    Facciamo prima......

    Quant'è il budget? Le casse quali sono?


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    Messaggio Da Massimo Lun Ago 31 2015, 19:17

    Perfettamente d'accordo con Carlo. Laughing Laughing


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    Messaggio Da apeschi Mer Set 02 2015, 21:58

    carloc ha scritto:

    Penso costi di meno di un commerciale di alto livello.
    Se prendi un cinese allora risparmi. Se cerchi la qualità c'è poco da risparmiare.

    Carlo

    I cinesi fanno proprio schifo oppure ci sono anche cinesi che meritano? (Valgono quanto costano... o costano quanto valgono?)


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    Messaggio Da carloc Mer Set 02 2015, 22:15

    apeschi ha scritto:

    I cinesi fanno proprio schifo oppure ci sono anche cinesi che meritano? (Valgono quanto costano... o costano quanto valgono?)

    Bella domanda.......ma se devo spendere per un cinese fatto bene allora spendo per un artigianale italiano fatto benissimo.


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    Messaggio Da apeschi Mer Set 02 2015, 22:38

    carloc ha scritto:

    Bella domanda.......ma se devo spendere per un cinese fatto bene allora spendo per un artigianale italiano fatto benissimo.

    In linea di principio sono assolutamente d'accordo con te, pero' quello che non sono mai riuscito a capire e' quanto realmente possa valere un cinese da 600 euro. (Ma la mia e' pura curiosita').

    Supponiamo che io abbia un budget da 1200 euro , farei una scelta, con un budget da 2000 euro farei un'altra scelta, con un budget da 600 altra scelta ancora.

    Cioe'... tra 900 eventuali euro di un cinese e 1200 euro di uno non cinese non avrei dubbi e spenderei 1200 euro , tra 600 euro e 2000 euro, dipende da quanti soldi voglio e posso spendere.
    Non mi aspetto miracoli ovviamente da un cinese da 600-700 euro, ma e' poi cosi' tanto inferiore rispetto ad un europeo (fatto magari comunque in cina e venduto a 1200 euro?).

    Alla fine e' un problema non solo di valori assoluti, ma di rappoto qualita' prezzo... Ed il tarlo ce l'ho sempre. Non sono mai riuscito a capire quanto siano soldi realmente buttati 600 euro per un cinese e quanto invece no. (Poi lo so che dipende dal circuito, dipende dai trasformatori, lo so che i cinesi facevano trasformatori pessimi eccetera eccetera eccetera, ma mi trovo spesso informazioni di parte). Dopo di che e' ovvio che se voglio l'amplificatore valvolare della mia vita, devo anche pensare di investirci un po' di soldini e non posso sperare di cavarmela con 600-700 euro cinesi, ma non sono mai riuscito a capire quanto realmente valga un cinese da 600 euro. (Non che voglia comprarmelo, e' solo per capire oggettivamente senza preclusioni e preconcetti).


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    Messaggio Da alanford Dom Set 13 2015, 12:47

    cio' che conta di piu' (e che costa di piu'....) in un amplificatore a valvole sono trasformatori di uscita
    e non mi risulta che i cinesi facciano trasformatori di qualita'
    quindi ti direi di lasciar perdere gli integratini cinesi da 600 euro, magari cerca un audio innovation usato, il budget e' sufficiente Embarassed


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    Messaggio Da apeschi Sab Set 19 2015, 23:44

    alanford ha scritto:cio' che conta di piu' (e che costa di piu'....) in un amplificatore a valvole sono  trasformatori di uscita
    e non mi risulta che i cinesi facciano trasformatori di qualita'
    quindi ti direi di lasciar perdere gli integratini cinesi da 600 euro, magari cerca un audio innovation usato, il budget e' sufficiente  Embarassed
     


    Giusto per chiarire.

    La mia era una domanda filosofica alla quale tutt'ora non ho avuto alcuna risposta se non le solite risposte standard.

    Non sto comprando in questo momento un ampli cinese.

    Ho gia' un Audio Innovations 800 mk2b comprato usatissimo, con le EL34. Ci ho speso piu' soldi in riparazioni che nell'acquisto. Suonerebbe anche bene se solo non ci fosse un forte rumore di fondo (secondo me dovuto a problemi di alimtentazione) che si accentua con diffusori ad alta efficienza. Avendolo gia' fatto riparare due volte, mi sono un po' scoraggiato e non lo sto piu' utilizzando in pratica.
    Ergo, mai piu' un ampli usato, anche perche', sinceramente, se l'ampli e' in ottimo stato ed e' valido, perche' uno dovrebbe venderlo dopo tanti anni per pochi soldi ? Se lo vende e' perche' ha deciso che forse costerebbe molto di piu' ripararlo oppure, giustamente se lo fa pagare comunque bene.

    Detto cio', navigando in rete, trovo il mondo diviso in due.
    Chi ha un ampli cinese (e forse ha anche poca esperienza audiofila) che e' felice dell'ampli cinese e si gode la musica fregandosene dei trasformatori d'uscita (chi si accontenta gode, oserei dire), chi invece non ha un ampli cinese perche' lo scarta a priori, a prescindere.
    Io sono curioso e vorrei capire in modo oggettivo quanto facciano realmente schifo oppure no.
    Non riesco a capire se sia un po' come la favola della volpe e dell'uva...

    Il discorso dei trasformatori d'uscita e' cosa nota (almeno leggendo decine di post in rete), ma quanto realmente sono scadenti? Ed i nuovi Cinesi che montano trasformatori di produzione giapponese come vanno? E le marchie europee che si fanno costruire in Cina i loro prodotti che fanno? Spediscono i loro trasformatori d'uscita o negli anni anche i Cinesi hanno imparato a costruirli?

    NB: lungi da me sia il difendere che il voler condannare qualcosa, e lungi da me qualsivoglia polemica, io vorrei solo capire meglio.

    Cioe' se spendo 600 euro in Cina (ad esempio per un Bewitch con le KT88 di cui se ne parla bene in rete), fa comunque schifo o no?

    Ma vorrei una risposta da chi l'ha magari ascoltato (non dico che magari l'abbia comprato e poi sia rimasto deluso o felice, a seconda dei casi ma che almeno li abbia ascoltati).

    Cioe' mi sta bene se uno ha messo le mani su un Cinese (Bewitch, Yarland, Yaquin, Music Angel), l'abbia smontato ed abbia scoperto che e' tutta fuffa, l'abbia ascoltato ed abbia concluso che faccia letteralmente schifo;
    alla fine mi sembra che le risposte siano sempre le stesse, ma vorrei capire quanto siano leggende metropolitane, e quanto siano invece motivate da esperienza diretta, non per sentito dire (e non confrontando il cinese da 600 euro con l'italiano o l'europeo da 1200 euro).

    E non mi importano discorsi del tipo, poi si rompe e chi lo ripara (ma se spendo poco chemmefrega? considerando comunque che sono circuiti standard e chiunque che conosca le valvole sa metterci mano) o che sia invendibile dopo (ma se lo compro spendendoci poco per ascoltare musica, chemmefrega? mica lo voglio rivendere?).

    (NB: dove per comprare Cinese significa non spendere piu' di 700-800 euro al massimo, oltre i mille e rotti comprerei altro ovviamente, ribadisco non sto in alcun modo difendendo i cinesi).

    E' solo per capire e fare chiarezza.


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    AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI Empty Ombre cinesi......

    Messaggio Da Mardi Gras Dom Set 20 2015, 09:20

    Penso che l'esperienza diretta la vince ancora sulle impressioni, vocabolo suscettibili di ogni interpretazione.
    Per gli acquisti legati alle apparecchiature elettroniche, televisori, computer, modem, giradischi, decoder per il digitale terrestre e cosi via, in genere mi sono sempre affidato ai feedback degli acquirenti, alle prove di riviste on line oppure di quelle ancora presenti in edicola.
    Visto che mastico un po'di english language visito anche, spesso e volentieri anche i siti inglesi e tedeschi, chiaramente di questi dove c'è la traduzione in lingua inglese.
    Confesso che, muovendomi in tal maniera, non ho grandi motivi di che lagnarmi riguardo agli acquisti fatti.
    Poi, confessiamolo, noi italiani siamo sempre un po' polemici sempre alla ricerca del pelo nell'uovo e un po' complottisti per natura.
    E, come dice spesso un mio amico, "gli italiani sono un popolo di impressionisti", nel senso che si "impressionano" facilmente.
    Per tornare a noi, ampli valvolare cinese o no: dopo un mesetto di ricerche nei forum, letture di prove e collaudi ho trovato un ampli valvolare ad un prezzo valevole per il mio portafoglio.
    Si tratta dell'Yarland FV 34 C V. Quello che mi ha fatto decidere, alla fine è stata una prova onesta fatta da un appassionato come noi e che trovi a questo link
    http://www.remusic.it/IT/Integrato-Yarland-FV-34C-V-0009f700 AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI 625723
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    Messaggio Da mariovalvola Dom Set 20 2015, 11:10

    Quell'amplificatore, alle misure di massima che avevo fatto pochi anni fa, si comporta in modo furbo.
    Nulla da dire.
    Però, scusami, non generalizziamo sulle propensioni degli italiani che s'impressionano. Essendo tu ancora "illibato", non hai ancora avuto modo di confrontare questo ampli che, ripeto, è furbo, occupa poco spazio e si presenta bene, con altri ben più strutturati e pensati davvero per ottenere il massimo.
    Anche solo un modesto push-pull di EL84 progettato e realizzato in maniera completamente diversa, con un trasformatori d'uscita seri con nucleo anche solo in Fe-Ni, con un'alimentazione completamente rivista, con alcune attenzioni sullo stadio driver / invertitore, otterresti risultati diversi. Se poi come finali ci fossero dei DHT NOS, allora potremo affermare di essere nel vero Nirvana.
    Certo, il panorama audio italiano, spesso non aiuta. Non basta spendere cifre importanti per raggiungere la pace dei sensi. Spesso, spendi molto e ottieni comunque pochino. ( gli operatori e le riviste non aiutano molto il consumatore). Almeno, con una soluzione come la tua,  ottieni un risultato che vale molto più del prezzo che hai pagato. E' già molto. Qualcuno, però, legittimamente (non sono "impressionisti") pretende molto di più. A monte ci sta l'educazione all'ascolto, la pazienza e l'esperienza. Con la musica moderna, molte cose funzionano discretamente. Se l'appassionato ascolta frequentemente musica acustica senza effetti elettronici, non amplificata, dal vivo, (per esempio barocca, sinfonica, lirica, ecc.) le esigenze cambiano drasticamente. Il concetto di fedeltà che s'interiorizza, risulta diversissimo e, di conseguenza anche l'impianto prende una fisionomia diversa. Ci sono, comunque, musicisti che ascoltano con impianti risibili ( sono scelte intime e personali).
    In sintesi, anche a tavola, può bastare il Tavernello. non c'è nessun problema. Iniziano a crearsi dei problemi se si inizia a credere che chi non beve Tavernello è uno che s'impressiona e basta.
    Tra un semplice Ca' del Bosco e un Tavernello in Tetrapack, c'è una discreta differenza. Si bevono entrambi, sono vini bianchi entrambi. Per cogliere la differenza, bisognerebbe assaggiarli.
    Sta, poi, alla nostra sensibilità, educazione, vissuto, ecc., comprendere se la differenza percepita vale la diversità di spesa.
    Concludendo, siamo tutti liberi di scegliere e le nostre scelte non vanno criticate in quanto tali (vale per gli amanti del Tavernello ma anche per chi preferisce altro) ma non siamo per questo impressionabili solo perché l'amplificatorino cinese, comprensibilmente, ti piace ma altri guardano altrove.
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    Messaggio Da carloc Dom Set 20 2015, 11:59

    mariovalvola ha scritto:Quell'amplificatore, alle misure di massima che avevo fatto pochi anni fa, si comporta in modo furbo.
    Nulla da dire.
    Però, scusami, non generalizziamo sulle propensioni degli italiani che s'impressionano. Essendo tu ancora "illibato", non hai ancora avuto modo di confrontare questo ampli che, ripeto, è furbo, occupa poco spazio e si presenta bene, con altri ben più strutturati e pensati davvero per ottenere il massimo.
    Anche solo un modesto push-pull di EL84 progettato e realizzato in maniera completamente diversa, con un trasformatori d'uscita seri con nucleo anche solo in Fe-Ni, con un'alimentazione completamente rivista, con alcune attenzioni sullo stadio driver / invertitore, otterresti risultati diversi. Se poi come finali ci fossero dei DHT NOS, allora potremo affermare di essere nel vero Nirvana.
    Certo, il panorama audio italiano, spesso non aiuta. Non basta spendere cifre importanti per raggiungere la pace dei sensi. Spesso, spendi molto e ottieni comunque pochino. ( gli operatori e le riviste non aiutano molto il consumatore). Almeno, con una soluzione come la tua,  ottieni un risultato che vale molto più del prezzo che hai pagato. E' già molto. Qualcuno, però, legittimamente (non sono "impressionisti") pretende molto di più. A monte ci sta l'educazione all'ascolto, la pazienza e l'esperienza. Con la musica moderna, molte cose funzionano discretamente. Se l'appassionato ascolta frequentemente musica acustica senza effetti elettronici, non amplificata, dal vivo, (per esempio barocca, sinfonica, lirica, ecc.) le esigenze cambiano drasticamente. Il concetto di fedeltà che s'interiorizza, risulta diversissimo e, di conseguenza anche l'impianto prende una fisionomia diversa. Ci sono, comunque, musicisti che ascoltano con impianti risibili ( sono scelte intime e personali).
    In sintesi, anche a tavola, può bastare il Tavernello. non c'è nessun problema. Iniziano a crearsi dei problemi se si inizia a credere che chi non beve Tavernello è uno che s'impressiona e basta.
    Tra un semplice Ca' del Bosco e un Tavernello in Tetrapack, c'è una discreta differenza. Si bevono entrambi, sono vini bianchi entrambi. Per cogliere la differenza, bisognerebbe assaggiarli.
    Sta, poi, alla nostra sensibilità, educazione, vissuto, ecc., comprendere se la differenza percepita vale la diversità di spesa.
    Concludendo, siamo tutti liberi di scegliere e le nostre scelte non vanno criticate in quanto tali (vale per gli amanti del Tavernello ma anche per chi preferisce altro) ma non siamo per questo impressionabili solo perché l'amplificatorino cinese, comprensibilmente, ti piace ma altri guardano altrove.


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    AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI Empty Re: AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI

    Messaggio Da apeschi Dom Set 20 2015, 13:01

    mariovalvola ha scritto:Quell'amplificatore, alle misure di massima che avevo fatto pochi anni fa, si comporta in modo furbo.
    Nulla da dire.
    Però, scusami, non generalizziamo sulle propensioni degli italiani che s'impressionano. Essendo tu ancora "illibato", non hai ancora avuto modo di confrontare questo ampli che, ripeto, è furbo, occupa poco spazio e si presenta bene, con altri ben più strutturati e pensati davvero per ottenere il massimo.
    Anche solo un modesto push-pull di EL84 progettato e realizzato in maniera completamente diversa, con un trasformatori d'uscita seri con nucleo anche solo in Fe-Ni, con un'alimentazione completamente rivista, con alcune attenzioni sullo stadio driver / invertitore, otterresti risultati diversi. Se poi come finali ci fossero dei DHT NOS, allora potremo affermare di essere nel vero Nirvana.
    Certo, il panorama audio italiano, spesso non aiuta. Non basta spendere cifre importanti per raggiungere la pace dei sensi. Spesso, spendi molto e ottieni comunque pochino. ( gli operatori e le riviste non aiutano molto il consumatore). Almeno, con una soluzione come la tua,  ottieni un risultato che vale molto più del prezzo che hai pagato. E' già molto. Qualcuno, però, legittimamente (non sono "impressionisti") pretende molto di più. A monte ci sta l'educazione all'ascolto, la pazienza e l'esperienza. Con la musica moderna, molte cose funzionano discretamente. Se l'appassionato ascolta frequentemente musica acustica senza effetti elettronici, non amplificata, dal vivo, (per esempio barocca, sinfonica, lirica, ecc.) le esigenze cambiano drasticamente. Il concetto di fedeltà che s'interiorizza, risulta diversissimo e, di conseguenza anche l'impianto prende una fisionomia diversa. Ci sono, comunque, musicisti che ascoltano con impianti risibili ( sono scelte intime e personali).
    In sintesi, anche a tavola, può bastare il Tavernello. non c'è nessun problema. Iniziano a crearsi dei problemi se si inizia a credere che chi non beve Tavernello è uno che s'impressiona e basta.
    Tra un semplice Ca' del Bosco e un Tavernello in Tetrapack, c'è una discreta differenza. Si bevono entrambi, sono vini bianchi entrambi. Per cogliere la differenza, bisognerebbe assaggiarli.
    Sta, poi, alla nostra sensibilità, educazione, vissuto, ecc., comprendere se la differenza percepita vale la diversità di spesa.
    Concludendo, siamo tutti liberi di scegliere e le nostre scelte non vanno criticate in quanto tali (vale per gli amanti del Tavernello ma anche per chi preferisce altro) ma non siamo per questo impressionabili solo perché l'amplificatorino cinese, comprensibilmente, ti piace ma altri guardano altrove.

    Sono d'accordo con il tuo ragionamento.

    Voglio pero' solo fare una dovuta precisazione. Tutto vero quello che scrivi, ma vanno considerati anche i soldi che uno deve spendere.

    Mi spiego meglio. Se ho cultura, preparazione, passione, non mi accontento di certo di un bicchiere di Tavernello rosso, e, anche se non ho cultura e preparazione e mi fanno assaggiare un buon bicchiere di Barolo, di Brunello di Montalcino o di Amarone, alla temperatura giusta (e che non sa di tappo o sia conservato male o di annata pessima), anche se sono una capra (vinisticamente parlando), mi accorgo che non c'e' assolutamente paragone tra le diverse tipologie di vino.

    Il concetto pero' e' un altro. A budget infiniti, tutti sono capaci di andare in una buona enoteca, ben consigliato, ovviamente, e portarsi a casa un buon vino strutturato.
    Poi magari non tutti sono capaci di abbinarlo con i piatti giusti una volta portato il vino costoso a casa (o non lo sanno conservare e servire alla temperatura giusta, nel bicchiere giusto). (Vedi abbinamento ampli con diffusori sbagliati e sorgenti non corrette).

    Ribaltando pero' il concetto, ci sono anche vini venduti a prezzo caro, che non sono altro che un tavernello astutamente re-imbottigilato e marchiato con nomi altisonanti e venduto al doppio del prezzo ma siccome non sono tavernello, allora sono buoni per definizione (sto estremizzando ovviamente).

    Inoltre, la domanda e' anche.. meglio un bicchiere di tavernello fresco con un buon panino oppure un bicchiere di Cocacola o di acqua fresca? Ma senza esagerare con vini prestigiosi o con il tavernello, magari uno si accontenta anche con un buon bicchiere di lambrusco (al posto della Cocacola) con la piadina.

    A budget infinito c'e' gente che e' capace di comprarsi l'impianto della propria vita (ma anche gente che spende e butta soldi rincorrendo finte chimere che non raggiungera' mai), ma c'e' anche gente che magari si accontenta di un buon bicchiere di tavernello fresco (purche' d'uva e che non sappia di tappo).
    Il concetto e', quali sono i limiti (onestamente, sinceramente e senza interessi, del basso costo magari cinese? senza preconcetti, ma serenamente paralndo e perche'?)

    La domanda non e' se sia meglio il tavernello di un bicchiere di  Ca' del Bosco, ma se tutti i vini  a basso costo siano scadenti, e se tutti i vini di costo elevato siano necessariamente sublimi. E perche' cantine rinomate comprino il vino alla tavernello e lo rivendano a prezzo doppio.

    Se uno ha solo 1 euro che fa? Beve acqua, cocacola o tavernello? Se ha 10 euro beve 10 bicchieri di acqua, 10 di tavernello o 1 buon bicchiere di vino migliore?

    Penso che anche nell'ambito amplificatori sia lo stesso ragionamento.


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    Messaggio Da mariovalvola Dom Set 20 2015, 13:27

    Se leggi bene quello che ho scritto, le tue perplessità sono anche le mie.
    Premetto che non voglio essere dispregiativo verso nessun vino industriale. il mio discorso è diverso.
    Se uno, però ha più che comprensibili problemi di budget, non sostiene che il Tavernello è un ottimo approccio al bere di qualità. Coerentemente dovrebbe dire: o il Tavernello o nulla. allora, che sia benvenuto anche il cinesino.
    Il problema nel nostro vivere, acquistare, godere, è l'appiattimento verso il basso di tutti i piaceri che la vita sa ancora offrirci. Purtroppo, per andare oltre certe evidenze di facciata, oltre ai soldi occorre amore, cultura, capacità di comprendere. Tutti hanno fretta di provare emozioni forti da consumare alla svelta. tutto deve essere veloce, pronto subito e senza strascichi. Un approccio molto infantile e immaturo per ricercare il soddisfacimento delle nostre anche legittime necessità. Purtroppo, la nostra vera natura, il nostro essere ci impone ben altri tempi e ben altri modi.
    Sono i modelli inculcati fin da giovanissimi che ci impongono questo approccio  all'acquisto.
    I soldi, sono un problema fino a un certo punto. La passione e i il tempo, possono superare certi limiti. Ex ante, però devi sapere cosa vuoi. Se ci si ferma alla prima osteria e ci si piange addosso, si vola bassi comunque e, in in pochi anni, si spende, comunque, non poco.
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    Messaggio Da apeschi Dom Set 20 2015, 14:07

    mariovalvola ha scritto:Se leggi bene quello che ho scritto, le tue perplessità sono anche le mie.
    Premetto che non voglio essere dispregiativo verso nessun vino industriale. il mio discorso è diverso.
    Se uno, però ha più che comprensibili problemi di budget, non sostiene che il Tavernello è un ottimo approccio al bere di qualità. Coerentemente dovrebbe dire: o il Tavernello o nulla. allora, che sia benvenuto anche il cinesino.
    Il problema nel nostro vivere, acquistare, godere, è l'appiattimento verso il basso di tutti i piaceri che la vita sa ancora offrirci. Purtroppo, per andare oltre certe evidenze di facciata, oltre ai soldi occorre amore, cultura, capacità di comprendere. Tutti hanno fretta di provare emozioni forti da consumare alla svelta. tutto deve essere veloce, pronto subito e senza strascichi. Un approccio molto infantile e immaturo per ricercare il soddisfacimento delle nostre anche legittime necessità. Purtroppo, la nostra vera natura, il nostro essere ci impone ben altri tempi e ben altri modi.
    Sono i modelli inculcati fin da giovanissimi che ci impongono questo approccio  all'acquisto.
    I soldi, sono un problema fino a un certo punto. La passione e i il tempo, possono superare certi limiti. Ex ante, però devi sapere cosa vuoi. Se ci si ferma alla prima osteria e ci si piange addosso, si vola bassi comunque e, in in pochi anni, si spende, comunque, non poco.

    Sono d'accordo con te.

    Non voglio dire che sia corretto appiattirsi verso il basso. Ci mancherebbe. Lungi da me pensare cio'. A me hanno sempre insegnato che per crescere (in qualsiasi campo), bisogna sempre tendere verso chi e' migliore, mai accontentarsi (ed io non l'ho mai fatto nella mia vita). Ma io voglio capire quando effettivamente miglioro e quando no. E a che prezzo. Se spendendo il doppio miglioro del doppio mi sta bene, se spendendo il doppio miglioro dell' 2% non mi va bene. C'e' anche il principio di Pareto che sostiene (in generale) che con il 20% si ottiene l'80%. mentre per il rimanente 20% di incremento (in qualsiasi campo), devo spendere l'80% (in realta' era applicato all'economia, ma vale in qualsiasi campo).


    Dipende pero' dalla propria scala di valori (come in ogni cosa).

    In fotografia (sono nikonista da sempre) ho sempre desiderato la D4 (ma anche la D3, la D2, la D1 e prime le varie F a pellicola), mi sono accontentato di una D800 (ottima fotocamera full frame), nelle ultime vacanze mi sono portato una economicissima D3500 (entry level fatta in Tailandia o in Cina non ricordo formato DX), per motivi di peso e per quell'utilizzo e' stata piu' che sufficiente.

    Dove sta la verita'?

     " La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra." (Citando Alessandro Manzoni).

    Dipende dalle passioni, da quanto uno voglia investire nei propri sogni. In fondo siamo sempre bambini e sognatori, anche invecchiando. L'importante e' essere gratificati dai propri giochi.

    Per la cronaca, purtroppo non sono piu' giovane... ma ho ahime' superato la cinquantina da alcuni anni, e ricordo le diatribe di 35 anni fa sull'hifi inglese, italiano, americano e giapponese.
    Ai tempi i diffusori giapponesi erano pessimi a prescindere e pure gli amplificatori giapponesi erano pessimi a prescindere.

    Oggi, sorrido, dopo 35 anni, quando vedo che i vari Rotel, Marantz eccetera, sono fatti in Tailandia o in Cina e trovare un amplificatore giapponese ormai e' una chimera, almeno in tempi brevi.
    Oggi il problema si e' spostato sulla Cina. Stesse identiche considerazioni che leggevo sulle riviste 35 anni fa. (Alimentazione, Condensatori, Qualita' dei trasformatori, ecc.. ecc..). E mi viene da sorridere.

    Purtroppo c'e' gente che ha solo certezze, io ho solo dubbi, infiniti dubbi e nessuna certezza. E continuo a pormi le stesse domande all'infinito non contento delle risposte perche' voglio capire. Voglio capire quanto sia scadente il tavernello e perche' e quanto sia ottimo il vino di qualita' e perche'. E non mi va bene bere il vino 'usato', 'avanzato' perche' e' meglio (in quanto venti o trenta anni fa era il top). Se uno lo vende perche' e' migliorato essendo invecchiato lo fa (giustamente) pagare, se uno lo svende e' perche' e' diventato aceto. Visto che nessuno regala nulla.

    Quando fai una obiezione a chi ha certezze non risponde mai alle tue domande ma sposta il problema con controesempi che nulla hanno a che vedere con le domande.

    Io vorrei qualcuno che mi dica, quel modello di cinese fa schifo non perche' e' cinese o costa poco ma perche' quel modello di cinese l'ho ascoltato (e faceva schifo), l'ho smontato (e faceva schifo).
    Se uno mi dimostra che ci ha messo mani gli credo, se mi risponde che solo perche' e' cinese ed i trasformatori cinesi fanno schifo in generale, non posso credergli.

    Per la cronaca sono ingegnere e credo solo alle dimostrazioni tecniche, o ai pareri motivati, non a teorie generiche. E non mi fermo alla prima osteria a piangermi addosso, ma, dato un budget, mi chiedo, cosa voglio? quanto voglio spendere? Dove lo voglio spendere? Perche' e' meglio che lo spenda in un certo modo e non in altro modo?


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    Messaggio Da mariovalvola Dom Set 20 2015, 14:31

    Io, sono intervenuto dopo l'ultimo post di Mardi Gras. Comprendo l'entusiasmo di aver trovato un minimo di soddisfazione in una proposta cinese entry level. Io non sono intervenuto con l'accetta. invitavo a essere doverosamente cauti quando si valutano le preferenze altrui
    Come avrai letto, non la condanno a prescindere. ho scritto che vale probabilmente più di quello che costa.
    Certezze non ne ho neppure io ma, a differenza di tanti appassionati, io ho la fortuna di aver sempre avuto la passione e la voglia di realizzarmi partendo da zero molti amplificatori. Quando avevo 14 anni (ore ne ho 52) se avessi avuto per le mani uno di questi oggettini cinesi, lo avrei osannato, per certi versi,  pure io. Purtroppo, anche al tempo conoscevo Leak e Quad. Non voglio intervenire a gamba tesa o smorzare gli entusiasmi. Semplicemente i detrattori di questi oggetti non sono necessariamente dei disfattisti ipercritici.
    Alla fine, i tubi funzionano benino o meglio di tanti stato solido anche con componenti ferromagnetici limitati. Ciò non toglie che ci sia di molto meglio. Non si può negarlo mettendo in mezzo questioni meramente monetarie.
    Certo, con i tubi della mutua che girano, forse potrebbe sembrare più razionale volare bassi anche con tutto il resto. però qualcosa in giro di NOS c'è ancora. Questi ultimi colpi di fortuna li vogliamo buttare in questi arnesini poco più che giocattoli?
    Le tue perplessità sugli amplificatori che sono limitati anche se di produzione occidentale ma, in più costano pure cari, sfondi una porta aperta. Per questo motivo continuo a proporre a ogni appassionato l'autocostruzione. Apprenderla non ti fa risparmiare a prescindere ma ti rende libero di scegliere e, a parità di spesa, (spesso non bassa) ottieni di più. Io, soprattutto con oggetti dove girano tensioni non basse , vorrei essere certo delle certificazioni che mettono a norma questi ampli d'importazione. Calcoliamo che, anche per i privati, è possibile acquistare prodotti cinesi facendoseli arrivare dall'inghilterra per superare i vincoli doganali (in termini di IVA, dazi, e certificazioni).
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    Messaggio Da apeschi Dom Set 20 2015, 14:33

    mariovalvola ha scritto:Io, sono intervenuto dopo l'ultimo intervento di Mardi Gras. Comprendo l'entusiasmo di aver trovato un minimo di soddisfazione in una proposta cinese entry level. Io non sono intervenuto con l'accetta. invitavo a essere doverosamente cauti quando si valutano le preferenze altrui
    Come avrai letto, non la condanno a prescindere. ho scritto che vale probabilmente più di quello che costa.
    Certezze non ne ho neppure io ma, a differenza di tanti appassionati, io ho la fortuna di aver sempre avuto la passione e la voglia di realizzarmi partendo da zero molti amplificatori. Quando avevo 14 anni (ore ne ho 52) se avessi avuto per le mani uno di questi oggettini cinesi, lo avrei osannato, per certi versi,  pure io. Purtroppo, anche al tempo conoscevo Leak e Quad. Non voglio intervenire a gamba tesa o smorzare gli entusiasmi. Semplicemente i detrattori di questi oggetti non sono necessariamente dei disfattisti ipercritici.
    Alla fine, i tubi funzionano benino o meglio di tanti stato solido anche con componenti ferromagnetici limitati. Ciò non toglie che ci sia di molto meglio. Non si può negarlo mettendo in mezzo questioni meramente monetarie.
    Certo, con i tubi della mutua che girano, forse potrebbe sembrare più razionale volare bassi anche con tutto il resto. però qualcosa in giro di NOS c'è ancora. Questi ultimi colpi di fortuna li vogliamo buttare in questi arnesini poco più che giocattoli?
    Le tue perplessità sugli amplificatori che sono limitati anche se di produzione occidentale ma, in più costano pure cari, sfondi una porta aperta. Per questo motivo continuo a proporre a ogni appassionato l'autocostruzione. Apprenderla non ti fa risparmiare a prescindere ma ti rende libero di scegliere e, a parità di spesa, (spesso non bassa) ottieni di più. Io, soprattutto con oggetti dove girano tensioni non basse , vorrei essere certo delle certificazioni che mettono a norma questi ampli d'importazione. Calcoliamo che, anche per i privati, è possibile acquistare prodotti cinesi facendoseli arrivare dall'inghilterra per superare i vincoli doganali (in termini di IVA, dazi, e certificazioni).

    Quoto in pieno il tuo parere.
    Ci mancherebbe. sunny

    Non voglio fare alcuna polemica, ma solo ragionare sull'argomento.


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    Messaggio Da Mardi Gras Dom Set 20 2015, 14:58

    Sottoscrivo in pieno il tuo argomentare: il mio era semplicemente un modo per riportare l'attenzione sulle scelte pratiche, derivate certamente dalle storie ed esperienze che ognuno  si porta dietro, che noi poi , in un modo o nell'altro, andiamo a fare. Certo, si parte da un punto poi....."....da qui messere si domina la valle ciò che si vede, è....".
    Lasciamelo dire: un tempo iniziai con un impiantino Roadstar, più che minimale, i miei primi contatti con la mosica diffusa nell'aere casalingo, a parte la radio. Poi, la scelta non è più, da tanto tempo, tra le Reebok e le sottomarche, un tempo si definivano così le marche non blasonate.
    Oggi ci sono scarpe ben progettate e di ottima fattura per ogni tipo di attività nel tempo libero e per uso citttadino;
    Puma o Adidas tanto per dire due marche che erano decadute, sotto il profilo della qualità e che invece.....son tornate a splendere.
    Perdona l'escursione calzaturiera, un campo che conosco abbastanza bene.
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    Messaggio Da Nimalone65 Ven Set 25 2015, 17:31

    mariovalvola ha scritto:Quell'amplificatore, alle misure di massima che avevo fatto pochi anni fa, si comporta in modo furbo.
    Nulla da dire.
    Però, scusami, non generalizziamo sulle propensioni degli italiani che s'impressionano. Essendo tu ancora "illibato", non hai ancora avuto modo di confrontare questo ampli che, ripeto, è furbo, occupa poco spazio e si presenta bene, con altri ben più strutturati e pensati davvero per ottenere il massimo.
    Anche solo un modesto push-pull di EL84 progettato e realizzato in maniera completamente diversa, con un trasformatori d'uscita seri con nucleo anche solo in Fe-Ni, con un'alimentazione completamente rivista, con alcune attenzioni sullo stadio driver / invertitore, otterresti risultati diversi. Se poi come finali ci fossero dei DHT NOS, allora potremo affermare di essere nel vero Nirvana.
    Certo, il panorama audio italiano, spesso non aiuta. Non basta spendere cifre importanti per raggiungere la pace dei sensi. Spesso, spendi molto e ottieni comunque pochino. ( gli operatori e le riviste non aiutano molto il consumatore). Almeno, con una soluzione come la tua,  ottieni un risultato che vale molto più del prezzo che hai pagato. E' già molto. Qualcuno, però, legittimamente (non sono "impressionisti") pretende molto di più. A monte ci sta l'educazione all'ascolto, la pazienza e l'esperienza. Con la musica moderna, molte cose funzionano discretamente. Se l'appassionato ascolta frequentemente musica acustica senza effetti elettronici, non amplificata, dal vivo, (per esempio barocca, sinfonica, lirica, ecc.) le esigenze cambiano drasticamente. Il concetto di fedeltà che s'interiorizza, risulta diversissimo e, di conseguenza anche l'impianto prende una fisionomia diversa. Ci sono, comunque, musicisti che ascoltano con impianti risibili ( sono scelte intime e personali).
    In sintesi, anche a tavola, può bastare il Tavernello. non c'è nessun problema. Iniziano a crearsi dei problemi se si inizia a credere che chi non beve Tavernello è uno che s'impressiona e basta.
    Tra un semplice Ca' del Bosco e un Tavernello in Tetrapack, c'è una discreta differenza. Si bevono entrambi, sono vini bianchi entrambi. Per cogliere la differenza, bisognerebbe assaggiarli.
    Sta, poi, alla nostra sensibilità, educazione, vissuto, ecc., comprendere se la differenza percepita vale la diversità di spesa.
    Concludendo, siamo tutti liberi di scegliere e le nostre scelte non vanno criticate in quanto tali (vale per gli amanti del Tavernello ma anche per chi preferisce altro) ma non siamo per questo impressionabili solo perché l'amplificatorino cinese, comprensibilmente, ti piace ma altri guardano altrove.

    Francamente mi sembra realmente eccessivo paragonare il piccolo Yarland ad un pessimo tavernello .
    L'ampli in questione , se valvolato discretamente è veramente delizioso , semmai il suo limite lo si puo piu riferire alle ridotte capacità di pilotaggio .
    Io l'ho avuto , un modello molto simile , sempre PP di el84 , e o confrontai con i Beltaine valvolati WE ,,,,per dirla con i vini ,,,,il piccolletto perdeva dai Beltaine ome un Chianti riserva di Poppiano , perde da un Sagrantino Antonelli o Caprai ,,,,,,non di molto.

    Paragonati poi al mio attuale ampli ,,,,,entrambi sembravano suonare come radioline da stadio.

    I prodotti Italiani ?
    Per trovarne di simili , non necessariamente migliori, per prestazioni bisogna spendere almeno il triplo .

    Lo yarland oggi lo riacquisterei , i Beltaine probabilmente no.

    sunny



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    AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI Empty Re: AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI

    Messaggio Da Nimalone65 Ven Set 25 2015, 22:09

    mariovalvola ha scritto:Io, sono intervenuto dopo l'ultimo post di Mardi Gras. Comprendo l'entusiasmo di aver trovato un minimo di soddisfazione in una proposta cinese entry level. Io non sono intervenuto con l'accetta. invitavo a essere doverosamente cauti quando si valutano le preferenze altrui
    Come avrai letto, non la condanno a prescindere. ho scritto che vale probabilmente più di quello che costa.
    Certezze non ne ho neppure io ma, a differenza di tanti appassionati, io ho la fortuna di aver sempre avuto la passione e la voglia di realizzarmi partendo da zero molti amplificatori. Quando avevo 14 anni (ore ne ho 52) se avessi avuto per le mani uno di questi oggettini cinesi, lo avrei osannato, per certi versi,  pure io. Purtroppo, anche al tempo conoscevo Leak e Quad. Non voglio intervenire a gamba tesa o smorzare gli entusiasmi. Semplicemente i detrattori di questi oggetti non sono necessariamente dei disfattisti ipercritici.
    Alla fine, i tubi funzionano benino o meglio di tanti stato solido anche con componenti ferromagnetici limitati. Ciò non toglie che ci sia di molto meglio. Non si può negarlo mettendo in mezzo questioni meramente monetarie.
    Certo, con i tubi della mutua che girano, forse potrebbe sembrare più razionale volare bassi anche con tutto il resto. però qualcosa in giro di NOS c'è ancora. Questi ultimi colpi di fortuna li vogliamo buttare in questi arnesini poco più che giocattoli?
    Le tue perplessità sugli amplificatori che sono limitati anche se di produzione occidentale ma, in più costano pure cari, sfondi una porta aperta. Per questo motivo continuo a proporre a ogni appassionato l'autocostruzione. Apprenderla non ti fa risparmiare a prescindere ma ti rende libero di scegliere e, a parità di spesa, (spesso non bassa) ottieni di più. Io, soprattutto con oggetti dove girano tensioni non basse , vorrei essere certo delle certificazioni che mettono a norma questi ampli d'importazione. Calcoliamo che, anche per i privati, è possibile acquistare prodotti cinesi facendoseli arrivare dall'inghilterra per superare i vincoli doganali (in termini di IVA, dazi, e certificazioni).

    Mario credo che il tuo e il mio problema risieda nell'età che abbiamo, molto vicina .

    Avevo poco più di 18 anni ed ascoltavo i giocattolini di allora , parlo degli Audio Innovations , dei Kelvin Labs , degli Hiraga , dei Classic 30 ,,,e sognavo e qualche volta riuscivo pure ad ascoltare gli ampli "mostri sacri" i vari AN Japan , gli ML2 ecc.

    Il nostro problema è aver ascoltato quelle macchine e rendersi conto , che oggi anche spendendo delle vere e proprie fortune , l'equilibrio imbrico di un Kelvin Integrated è rimasto pressocchè insuperato dagli ampli a ss, a meno di non scomodare brand esclusivissimi (FM Acoustic , Reimyo ecc) ,,,,cosi come insuperati sono i suoni di quei 2-3 GURU giapponesi che hanno giocato con i triodi.

    Ora penso che io e te guardiamo le due diverse facce della medesima medaglia..

    Certo che c'e' di meglio dello Yarland , che si tratta di un buon Entry level e nulla piu',che se messo nelle condizioni di rendere al meglio ha un suono veramente bellino , ma che con diffusori normali o difficili deluderebbe , io che l'ho provato per farlo rendere bene , con le mie Avantgarde sulle trombe , e poteva competere anche con oggetti ben piu blasonati e costosi.

    Lo stesso Giussani ha utilizzato diversi Yarland per dimostrare i suoi diffusori.

    Se probabilmente si volesse realmente mettere alla frusta il cinesino , bisognerebbe confrontarlo con un AN OTO o con un Leben X300 , che però costano circa 10 volte di piu' , tant'è.

    Se invece , come reputo meno corretto , ma piu' pratico , si guarda all'utente medio che acquista lo Yarland , in questo caso , anche in considerazione di altri ampli a SS o a valvole , c'è ben poco che possa essergli paragonato , a meno di non accedere a quei giocattolini , comunque costosetti , di cui parlavo all'inizio.

    Certo la limitazione dei diffusori da poter utilizzare resta , come per tutti o quasi le amplificazioni valvolari , ma con le Heresy ,,,,beh immagino ci possano essere poche o nessuna alternativa per ottenere un buon suono con costi cosi esigui .

    Non sono invece d'accordo sul fatto che utilizzare valvole nos con questi cinesini non serva o sia uno spreco . Ti assicuro che come sul Kegon le KR "mettono la freccia" e surclassano 300B ignobili come le EH , le medesime differenze , con le giuste proporzioni erano evidenti anche quando sostituii le EL84 originali del cinesino con delle Nos Philips e Telefunken..
    Anzi , in questo caso c'era davvero da chiedersi se fosse davvero necessario andare oltre , cercare un di più .

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    AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI Empty Re: AMPLI INTEGRATO VALVOLARE.......QUALCHE CONSIGLIO PER GLI ACQUISTI

    Messaggio Da apeschi Sab Set 26 2015, 23:02

    Tornando al suggerimento di cercare un artigiano italiano, cosa ne pensate dei tpaudio? Non mi pare costino molto... Qualcuno li conosce ? (Ho sentito parlare dei modelli per cuffia, ma gli integrati tradizionali come vanno dal punto di vista sonico?). Visto che qui si parlava dei cinesi... Questi sono italiani...
    Cioe'... Se uno ha un impianto medio, non puo' o non vuole spendere piu' di mille euro ma vuole stare tra i 500 e i 900 e non vuole un usato... ma non vuole nemmeno riuninciare a provare il suono valvolare, dove si rivolge concretamente in questa fascia di prezzo?



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    Sorgente: Lettore CD Denon DCD-510AE; PC Fanless Intel i7 10510U, windows 10 Pro, Dirac, Audirvana, Jriver
    Cuffie: Sennheiser HD650, AKG K518DJ, AKG K702, Alessandro-Grado Ms1i (con LCUSH e/o flat pads); Shure SRH940;Fostex T50RP modded by me in due versioni diverse;
    Beyerdynamic DT880 600 ohm; Koss Porta Pro; Shenneiser Momentum;
    Ampli cuffie: Burson HA-160, Little DOT MKIV SE.
    CAVI: Cavi WireWorld Solstice 6; e altri cavi non necessariamente famosi
    Ampli Stereo Roksan Kandy K2 BT; Diffusori: Davis Vinci 3D;
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