Da pluto Sab Ott 12 2013, 18:25
Mi stavo facendo un ripasso su Wiki della vita di Poulenc e mi ha molto colpito questo
"
A 18 anni, rimasto orfano, ma ormai quasi adulto, tentò di iscriversi al Conservatorio di Parigi, ma sia a causa dei gravi lutti familiari succitati[13], sia per l'opposizione di una certa élite musicale parigina, non vi entrò mai. Era visto infatti essenzialmente come un esponente di quei musicisti anticonformisti e "irragionevoli" legati ad Erik Satie e alle avanguardie culturali dell'epoca. Ricorda lo stesso Poulenc che quando si presentò dall'insegnante di composizione Paul Vidal, questi gli oppose un secco rifiuto:
« Raccomandato da un mio amico, che è anche molto vicino a Paul Vidal, sono andato a chiedere a quest'ultimo se ci fosse una possibilità per entrare al conservatorio. All'inizio è stato anche cordiale, chiedendomi chi fossero stati i miei insegnanti fino ad oggi e altre cose. Poi mi ha chiesto se gli avessi portato un manoscritto. Allora gli ho dato la parte di "Rapsodie Negre. Lui l'ha letta attentamente, ha alzato il sopracciglio e vedendo la dedica a Erik Satie, si è infuriato e ha gridato queste esatte parole: "Il tuo lavoro puzza, non è altro che un mucchio di PALLE. Stai cercando di farmi passare per uno scemo con queste quinte parallele dappertutto? E che cavolo è questa Honolulu? Ah! Vedo che ti sei unito al gruppo di Stravinskij, Satie & Co. Bene allora, addio! »
(da una lettera a Ricardo Viñes[8])
Certo che x considerare merda gente come Satie, Debussy, Stravinsky e rifiutargli addirittura l'accesso al conservatorio..c'è voluto un bel coraggio
L'ostracismo, le discriminazioni di ogni tipo, la ristrettezza mentale, sono una piaga che il genere umano si porterà dietro nei secoli dei secoli.. bah