http://www.innerfidelity.com/content/headphone-cable-measurements-part-one-page-2
Forse e meglio spendere i soldi per altri upgrade...?
Mr.Alexis ha scritto:Guarda io non ho certo l'esperienza sui cavi e sulle cuffie di molti altri forumer ma certo è che quando ho avuto occasione di ascoltare delle cuffie con dei cavi upgrade non ho sentito differenze,stravolgimenti o miglioramenti nel sound.Ed è qui che ho iniziato a tenere in seria considerazione il cosiddetto "effetto placebo".Non voglio scatenare nessuna polemica credetemi ne tanto meno offendere qualcuno ma non bisogna assolutamente trascurare questo fenomeno che tocca anche il mondo delle cuffie.
Per ritornare sull'argomento aperto quindi guardando quelle misure posso dire di non essermi poi sbagliato tanto allora anche perchè una delle cuffie di cui ho parlato è proprio la 650!
Quindi per me meglio investire i soldi per altri upgrade!
Cari compagni voi che ne pensate?
Mr.Alexis ha scritto:In effetti era un cavo Cardas quello che avevo provato con la 650.....
Sal come hanno migliorato il sound i cavi che hai menzionato?E vista la tua esperienza cosa ne pensi dell'effetto placebo?
Buranello64 ha scritto:... però alcuni ci "marciano" sopra e fanno pagare oro ciò che non lo è.
Vero è che conta il punto di parteza: sostituisco un cavo stile piattina rosso/nero (ottimo abinamento!!!) ovvero sostituiamo un cavo di qualità già audiophile.
Altra considerazione è il setup in cui il cavo viene inserito: non possiamo pretendere di abbinare un cavo da 200€ a una cuffia budget.
Morale: i cavi influiscono sul suono ma spesso il loro prezzo è una vera truffa ai nostri danni... e la colpa è nostra che li acquistiamo.
Però, mi torna alla mente una polemica di un deceennio fa, dove si invitava un famoso guru dell'epoca a provare cavi "alla cieca": con risposta altamente filosofica ha declinato...
Sarebbe bello se riuscissimo a organizzare test al buoi con varie cuffie e cavi... chissà...
PS: 5dB sono "ENORMI" in quanto misura logaritmica
Buranello64 ha scritto:... però alcuni ci "marciano" sopra e fanno pagare oro ciò che non lo è.
Vero è che conta il punto di parteza: sostituisco un cavo stile piattina rosso/nero (ottimo abinamento!!!) ovvero sostituiamo un cavo di qualità già audiophile.
Altra considerazione è il setup in cui il cavo viene inserito: non possiamo pretendere di abbinare un cavo da 200€ a una cuffia budget.
Morale: i cavi influiscono sul suono ma spesso il loro prezzo è una vera truffa ai nostri danni... e la colpa è nostra che li acquistiamo.
Però, mi torna alla mente una polemica di un deceennio fa, dove si invitava un famoso guru dell'epoca a provare cavi "alla cieca": con risposta altamente filosofica ha declinato...
Sarebbe bello se riuscissimo a organizzare test al buoi con varie cuffie e cavi... chissà...
PS: 5dB sono "ENORMI" in quanto misura logaritmica
lei sta parlando di cose serie non di fantomatiche prove in cieco o semplicistiche misure di risposta in frequenza, torni in tema pregoEdmond ha scritto:Di prove ne sono state fatte tante, ma le risultanze sono assai ambigue...........
In primis occorrerebbe aver certezza che le impedenze di uscita/ingresso dei vari apparecchi fossero corrette........ Troppe volte gli impianti non hanno un interfacciamento elettrico corretto, vuoi per le impedenze, vuoi per i livelli di uscita/ingresso.............. Un prima regola dovrebbe far verificare all'ascoltatore che il rapporto fra le impedenze di uscita/ingresso dei componenti segua la regola del rapporto 1/100, ad esempio... Se il lettore CD, ad esempio, uscisse a 200 Ohm, l'ampli dovrebbe avere una impedenza d'ingresso prossima a 20 kOhm................. Se il finale ha una impedenza d'ingresso di 50 kOhm, il pre dovrebbe avere una impedenza d'uscita di 50 Ohm, e così via..................
Anche dal punto di vista della sensibilità di uscita/ingresso andrebbero verificate delle condizioni minime d'interfacciamento, ovvero che se un pre/integrato ha una sensibilità d'ingresso di 1 V, la sorgente dovrebbe avere una sensibilità d'uscita di almeno 1 V (e non superiore al valore massimo di accettabilità dell'ingresso del pre/integrato).
Per quanto riguarda le cuffie, per un corretto pilotaggio è bene che l'impedenza d'uscita degli amplificatori dedicati sia il più bassa possibile, per evitare drastici crolli della capacità di pilotaggio con le cuffie a bassa impedenza (16-32 Ohm). In estrema sintesi vale anche in questo caso una buona regola d'interfacciamento che richiede che l'impedenza d'uscita dell'amplificatore sia circa 1/8 - 1/10 dell'impedenza propria della cuffia.........
In via molto sintetica possiamo dire che al crescere dell'impedenza d'uscita cresce il calo di tensione con cuffie a bassa impedenza (con rischio di non poterle pilotare correttamente), cresce il rischio di modifica della risposta in frequenza (dovuto alle variazioni d'impedenza della cuffia con la frequenza) e si modifica il fattore di smorzamento (si riduce), col rischio di perdere il controllo in gamma bassa.
In questo caso particolare un corretto interfacciamento è molto pià importante di qualsiasi cavo........... Diciamo che se un ampli cuffia avesse un'impedenza d'uscita di pochi Ohm (2 - 3 Ohm), avrebbe la possibilità di pilotare bene tutte le cuffie...
Solo partendo da questi presupposti è pensabile provare i diversi cavi cuffia con un minimo di condizioni al contorno........
Edmond ha scritto:Lo sto rodando, vecchio biscottone pasticcione........ Ho bestemmiato 5 minuti consecutivi per piegarlo a misura, ma poi ce l'ho fatta............. Cazzo che cavo assurdo da collegare!!!!!!!!!!!!!!!!
Stanotte ascolto..............
epperchèmai dovrei lamentarmi era solo un discorso generalizzante per andare dietro al discorso misure, basta volerlo e si dimostra tutto e il contrario di tutto, peccato poi che l'orecchio a volte non sia d'accordo ma questo non è un problema, se le misure dicono che è bianco bianco sia magari non per tutti ma per molti è un buon viatico per dormire sonni tranquilliEdmond ha scritto:Spiegati meglio, vecchio pirata...........
Ti lamenti di me, o cosa?????????