Un ottima incisione è quella dei Musici edito dalla Philipsandrea@n ha scritto:4 stagioni di Vivaldi....
Mi consigliate una bella esecuzione ed incisione in vinile??
Grazie
Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)
Massimo- Hi-End Member
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andrea@n- Senior Member
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Massimo ha scritto:
Un ottima incisione è quella dei Musici edito dalla Philips
Grazie!
pluto- Hi-End Member
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VOlevo dare una risposta e mi sono reso conto che quasi tutte le versioni che ho sono su Cd o file e le viniliche solo 2/3. Quindi se la richiesta è solo ed esclusivamente x vinile, passerei la mano ad altri.
Forse potrebbe andare questa (che non so se è la stessa di Massimo)
Ci Potrebbe stare pure questa che ho su File 24/96 ma che Fonè ha in catalogo pure in vinile
Anche se quelle che mi attraggono maggiormente oggi son altre, ma non so se esistono in vinile (cosa di cui dubito)
Forse potrebbe andare questa (che non so se è la stessa di Massimo)
Ci Potrebbe stare pure questa che ho su File 24/96 ma che Fonè ha in catalogo pure in vinile
Anche se quelle che mi attraggono maggiormente oggi son altre, ma non so se esistono in vinile (cosa di cui dubito)
Massimo- Hi-End Member
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Gian la mia è una stampa italiana, la tua non credo differisce la copertina.
A chi piacciono le registrazioni della Fonè penso sia un ottimo acquisto quello da te proposto.
Di queste altre in mio possesso un ottima incisione è anche la Erato (RCA) dei solisti veneti non quell'altra con foderina dal bordo verde, è la stessa interpretazione ma è una stampa non a livello dell'altra.
A chi piacciono le registrazioni della Fonè penso sia un ottimo acquisto quello da te proposto.
Di queste altre in mio possesso un ottima incisione è anche la Erato (RCA) dei solisti veneti non quell'altra con foderina dal bordo verde, è la stessa interpretazione ma è una stampa non a livello dell'altra.
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pluto- Hi-End Member
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Massimo sono edizioni diverse. In una il violino solista è Piero Toso, nell'altra Pina Carmirelli
Le altre non le conosco
Le altre non le conosco
Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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Io vi consiglierei, tenendo d'occhio i maggiori interpreti barocchi attuali:
-
Le quattro stagioni sono appunto quattro dei concerti contenuti nella raccolta vivaldiana detta "Il Cimento dell'armonia e dell'invenzione". Potrebbe essere una idea comprare tutta la raccolta (anche in questo caso esiste edizione dei due esecutori suddetti).
Tutto questo, ovvio, per chi vuole togliersi lo sfizio in CD o liquida.
-
Le quattro stagioni sono appunto quattro dei concerti contenuti nella raccolta vivaldiana detta "Il Cimento dell'armonia e dell'invenzione". Potrebbe essere una idea comprare tutta la raccolta (anche in questo caso esiste edizione dei due esecutori suddetti).
Tutto questo, ovvio, per chi vuole togliersi lo sfizio in CD o liquida.
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Vito Buono
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Auralic Aries + Auralic Vega + Stax SR-009 + Stax SRM 600 Limited
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Massimo- Hi-End Member
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Gian ti ringrazio, non avevo notato i due diversi violinisti tra la tua e la mia edizione Philips.pluto ha scritto:Massimo sono edizioni diverse. In una il violino solista è Piero Toso, nell'altra Pina Carmirelli
Le altre non le conosco
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pluto- Hi-End Member
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:Io vi consiglierei, tenendo d'occhio i maggiori interpreti barocchi attuali:
-
Le quattro stagioni sono appunto quattro dei concerti contenuti nella raccolta vivaldiana detta "Il Cimento dell'armonia e dell'invenzione". Potrebbe essere una idea comprare tutta la raccolta (anche in questo caso esiste edizione dei due esecutori suddetti).
Tutto questo, ovvio, per chi vuole togliersi lo sfizio in CD o liquida.
Si ho anche questa di Biondi, molto bella. Non volevo appesantire troppo
Ora cerco quella di Dantone
andrea@n- Senior Member
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andrea@n ha scritto:
Grazie!
Presa! Grazie del consiglio...
Avrei voluto quella della Philips con Accardo e i solisti di Napoli ... ma bisogna " strapparla" ai collezionisti!!
pluto- Hi-End Member
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Avendolo come file da CD e da XRCD, ti suggerirei di non fare pazzie (ma non credo che il vinile sia così raro - mi sembra un banale Philips dell'età di mezzo e quindi trovabile.
Quello che volevo dire prima, è che le letture più interessanti di Vivaldi oggi sono su CD o file liquido essendo quelle più moderne. Su vinile si trovano moltissime letture ma tutte un po' sorpassate. NOn credo che la lettura di Karajan x es si possa considerare un caposaldo oggi. Ben altri sono i suoi capolavori
Quindi il consiglio che mi pare ampiamente condiviso, sarebbe quello di non spendere denari su vinili che poi possono anche risultare deludenti e di conservarli x cose più interessanti e meritevoli.
Qua converrebbe andare di Cd o liquida (potendo muoversi tra questi media ovviamente)
Quello che volevo dire prima, è che le letture più interessanti di Vivaldi oggi sono su CD o file liquido essendo quelle più moderne. Su vinile si trovano moltissime letture ma tutte un po' sorpassate. NOn credo che la lettura di Karajan x es si possa considerare un caposaldo oggi. Ben altri sono i suoi capolavori
Quindi il consiglio che mi pare ampiamente condiviso, sarebbe quello di non spendere denari su vinili che poi possono anche risultare deludenti e di conservarli x cose più interessanti e meritevoli.
Qua converrebbe andare di Cd o liquida (potendo muoversi tra questi media ovviamente)
Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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Sono d'accordo con Gian. Vivaldi è uno dei casi eclatanti di una precisa situazione discografica: ampi repertori della musica pre-mozartiana (ma anche mozartiana, in vari generi) sono infinitamente più convincenti nelle esecuzioni migliori degli ultimi vent'anni che non nelle esecuzioni "pre-filologiche". C'è poco da fare: un'ottica interpretativa più obiettiva in questo repertorio e più valida artisticamente (e cosciente delle differenze stilistiche tra musica barocco-settecentesca e la musica successiva) è diretto frutto della svolta filologica. Il Vivaldi di Karajan, ad esempio, è estremamente "personale".
In questi ambiti artistici, ascoltare su vinile esecuzioni di alto livello artistico è pressocché impossibile.
In questi ambiti artistici, ascoltare su vinile esecuzioni di alto livello artistico è pressocché impossibile.
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realmassy- Hi-End Member
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Ma a voi (Gian e Vito, ma anche gli altri ovvio) Vivaldi piace?
Io certe cose, le centinaia di concerti per violino per esempio, le trovo di una noia mortale, le stesse cose ripetute all'infinito.
E anche la musica sacra e' banalotta. Mentre non mi dispiace la musica da camera.
Io certe cose, le centinaia di concerti per violino per esempio, le trovo di una noia mortale, le stesse cose ripetute all'infinito.
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pluto- Hi-End Member
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Ti rispondo x me naturalmente.
Del Vivaldi vocale so nulla o quasi e quindi taccio. Sono anni che mi riprometto di approfondirlo ma non lo faccio mai...
Fu un finissimo orchestratore e con una produzione sterminata. Credo che il trucco sia nel concentrarsi nelle cose più interessanti (che ovviamente possono essere diverse x te, me, Vito, Piro etc). Certo ascoltare gli stessi concerti trascritti infinite volte può essere noioso ma x es anche i concerti x tastiera di Bach esistono nelle versioni della Podger x violino etc etc
Oppure le stesse Goldberg le puoi ascoltare al cembalo, al piano, all'arpa, alla chitarra e così via. Bisogna dipanare un po' la matassa x così dire.
Intanto la grandezza delle 4 stagioni è indiscutibile. OK è un brano talmente celebre, inflazionato, iper registrato che sicuramente può provocare assuefazione dopo infiniti ascolti. Ma capolavoro resta. Forse che possiamo dire che la 5a di Beethoven fa cagher?
Trovo Vivaldi perfetto x ascolti rilassanti e disimpegnati, magari x accompagnare una buona lettura
A me piacciamo diverse cosette e ti dico quali
DI questo abbiamo già parlato spesso ed è inutile ripetere ma è un gran disco
Poi ho un paio di vinili che mi accompagnano da 25 anni almeno e che uso x valutare i cambi del mio impianto. Sono i concerti x mandolino, che contengono pure i concerti x 2 flauti, 2 tiorbe, 2 mandolini, 2 salmò, 2 violini in tromba marina etc
Da sempre sostengo che un impianto eccellente ti deve far capire il fraseggio tra 2 suonatori dello stesso strumento e Vivaldi è perfetto x questo.
Nel disco c'è anche un concerto a 2 cori con violino discordato. Magnifico e curioso
a) la scrittura a 2 cori era tipica della scuola veneta ed è dovuta al fatto che a San Marco esistono 2 organi contrapposti (questa non la sapevi eh Pirogianni ). Io neanche ma sono un buon lettore e Claudio Scimone la spiega benissimo. Venivano messi voci e strumenti intorno agli organi in un susseguirsi e fondersi di richiamo tra i vari gruppi
In pratica Vivaldi fu un precursore dell'ascolto stereofonico. MIca pizza e fichi...
b) La scordatura del violino era pratica abituale anch'essa: significa un'accordatura diversa dello strumento, ne modifica le possibilità tecniche e gli dà una voce più dolce del normale.
Scimone dice che aumentano anche le possibilità di usare il si bemolle come nota pedale x gli arpeggi e le strappate.
Poi mi piacciono i concerti x cello e i concerti di Dresda - giusto 2 titoli suggerimento
Ovviamente ci sono molti altri concerti interessanti x diversi strumenti. Se non altro Vivaldi ci insegna riconoscere gli strumenti. Ne prendo uno x tutti con i concerti x oboe (strumento raro anche nelle ns discussioni)
Del Vivaldi vocale so nulla o quasi e quindi taccio. Sono anni che mi riprometto di approfondirlo ma non lo faccio mai...
Fu un finissimo orchestratore e con una produzione sterminata. Credo che il trucco sia nel concentrarsi nelle cose più interessanti (che ovviamente possono essere diverse x te, me, Vito, Piro etc). Certo ascoltare gli stessi concerti trascritti infinite volte può essere noioso ma x es anche i concerti x tastiera di Bach esistono nelle versioni della Podger x violino etc etc
Oppure le stesse Goldberg le puoi ascoltare al cembalo, al piano, all'arpa, alla chitarra e così via. Bisogna dipanare un po' la matassa x così dire.
Intanto la grandezza delle 4 stagioni è indiscutibile. OK è un brano talmente celebre, inflazionato, iper registrato che sicuramente può provocare assuefazione dopo infiniti ascolti. Ma capolavoro resta. Forse che possiamo dire che la 5a di Beethoven fa cagher?
Trovo Vivaldi perfetto x ascolti rilassanti e disimpegnati, magari x accompagnare una buona lettura
A me piacciamo diverse cosette e ti dico quali
DI questo abbiamo già parlato spesso ed è inutile ripetere ma è un gran disco
Poi ho un paio di vinili che mi accompagnano da 25 anni almeno e che uso x valutare i cambi del mio impianto. Sono i concerti x mandolino, che contengono pure i concerti x 2 flauti, 2 tiorbe, 2 mandolini, 2 salmò, 2 violini in tromba marina etc
Da sempre sostengo che un impianto eccellente ti deve far capire il fraseggio tra 2 suonatori dello stesso strumento e Vivaldi è perfetto x questo.
Nel disco c'è anche un concerto a 2 cori con violino discordato. Magnifico e curioso
a) la scrittura a 2 cori era tipica della scuola veneta ed è dovuta al fatto che a San Marco esistono 2 organi contrapposti (questa non la sapevi eh Pirogianni ). Io neanche ma sono un buon lettore e Claudio Scimone la spiega benissimo. Venivano messi voci e strumenti intorno agli organi in un susseguirsi e fondersi di richiamo tra i vari gruppi
In pratica Vivaldi fu un precursore dell'ascolto stereofonico. MIca pizza e fichi...
b) La scordatura del violino era pratica abituale anch'essa: significa un'accordatura diversa dello strumento, ne modifica le possibilità tecniche e gli dà una voce più dolce del normale.
Scimone dice che aumentano anche le possibilità di usare il si bemolle come nota pedale x gli arpeggi e le strappate.
Poi mi piacciono i concerti x cello e i concerti di Dresda - giusto 2 titoli suggerimento
Ovviamente ci sono molti altri concerti interessanti x diversi strumenti. Se non altro Vivaldi ci insegna riconoscere gli strumenti. Ne prendo uno x tutti con i concerti x oboe (strumento raro anche nelle ns discussioni)
pluto- Hi-End Member
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Ci sarebbero ancora un paio di dischi che mi va di segnalare
Uno con i concerti doppi con la Mullova e Carmignola
e uno con la Mullova da sola
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Fausto- Hi-End Member
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realmassy ha scritto:Ma a voi (Gian e Vito, ma anche gli altri ovvio) Vivaldi piace?
Io certe cose, le centinaia di concerti per violino per esempio, le trovo di una noia mortale, le stesse cose ripetute all'infinito.
E anche la musica sacra e' banalotta. Mentre non mi dispiace la musica da camera.
Rispondo anch'io, avendo seguito l'argomento.
A me piace, ma devo anche darti ragione. ( quantomeno in parte perché non li considero una noia mortale, forse solo una monotonia .... )
Io prendo spunto da tutti i titoli suggeriti ( anche relativamente alle 4 stagioni che ascolto sempre volentieri ) per cercare un'alternativa al "solito" ascolto del Vivaldi che posseggo.
Gian, ad esempio, ha suggerito i concerti per oboe e questa potrebbe essere una piacevole riscoperta.
Grazie.
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Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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Personalmente, io ritengo il ciclo di concerti per violino "la Stravaganza" di Vivaldi semplicemente straordinari. Altre cose, come le stesse 4 Stagioni, mi impressionano molto meno. Detta superficialmente, strutturalmente la musica di Vivaldi è molto semplice: laddove l'invenzione, anche e soprattutto timbrica, diviene fonte di stupore e sperimentazione, abbiamo delle splendide cose. Altrimenti l'impressione è di musica piacevole ma poco articolata e ricca come linguaggio.
Se proprio dobbiamo fare dei raffronti, volendo farlo a tutti i costi, paragonare Vivaldi a Bach dal punto di vista della potenza compositiva (e stesso dicasi del confronto tra Vivaldi e Beethoven) e della poliedricità del linguaggio è veramente improponibile: Bach J. S. e Beethoven sono su un livello incomparabilmente superiore. Senza per questo, badate bene, voler intendere che Vivaldi sia un cattivo musicista!!!
Stesso dicasi in opera lirica: Vivaldi compone spesso delle splendide arie, ma distribuisce le arie di vario genere uniformemente a tutti i ruoli, in questo modo privando ogni personaggio di una qualche caratteristica psicologica. Esattamente all'opposto dei grandi autori di teatro barocchi (non solo del magistrale Haendel, ma anche ad esempio di Alessandro Scarlatti) che erano assolutamente in grado di produrre personaggi realmente tra loro distinti proprio grazie ad una caratterizzazione di ognuno ottenuta mediante la distribuzione delle arie.
Temo che la grande popolarità dell'arte vivaldiana dei nostri giorni sia dovuta a due elementi soprattutto: grande semplicità strutturale (e notevole orecchiabilità e felicità melodica), e purtroppo grande disponibilità di questa musica ad essere fruita come.... felice sottofondo di trekking, gite in macchina, cene con amici....
Se proprio dobbiamo fare dei raffronti, volendo farlo a tutti i costi, paragonare Vivaldi a Bach dal punto di vista della potenza compositiva (e stesso dicasi del confronto tra Vivaldi e Beethoven) e della poliedricità del linguaggio è veramente improponibile: Bach J. S. e Beethoven sono su un livello incomparabilmente superiore. Senza per questo, badate bene, voler intendere che Vivaldi sia un cattivo musicista!!!
Stesso dicasi in opera lirica: Vivaldi compone spesso delle splendide arie, ma distribuisce le arie di vario genere uniformemente a tutti i ruoli, in questo modo privando ogni personaggio di una qualche caratteristica psicologica. Esattamente all'opposto dei grandi autori di teatro barocchi (non solo del magistrale Haendel, ma anche ad esempio di Alessandro Scarlatti) che erano assolutamente in grado di produrre personaggi realmente tra loro distinti proprio grazie ad una caratterizzazione di ognuno ottenuta mediante la distribuzione delle arie.
Temo che la grande popolarità dell'arte vivaldiana dei nostri giorni sia dovuta a due elementi soprattutto: grande semplicità strutturale (e notevole orecchiabilità e felicità melodica), e purtroppo grande disponibilità di questa musica ad essere fruita come.... felice sottofondo di trekking, gite in macchina, cene con amici....
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Fausto- Hi-End Member
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Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Temo che la grande popolarità dell'arte vivaldiana dei nostri giorni sia dovuta a due elementi soprattutto: grande semplicità strutturale (e notevole orecchiabilità e felicità melodica), e purtroppo grande disponibilità di questa musica ad essere fruita come.... felice sottofondo di trekking, gite in macchina, cene con amici....
Lo temo anch'io ...
Quoto ....
Per quel poco che posso sapere ....
Grazie.
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realmassy- Hi-End Member
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Mi erano sfuggiti i post "Vivaldiani di Gian, Fausto e Vito.
Della lista proposta da Gian mi e' piaciuto il disco della Podger, ma fino a un certo punto...purtroppo dopo un po mi annoio.
In tema di musica da camera consiglio le sonata per violino op.2 di Biondi e quelle per cello di Roel Dieltiens (tra l'altro accoppiate a quelle di Geminiani, op. 6, un vero capolavoro).
Per quanto riguarda ilconfronto Bach-Vivaldi, d'accordo con Vito...due campionati diversi :-) Personalmente, senza spingersi a Bach, anche il confronto con compositori meno famosi e' impietoso (ripeto, opinione personalissima): Corelli, Couperin (Francois), Biber, Zelenka, Buxtehude per fare qualche nome hanno sicuramente un repertorio meno vasto ma qualitativamente superiore, e piu' omogeneo, meno alti e bassi. Senza considerare Handel e Telemann.
Della lista proposta da Gian mi e' piaciuto il disco della Podger, ma fino a un certo punto...purtroppo dopo un po mi annoio.
In tema di musica da camera consiglio le sonata per violino op.2 di Biondi e quelle per cello di Roel Dieltiens (tra l'altro accoppiate a quelle di Geminiani, op. 6, un vero capolavoro).
Per quanto riguarda ilconfronto Bach-Vivaldi, d'accordo con Vito...due campionati diversi :-) Personalmente, senza spingersi a Bach, anche il confronto con compositori meno famosi e' impietoso (ripeto, opinione personalissima): Corelli, Couperin (Francois), Biber, Zelenka, Buxtehude per fare qualche nome hanno sicuramente un repertorio meno vasto ma qualitativamente superiore, e piu' omogeneo, meno alti e bassi. Senza considerare Handel e Telemann.
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realmassy- Hi-End Member
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La BIS (etichetta che apprezzo particolarmente) ha appena pubblicato un box con i 4 cd di Fumiko Shiraga con i 7 concerti per piano di Mozart arrangiati per musica da camera da Hummel.
Me lo sono appena comprato e lo sto ascoltando da un paio di giorni. Sono dischi freschissimi, assolutamente Mozartiani nonostante l'arrangiamente cmpletamente diverso. L'orchestra fa spazio a un violino, un flauto e un cello, e lo stesso piano ha un ruolo un po diverso, suonando alcune parti che nella versione originale sono di competenza dell'orchestra.
Hummel riarrangio 7 concerti per piano (K.466, K.503, K.537, K.482, K.456, K.365, K.491) e la sonfonia no. 40 in onore del suo maestro, l'unico che Mozart ebbe 'full time'. Hummel visse persino nella casa dove lo stesso Mozart viveva al tempo del Don Giovanni. Insomma un vero ammiratore e l'ultimo compositore del periodo classico.
Tornando al disco, Hummel ha aggiunto un po del suo, con abbellimenti, introduzioni e nuove cadenze, ma la musica non e' stravolta. E il concerto no. 26 (Coronation) e' bellissimo come al solito!
Me lo sono appena comprato e lo sto ascoltando da un paio di giorni. Sono dischi freschissimi, assolutamente Mozartiani nonostante l'arrangiamente cmpletamente diverso. L'orchestra fa spazio a un violino, un flauto e un cello, e lo stesso piano ha un ruolo un po diverso, suonando alcune parti che nella versione originale sono di competenza dell'orchestra.
Hummel riarrangio 7 concerti per piano (K.466, K.503, K.537, K.482, K.456, K.365, K.491) e la sonfonia no. 40 in onore del suo maestro, l'unico che Mozart ebbe 'full time'. Hummel visse persino nella casa dove lo stesso Mozart viveva al tempo del Don Giovanni. Insomma un vero ammiratore e l'ultimo compositore del periodo classico.
Tornando al disco, Hummel ha aggiunto un po del suo, con abbellimenti, introduzioni e nuove cadenze, ma la musica non e' stravolta. E il concerto no. 26 (Coronation) e' bellissimo come al solito!
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pluto- Hi-End Member
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Visto che Vivaldi vi fa strappare i capelli, 2 dischetti x farveli strappare ancora di più
Il secondo con Midori Sailer
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complice linea ADSL saltata x un problema alla presa ho dovuto spostare una riga di cofanetti dalla Plutocaverna. Tra le varie cose impolverate che sono venute fuori...
Polvere e inner covers ingiallite dal tempo, ma x fortuna vinilucci mint..
Vi leggo solo i componenti + famosi della combriccola
Maurice André tromba
Frans Bruggen Flauto + direzione
Jaap Schroeder + Marie Leonhardt violini. Schroeder fa anche da Konzertmeister
POllard al fagotto
Anner Bylsma Cello
Gustavo Leonhardt Cembalo
Poi ne ho ritrovato un altro con Baumann e tutti i concerti x Corno
Quasi quasi rompo l'ADSL un'altra volta...
Polvere e inner covers ingiallite dal tempo, ma x fortuna vinilucci mint..
Vi leggo solo i componenti + famosi della combriccola
Maurice André tromba
Frans Bruggen Flauto + direzione
Jaap Schroeder + Marie Leonhardt violini. Schroeder fa anche da Konzertmeister
POllard al fagotto
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Poi ne ho ritrovato un altro con Baumann e tutti i concerti x Corno
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piroGallo- Hi-End Member
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Mazzalo che banda! tutte(i) prime(i) donne(i)!pluto ha scritto:complice linea ADSL saltata x un problema alla presa ho dovuto spostare una riga di cofanetti dalla Plutocaverna. Tra le varie cose impolverate che sono venute fuori...
Polvere e inner covers ingiallite dal tempo, ma x fortuna vinilucci mint..
Vi leggo solo i componenti + famosi della combriccola
Maurice André tromba
Frans Bruggen Flauto + direzione
Jaap Schroeder + Marie Leonhardt violini. Schroeder fa anche da Konzertmeister
POllard al fagotto
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Gustavo Leonhardt Cembalo
Poi ne ho ritrovato un altro con Baumann e tutti i concerti x Corno
Quasi quasi rompo l'ADSL un'altra volta...
(dai un'occhiata sul fornello del gas o nella dispensa del pane, hai visto mai... )
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Gianni
"L'uomo che non ha la musica nel cuore ed è insensibile ai melodiosi accordi
è adatto a tradimenti, inganni e rapine; i moti del suo animo sono spenti come la notte,
e i suoi appetiti sono tenebrosi come l'Erebo: non fidarti di lui."
(William Shakespeare, Il mercante di Venezia)
"Meno muggiti e più ruggiti"
(Autocitazione)
piroGallo- Hi-End Member
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Località : tra Monferrato e Langa
Io non somo intervenuto su vivaldi per non alimentare inutili polemiche.
Poi i gusti son gusti.
Ci sono comunque alune verita' incontrovertibili:
e' tra o grandissimi del barocco, piaccia o meno;
e' ingeneroso confrontarlo con jsb e lvb
sicuramente le opere e i concerti stanno su livelli diversi.
Poi i gusti son gusti.
Ci sono comunque alune verita' incontrovertibili:
e' tra o grandissimi del barocco, piaccia o meno;
e' ingeneroso confrontarlo con jsb e lvb
sicuramente le opere e i concerti stanno su livelli diversi.
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Ma io non l'ho mai confrontato e credo di essere stato completamente frainteso.
Avevo solo detto che le 4 Stagioni restano un capolavoro. Il fatto che molti di noi le possano ritenere semplici, banali, abusate e quant'altro, a mio parere non ne scalfisce di una virgola la grandezza. Se a distanza di 300 e passa anni suscitano ancora tantissimo fascino tra milioni di ascoltatori, vuol dire che proprio da buttare non erano. Fosse anche solo x la loro straordinaria orecchiabilità, resta comunque un merito non da poco e tutto sommato se fossimo in epoca moderna dove si pagano delle royalties agli autori, forse sarebbe meglio essere nei panni di Vivaldi che non in quelli di Beethoven, visto che le mettono ovunque come il prezzemolo.
Quindi ci sta che ad un ascoltatore più maturo ormai possano non interessare più di tanto, ma non x il grande pubblico meno preparato e anche meno esigente
IMHO ovviamente
Avevo solo detto che le 4 Stagioni restano un capolavoro. Il fatto che molti di noi le possano ritenere semplici, banali, abusate e quant'altro, a mio parere non ne scalfisce di una virgola la grandezza. Se a distanza di 300 e passa anni suscitano ancora tantissimo fascino tra milioni di ascoltatori, vuol dire che proprio da buttare non erano. Fosse anche solo x la loro straordinaria orecchiabilità, resta comunque un merito non da poco e tutto sommato se fossimo in epoca moderna dove si pagano delle royalties agli autori, forse sarebbe meglio essere nei panni di Vivaldi che non in quelli di Beethoven, visto che le mettono ovunque come il prezzemolo.
Quindi ci sta che ad un ascoltatore più maturo ormai possano non interessare più di tanto, ma non x il grande pubblico meno preparato e anche meno esigente
IMHO ovviamente
Fausto- Hi-End Member
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Età : 59
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piroGallo ha scritto:
e' tra o grandissimi del barocco, piaccia o meno;
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https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t11768p150-l-impianto-di-fausto-full-yba#636110
... simplement musical ... fausto ...
Numero uno: - Rega P8 - Rega Ania - Rega Phono - Blusound Node X - Naim V1 - Tsakiridis Theseus - Vestlyd 12c - Nordost Heimdal - Yba Cristal.
Numero due: - Wiim Pro Plus - Marantz UD5005 - Marantz SR5005 - Qed.
piroGallo- Hi-End Member
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Non era mica diretta a te!pluto ha scritto:Ma io non l'ho mai confrontato e credo di essere stato completamente frainteso.
Avevo solo detto che le 4 Stagioni restano un capolavoro. Il fatto che molti di noi le possano ritenere semplici, banali, abusate e quant'altro, a mio parere non ne scalfisce di una virgola la grandezza. Se a distanza di 300 e passa anni suscitano ancora tantissimo fascino tra milioni di ascoltatori, vuol dire che proprio da buttare non erano. Fosse anche solo x la loro straordinaria orecchiabilità, resta comunque un merito non da poco e tutto sommato se fossimo in epoca moderna dove si pagano delle royalties agli autori, forse sarebbe meglio essere nei panni di Vivaldi che non in quelli di Beethoven, visto che le mettono ovunque come il prezzemolo.
Quindi ci sta che ad un ascoltatore più maturo ormai possano non interessare più di tanto, ma non x il grande pubblico meno preparato e anche meno esigente
IMHO ovviamente
Poi tu sai bene che se c'è uno a cui piace scoprire autori (semi)sconosciuti...
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Gianni
"L'uomo che non ha la musica nel cuore ed è insensibile ai melodiosi accordi
è adatto a tradimenti, inganni e rapine; i moti del suo animo sono spenti come la notte,
e i suoi appetiti sono tenebrosi come l'Erebo: non fidarti di lui."
(William Shakespeare, Il mercante di Venezia)
"Meno muggiti e più ruggiti"
(Autocitazione)
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