Bollani, Piano Solo
poche ore fa all’Arcimboldi
se vai a vedere Keith Jarrett rischi di trovare il genio assoluto; se ha dormito bene, se non è in uno dei suoi momenti down, se uno spettatore inconsapevole non fa partire un flash, se la sera prima al ristorante è andato tutto bene…tanti se
se vai a vedere Bollani ascolti un pianista talentuoso e ti diverti…senza se
Bollani alterna momenti di genialità ad altri di pura comicità, con un pizzico di pazzia. Colpisce sempre e comunque per la sua espressività, per la capacità di comunicare la musica con il piano, con il viso, con tutto il corpo.
Comincia serioso per un paio di pezzi, poi diverte offrendo ai milanesi la sua interpretazione di Jannaci con “Ho visto un re”
Dialoga con il pubblico, scanzonato e irriverente, prima di tornare nuovamente serio per un omaggio a Pino Daniele, che lui steso applaude a lungo: “Je so’ pazzo” (…come se non ce ne fossimo accorti) e “Putesse essere allero”.
Improvvisa il suo solito medley su brani scelti dal pubblico. C’è di tutto: take five, imagine, caruso, l’inno nazionale, i weather report, una parodia esilarante di battiato (“hai letto Kundera?”) e heidi come filo conduttore!
Gioca e scherza, ma poi si rimette al pianoforte per ricordare che non è un comico, ma un bravo pianista, di quelli che ti fanno dire “…ma questo passaggio non si può fare con due sole mani! Daaai, tira fuori il pianista nascosto che ti sta aiutando!”
Insomma, giocherellone sì, ma pur sempre molto bravo
Buona musica , gioco e divertimento
Il 21 sarà a Bergamo. Se fossi in zona ci andrei…