Ma prima permettetemi di esprimere una certa delusione riguardo a un particolare dell'ampli: già nel topic linkato, avevo espresso dubbi sul fatto che i connettori di ingresso del G109 potessero accettare connessioni con un dimensionamento importante, dal momento che sono annegati nello chassis e lo stesso è forato per permettere ai plugs in ingresso di essere collegati. Il mio timore si è tramutato in sgradevole realtà quando ho tentato di collegare i connettori HICON da 13 mm di diametro del cavo di segnale utilizzato da tempo e da me scelto con molta cura. I fori si fermano infatti a 12 mm di diametro, quindi niente collegamento. A quel punto ero talmente arrabbiato che ho pensato di rispedire a Thomann l'apparecchio, poi visto che dopo alcune rapide prove il risultato sonoro era veramente buono, ho deciso di tenerlo ma, o cambiavo cavo (ma non avevo voglia di rimettermi "in caccia" di un sostituto, con il doppio parametro da rispettare di una qualità sonora paragonabile e connettori adeguatamente dimensionati), o dovevo aumentare tramite fresatura il diametro dei fori sul pannello posteriore. Soluzione che ho preferito grazie anche alla disponibilità di mio fratello che mi ha procurato, lavorando in un ambiente che ha a che fare con la meccanica, l'attrezzatura e il know-how adatti. Così abbiamo allargato il diametro del foro fino a 14 mm e ho potuto collegare il benedetto cavo.
A questo proposito ho reputato opportuno inviare una mail a Fried Reim per lamentarmi della faccenda. La sua risposta è stata la seguente:
"Hello Xxxxx,
thank you for your opinions about our G109.
We know about the 12 mm holes in the back. This concerns not only G109 but also our Violectric series.
We are very convinced about the quality of the RCA sockets which we are using for several decades now.
The gold plating is hard to scratch off, the complete lineout and the diameters are very precise, we never faced any contact problems in the past.
The disadvantage is that for isolated mounting they should be placed some mm inside the PCB.
To provide the plugging of some "better" RCA plugs we made a 12 mm hole around which is more than sufficient for most of our customers.
We know that there are even bigger RCA plugs around but we share the opinion that the signal is not harmed significantly by a plug of up to 12 mm diameter.
But in future we will have units in the Violectric range which will alos accept thick RCA plugs on its inputs.
Best Regards"
Come dire: visto che finora non si era mai lamentato nessuno... Manca però di focalizzarsi su un punto importante: dice infatti che cavi con connettori dal diametro compatibile con i fori hanno già una qualità adeguata. Questo va bene se uno il cavo se lo cerca dopo, ma per chi già ne possiede uno eventualmente non compatibile, sono cavoli.
Comunque, il risultato sonico come detto era già apprezzabile, ma ho avuto l'impressione che un po' di "birra" in più non avrebbe scomodato, in quanto mi è parso che l'agilità dimostrata con la HD595 (cuffia che il Lake People mi ha permesso di rivalutare o meglio mi ha confermato nelle positive impressioni che ho sempre avuto con questo modello che trovo inimitabile e di cui giudico il successore - HD598 - un ben più pallido emulo), diminuisse un po' con cuffie a più alta impedenza come la 580 o la 650, per cui ho reputato opportuno intervenire sui jumpers posti sulla scheda per aumentare il guadagno (pre-gain) della sezione preamplificatrice, portandolo dagli 0 dB preimpostati (0 dB in termini relativi, in quanto in termini assoluti il guadagno sul segnale di ingresso a questo stadio è già di +8 dB) ai +6 dB (relativi, quindi +14 dB assoluti). Però una volta terminato il rodaggio di ampli e cuffie non è detto che non possa riportare il tutto ai valori di fabbrica.
Comunque in questo modo il potenziometro (un ALPS con rotazione a scatti) lavora prevalentemente nella zona 11-13 mentre coi valori originali si avvicinava maggiormente, in alcuni casi, al fine corsa.
A questo proposito esprimo di nuovo un certo disappunto perché lo schema della scheda dell'ampli dal quale si dovrebbe evincere il posizionamento dei suddetti jumpers per le opportune modifiche (al gain e ad altri parametri elettrici come ad esempio il filtro passa-basso a 4 Hz del segnale in ingresso) è ben poco chiaro soprattutto per quanto riguarda l'individuazione dei ponticelli, e non essendo io ferrato sul versante tecnico ho avuto non poche incertezze nel determinare dove fosse indicato intervenire.
Va bene, fine delle lamentazioni, passiamo al suono. La mia idea è che la 650 sia una cuffia che punta molto, oltre che su una accuratissima e ricca di dettagli riproposizione dell'evento sonoro, anche su un notevole tentativo di coinvolgere l'ascoltatore con un suono esuberante, di impatto, molto dinamico, sebbene un po' scuro come sappiamo. Purché queste caratteristiche siano assecondate dall'ampli incaricato di pilotarle, il risultato non potrà che essere di elevata qualità.
Questo però mette al bando, secondo la mia opinione, gli ampli che di base esprimano una timbrica improntata più all'ambrato che al luminoso, e che puntino più sulla raffinatezza che sull'energia. Questo è forse il motivo per il quale il mio amatissimo TPAudio OTL a valvole non era forse il compagno adatto, o perlomeno così mi è parso tanto che decisi di vendere le prime 650 acquistate.
Credo che invece questo Lake People sia proprio la "guida" che ci vuole per far suonare al meglio queste cuffie, anzi in certi momenti sembra proprio che siano fatti l'uno per l'altra: la neutralità del G109 impedisce al carattere non particolarmente luminoso delle 650 di prendere il sopravvento, pilotandole con facilità tanto nei passaggi più elaborati (dove bisogna essere agili e se del caso anche raffinati) come in quelli dove sono necessari energia e impatto. Le 650 diventano allora cuffie molto trasparenti e naturali, che senza scadere in facili effetti riproducono di volta in volta voci credibili, medie frequenze né nasali né sottotono, alti mai stridenti e basse e bassissime veramente emozionanti, senza tuttavia rimbombi o "sbrodolamenti" ma senza nemmeno un innaturale grado di definizione. Strumenti complessi come l'organo ne traggono un beneficio immenso, come gli archi dell'orchestra (violini in primis) che non sono mai innaturalmente "elettrici" né inopportunamente "attufati".
Il difficilissimo pianoforte è riproposto senza incertezza alcuna e con la velocità negli attacchi e nei rilasci che è necessaria per averne una riproduzione sufficientemente realistica.
Si guadagna anche un headstage abbastanza credibile, anche se personalmente ritengo che questo non sia uno dei punti di forza di queste cuffie, Insomma un set-up che potrebbe anche ambire a diventare "definitivo" se non si è degli inguaribili curiosi sempre alla ricerca di novità o di un "optimum" che molte volte tanto più si allontana quanti più sforzi facciamo per raggiungerlo.
Insomma si tratta di un "esperimento" che ho voluto fare nonostante i precedenti poco incoraggianti e che alla fine mi ha dato risultati forse persino al di sopra delle aspettative. Se potessi "rientrare" trovando qualche acquirente per il TPAudio (che lascio con un po' di rimpianto) e la cara Senn HD580 (per me, un pezzo di storia nel campo delle cuffie) questa avventura sfiorerebbe la perfezione!
Un saluto
Ultima modifica di Pierinoaudiofilo il Lun Feb 25 2013, 14:12 - modificato 2 volte.