realmassy ha scritto:Per una volta vi consiglio un disco io :-)
Lo so, fara' storcere il naso ai puristi...le variazioni di Goldberg trascritte per trio d'archi?? Ma per favore! Era un po quello che pensavo anch'io, visto che non mi piacciono nemmeno sul piano. E invece e' un bel disco, da ascoltare tutto di un fiato. Il risultato e' un lavoro che con la versione originale c'entra poco, ma e' cosi avvicente! Le voci della partitura sono facili da seguire, e in piu' la dinamica e l'impatto generale aiutano a coinvolgere molto l'ascolto. Proprio grazie all'aggiunta dinamica rispetto al clavicembalo le differenze fra le variazioni sono piu' marcate. Le variazioni 10, 11. 12 per esempio hanno un gran senso del ritmo, con una viola veramente superlativa. Cosi' come la 19 con i pizzicati del violino e del cello e ancora la viola a guidare. E poi l'impatto della prima variazione, o la splendida linea del cello nella 18. Bella registrazione, ma non e' una novita per l'Hyperion.
Interessante! A me piacciono e quindi sicuramente apprezzero questo disco. Provo, lo ordino e ti sparò dire. Grazie.
chiedo. dal punto di vista della qualita' audio come sono le registrazioni di classica su "Telarc"... sento dire che siano le migliori...confermate?? grazie
andrea@n ha scritto:chiedo. dal punto di vista della qualita' audio come sono le registrazioni di classica su "Telarc"... sento dire che siano le migliori...confermate?? grazie
Le migliori no. C'è sempre di meglio nella vita, a partire da registrazioni del passato famose tipo Decca e Mercury x arrivare alle RR odierne.
Molto buone si, con qualche disco ottimo pure dal punto di vista artistico
andrea@n ha scritto:chiedo. dal punto di vista della qualita' audio come sono le registrazioni di classica su "Telarc"... sento dire che siano le migliori...confermate?? grazie
Sicuramente buone ma non le migliori in senso assoluto. Etichetta che comunque mi sento di consigliare.
Un disco molto insolito che vi propongo questa volta
Intanto chi era Guadagni cui il disco è praticamente dedicato? Lo dico x coloro che non lo sapessero, Guadagni è stato uno dei più grandi cantanti castrati della sua epoca (1728-1792) se non il più grande. Tanto grande da diventare x Handel una specie di "musa" x la quale scrivere parti molto celebri delle sue opere. Dopo Handel anche altri autori furono ammaliati dalla sua arte, vedi Gluck che praticamente scrisse il ruolo di Orfeo nel suo celebre Orfeo ed Euridice, proprio per lui
Non pensiamo ai castrati come a poveracci etc, Guadagni era una vera e propria star dell'epoca
Il disco è una specie di compilation con arie di Handel, Bach, Gluck etc e costituisce la 2a prova della nuova stella nascente nel campo dei countertenors (tenori alti, controtenori o cantanti in falsetto x capirci), Iestyn Davies e ha vinto molti premi come potete vedere dalla copertina. Davies è accompagnato dalla orchestra Arcangelo diretta da Jonathan Cohen
Registrazione impeccabile della Hyperion, ma ormai questa non è una novità Mi piace poco la copertina con un dettaglio di un quadro sulle parti genitali, con chiara allusione al tipo di musica x castrati, ma non si puo' avere tutto.
Avevo visto il disco, ma non avevo notato il dettaglio della copertina, veramente una caduta di stile della Hyperion. Disco aggiunto alla lista, grazie Gian
Boh almeno io l'ho visto in questo senso. Miii un dettaglio su un paio di "pacchi" dell'epoca non credo volesse dire molto altro...
Spero ti piaccia -lui è davvero bravo a mio parere e anche l'ensemble mi sembra di livello notevole. Probabilmente Vito che ama Handel etc conosce il disco e ne sa più di me. Era x citare un tipo di musica che affrontiamo raramente e a cui anch'io mi sto avvicinando da poco. Ma molto interessante
In generale l'opera e' un po un tabu' per me, non riesco a farmela piacere. Ma un disco di arie sicuramente lo reggo, anzi sono sicuro che mi piacera'.
Sicuramente buone ma non le migliori in senso assoluto. Etichetta che comunque mi sento di consigliare.
si giusto...cmq tralasciando le edizioni di classica su XRCD,credo che Telarc,Harmonia Mundi Gold,DG,e Brilliant Corner curino in modo particolare l'incisione....
Scusa la curiosità, ma Tift Merritt non è una cantautrice nordamericana?
Anne Queffelec invece non so proprio andare a prenderla anche se Satie, Ravel e Debussy mi sembrano in tema nel ns 3D dove li hai scaricati?
Si, Tift Merritt è una cantautrice folk, questo infatti è un album sperimentale pianoforte classico, chiatarra acustica e voce. È considerato a tutti gli effetti un album di musica classica contemporanea. Il disco di Anne Queffelec ha appena vinto il Diapason d'or. Sono entrambi disponibili su Qobuz, Anne Queffelec in qualità studio master a 24 bits / 96.0 kHz mentre Simone Dinnerstein & Tift Merritt si può scaricare in formato 16 bits 44,1 kHz (da notare che la qualità della registrazione è notevolissima). Ambedue gli album sono disponibili in streaming (anche in qualità CD, se hai un abbonamento adeguato) e anche nel classico supporto argentato. Consigliatissimi.
pluto ha scritto:Boh almeno io l'ho visto in questo senso. Miii un dettaglio su un paio di "pacchi" dell'epoca non credo volesse dire molto altro...
Spero ti piaccia -lui è davvero bravo a mio parere e anche l'ensemble mi sembra di livello notevole. Probabilmente Vito che ama Handel etc conosce il disco e ne sa più di me. Era x citare un tipo di musica che affrontiamo raramente e a cui anch'io mi sto avvicinando da poco. Ma molto interessante
Dell'opra di Gluck x es non abbiamo mai parlato..
Ma siete veramente sicuri che la Hyperion volesse mettere in evidenza i genitali delle due figure??? Se non lo dicevate voi non ci avrei mai pensato, sinceramente... siete sicuri di non essere un pò morbosetti??? I due "pacchi" sono infatti nella parte bassa della copertina, mentre il centro delle illustrazioni è considerato, per motivi visivi e anche in fotografia, la parte destro-centrale della immagine, quindi nel caso non certo i "pacchi" delle due figure maschili, bensì la mano ed il torace della figura in rosso (anche perché il rosso è certo più evidente del blu della figura a sinistra).... poi se a voi interessano particolarmente i pacchi potete anche considerarli centrali , ma per me non costituiscono affatto l'idea di quella copertina, ma nemmeno volendolo credere a tutti i costi, anzi non c'entrano proprio nulla....
In quanto al barocco operistico (diverso il discorso per il madrigalismo e la musica sacra), in questo repertorio l'utilizzo di voci maschili cantanti in falsetto (falsettisti artificiali o controtenori, come li chiamano i nord europei) è un falso storico e un falso filologico visto che tutti i trattati estetici del settecento stigmatizzavano l'uso di queste voci limitate espressivamente, timbricamente e virtuosisticamente. Inoltre si tratta di voci che in gamma alta hanno anche suoni spiacevoli e poco pertinenti con il concetto di canto estetico settecentesco. Anche quando sono accompagnati da centri e gravi di buon suono come nel caso del protagonista del disco in questione o di Emanuel Cencic. Centri e gravi che però non sono molto vari in dinamica e in accento per le limitazioni legate all'uso della voce in falsetto, di sola testa. Oltretutto voci che nei brani lirici tendono ad essere linfatiche.
Quando nel settecento non erano disponibili castrati per le parti maggiori del repertorio operistico, i compositori settecenteschi usavano donne, non falsettisti. NOn si capisce il motivo per cui occorrerebbe fare diversamente oggi. Anche se nei paesi nord europei esiste una particolare predisposizione per questo tipo di voce (ed una avversione per le voci ampie e timbrate che sono invece le migliori in questi repertori, come anche teorizzato dai trattatisti settecenteschi). Invero un motivo c'è: essendo la cultura attuale una cultura basata esclusivamente sull'immagine e non sulla qualità strumentale del canto per il pubblico odierno è molto più affascinante un uomo che canta (seppur discretamente o poco più) con una voce pigolantemente femminile che non una donna che canta con una straordinaria voce femminile. ma in questo modo confondiamo una fascinazione estrinseca (la fascinazione visiva dell'evento) ad una fascinazione intrinseca alla musica (il canto artistico).
Non sono riuscito in rete a trovare molti brani del controtenore in questione, ma ho trovato il "Che farò senza Euridice" dall'Orfeo di Gluck (che non è proprio u'aria del settecento barocco, ma dà una precisa idea di quello che dicevo prima). L'aria comincia al timing 1,28 per chi voglia saltare il recitativo (anch'esso invero abbastanza petulante).
Questa invece è l'esecuzione degli anni '60 di Marilyn Horne. A parte l'arrangiamento orchestrale ottocentesco di Berlioz (e le interpolazioni che appunto Berlioz inserì nella parte vocale) la Horne batte Davies sul versante sia espressivo (maggiore varietà, minore petulanza e linfatismo, più colori) che vocale (la voce è incredibilmente più estesa e meglio emessa nei centri ma soprattutto nei gravi e negli acuti). A parte quindi l'accompagnamento pre-filologico (lo stile dell'esecuzione moderna cantata da Davies è certo più attendibile lato orchestrale e testuale), francamente non vedo come si possa per qualche motivo preferire una voce e una interpretazione come quella di Davies a quella di una voce femminile come quella Horne.
Ci sono molte cantanti in grado oggi di cantare estremamente meglio dei migliori controtenori questo repertorio. Comunque, non voglio dire che si tratti di un disco artisticamente deleterio, ma certo di una approccio interpretativo sovrastimato da certa critica anglosassone, dal che i premi... ma non sarà che i critici anglosassoni premiano soprattutto le loro case discografiche?? Guarda caso l'Hyperion....
C'è in giro l'ntegrale delle sinfonie di Mozart, Pinnock, Deutsche Grammophon, con di media uno sconto di 60 euro al variare del rivenditore. Secondo voi è per la crisi o hanno "dopato" il prezzo di listino per attirare le vendite...? http://www.ibs.it/disco/0028947166627_sez26/sinfonie-complete.html
Secondo me la Dg gli ha chiesto di buttare giù il prezzo pagando la differenza in merce. Non credo che il Mozart di Pinnock sia commercialmente ed artisticamente così irresistibile....
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Secondo me la Dg gli ha chiesto di buttare giù il prezzo pagando la differenza in merce. Non credo che il Mozart di Pinnock sia commercialmente ed artisticamente così irresistibile....
Chissà perché certe cose non accadono mai con Schiff... giusto per fare un nome...
Proprio in questi giorni sto riascoltando il suo Bach pianistico degli anni '90 e devo dire che è notevole, ancora oggi, pur se io in genere preferirei il clavicembalo...
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Eh già, chissà perché
Proprio in questi giorni sto riascoltando il suo Bach pianistico degli anni '90 e devo dire che è notevole, ancora oggi, pur se io in genere preferirei il clavicembalo...
Sempre eccellente... e trovo le nuove incisioni completamente diverse ed egualmente splendide. E' veramente difficile trovare qualcosa di Schiff che non meriti attenzione e/o che perda minimamente senso anche dopo i primi trecento ascolti...
(al mio maestro di pianoforte, eminenza grigia di un noto conservatorio, invece non piaceva. Forse era un pò invidioso...? Stessa cosa leggevo le recensioni di AllMusic sulle ultime sonate di Beethoven che ha inciso... dicono che Schiff non sembra ispirato... Ma per cortesia! )
Sai, io non sono mai completamente assertivo e laudante di un interpete. Ci sono cose di Schiff che mi piacciono, altre meno.
Hai ragione, le registrazioni di J.S. Bach anni '90 eseguite da Schiff sono diverse da quelle recenti. Quelle recenti sono più varie, meno caratterizzate da una certa rarefatta malinconia, menop "ottocentesche", diciamo così. Nel confronto a volte prevalgono, per la particolarità interpretativa le prime, a volte prevalgono le seconde. In genere io preferisco le più recenti, che corrono però il rischio di essere, talvolta, frigide... come ad esempio accade nel Concerto Italiano, che preferisco nella versione anni '90.
Mi è piaciuto anche molto il Beethoven così ricco timbricamente degli ultimi anni. Meno drammatico che altri cicli storici, ma comunque singolarissimo e di grande livello.
Non mi piace affatto il suo Mozart anni '80, soprattutto le sonate. Buoni invece i concerti, soprattutto quelli dell'integrale registrati per ultimi (ma io complessivamente gli preferisco il Brendel con Marriner). L'ho invece sentito in teatro tre anni fa nelle sonate ed oggi il Mozart di Schiff è splendido. Peccato nessuno lo registri in disco. Cento volte meglio della sua integrale giovanile.
Non mi piace il suo Schubert, e il suo Haydn, pur timbricamente molto bello, è però a volte un pò troppo astratto, impomatato, ingessato. Inferiore a quello dei fortepianisti, siano Beghin o Staier o chi per loro.
A parte tutti questi distinguo, però, sono d'accordo che si tratta di un grande pianista.
Avrei scelto su IBS una cinquantina di titoli di classica da acquistare ad un prezzo fantastico, (sui 5€ e sui 13 € cofanetti di 3-4 cd ) Dell' etichetta Briliant Classic Vi chiedo sono buone registrazioni dal punto di vista dell'audio ?? Grazie
Archigius, bisogna tener conto del mio modo di vedere Mozart. A me, francamente, il Mozart eterno fanciullo mi fà un pò ridere. Il musicista che ha scritto la Jupiter e il Don Giovanni era un fanciullo che aveva ben capito cosa significava essere adulti. Ed era diventato quindi ben altra cosa di quando aveva vent'anni. E la sua musica era cambiata con lui, al punto da presagire grande parte del primo romanticismo. Altro che trine, merletti, e fanciullezza infinita.
Detto questo, ti sparo subito due dischi splendidi anche dal punto di vista sonoro, downlodabili a qualità pazzesca dal sito Linn, artisticamente eccezionali:
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Lo stesso Mackerras aveva già inciso anni addietro una buonissima integrale delle sinfonie mozartiane: va detto che nelle composizioni in comune tra i due dischi suddetti e l'integrale, vincono sempre i due dischi suddetti, soprattutto per quanto riguarda le ultime sinfonie. Molto buono anche il risultato sonoro dell'integrale Telarc, che soffre solo di una certa costrizione della scena acustica nei pieni.
Altri due dischi meritevoli per vari motivi di attenzioni sono due selezioni delle più famose sinfonie. Una registrazione DG di buon livello (live) ed una ARTS valida, senza strapparsi i capelli:
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Strepitose, nelle registrazioni storiche, quelle di Bruno Walter nel remaster ANDROMEDA.
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Lun Apr 15 2013, 23:53 - modificato 1 volta.
andrea@n ha scritto:Avrei scelto su IBS una cinquantina di titoli di classica da acquistare ad un prezzo fantastico, (sui 5€ e sui 13 € cofanetti di 3-4 cd ) Dell' etichetta Briliant Classic Vi chiedo sono buone registrazioni dal punto di vista dell'audio ?? Grazie
Ho un pò di Brillant Classic. Buono il prezzo .... sicuramente. Le registrazioni non mi fanno impazzire ma non si può avere tutto. Vuoi sapere se io le acquisterei considerando il rapporto fra q/p? Si!
Credo che chi vede in Mozart il "perenne fanciullino", come chi avverte un'inesauribile maturità artistica e spirituale, in verità mette semplicemente in luce, per proiezione, il suo grado d'individuazione psicologica; in altre parole un riflesso della sua maturità interiore.
Come sai condivido interamente queste tue scelte sulle sinfonie Mozartiane. Mi domando solo come mai hai raccomandato l'edizione Andromeda di Walter (un mio grande pallino e non solo su Mozart ma anche sulle sinfonie di Brahms). Di Walter/Mozart ho sempre tenuto in altissima considerazione prima le CBS e poi le ultime Sony (oltre ad un paio di SACD notevolissimi). Ovviamente a parte i vinili (raccomando a tutti, se li trovate anche i dischi originali delle sinfonie Brahmsiane), credevo che le varie uscite CBS/Sony fossero le migliori.
Che mi dici di questa Andromeda? Le hai confrontate?
Gian (Il malizioso) e mi sa che ho ragione sui pacchi....