Bei dischi Carlo, tutti ottimi.
E allora vai di Patetica, che Sonata ragazzi. Ti inchioda fino alla fine
E allora vai di Patetica, che Sonata ragazzi. Ti inchioda fino alla fine
pluto ha scritto:Giovanni, pane x i tuoi denti
Non sarà Dieskau ma non è niente male. (anche xchè arrivare a Dieskau mi pare duretta )
Ho pure provato un Decca con una delle ultime violiniste stracchine la Janine Jansen diretta da Harding sul concerto di Tchaikovsky.
Archiviato a metà del 1° movimento
realmassy ha scritto:Lasciando LVB da parte per un po, chi ha sentito il ciclo delle sinfonie di Mahler condotte da Ivan Fischer per la Channel Classics?
Devo essere onesto, sono attratto dalla qualita' dell'incisione dei dischi di questa etichetta, ma non so se poi la qualita artistica merita. Volevo prendere la quinta; la mia edizione preferita e' di Barbirolli, bellissimo l'adagietto, ma la qualita' dell'incisione non e' un granche'
gciraso ha scritto:
E difatti è uno bravo
Quel disco di Tchaikovsky ce l'ho pre io, stavo pensando a chi rifilarlo
gciraso ha scritto:
Sei un amante della marcia funebre?
In estrema sintesi, il canone (dal greco kanon=regola) è una delle forme musicali. In particolare è una forma polifonica basata sul principio dell’imitazione.realmassy ha scritto:Cosa si intende per canone infinito Giovanni?
gciraso ha scritto:
In estrema sintesi, il canone (dal greco kanon=regola) è una delle forme musicali. In particolare è una forma polifonica basata sul principio dell’imitazione.
Può essere realizzato da due o più parti vocali o strumentali.
Consiste nel fare iniziare una melodia da una sola parte e di farla seguire, dopo un tempo prestabilito, da una seconda parte che imita rigorosamente la melodia iniziale. Anche le parti successive, se presenti, seguono lo stesso procedimento. Si possono utilizzare quante parti si vogliano, anche in armonia nelle riprese successive.
Il canone può essere di due specie:
• Canone infinito (o perpetuo)
nel quale l’imitazione ricomincia sempre da capo (per un numero di volte a piacere) e termina con le voci che si arrestano l’una dopo l’altra in ordine inverso rispetto all’inizio.
• Canone finito
nel quale l’imitazione si arresta con una o più battute conclusive.
Un esempio che tutti conoscono di canone infinito è "Fra Martino", che come si può vedere può andare avanti senza termine fino alla fine:
nel quale l’imitazione si arresta con una o più battute conclusive che devono essere aggiunte.
Altro celeberrimo canone è quello di Pachelbel, di cui metto la parte iniziale:
Scusate le immagini piccole ma le ho in basa risoluzione.